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Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Francesco Sforza vuole che i nobili pavesi Mezzabarba man<strong>di</strong>no qualcuno dei loro a produrre le<br />

prove dei <strong>di</strong>ritti che vantano per il beneficio <strong>di</strong> Travacò, ora vacante per la morte del prevosto <strong>di</strong><br />

Santo Romano <strong>di</strong> Pavia perché, senza dette prove, imporrà il rispetto degli or<strong>di</strong>ni ducali.<br />

Nobilibus de Me<strong>di</strong>isbarbis, civibus Papiensibus.<br />

Perché sentiamo che voy pretendete havere certe rasone patronaIe nel beneficio de<br />

Travachò novamente vacato per la morte del prevosto de Sancto Romano de quella<br />

nostra cità, siamo contenti de servarvela, se cossì è. Et per chiareza de questo volemo<br />

che vegnate de mandare qua uno de vostri ad produre et monstrare ogni vostro dricto<br />

sopra ciò, avisandovi che, (se) non se atrovarà <strong>di</strong>cta rasone, nuy vorremo che se servi<br />

li or<strong>di</strong>ni nostri, siché chiaritene presto. Me<strong>di</strong>olani, xviii ianuarii 1453.<br />

Christoforus de Cambiate.<br />

Cichus.<br />

1376<br />

Francesco Sforza al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong><br />

1453 gennaio 19, Milano.<br />

Francesco Sforza dà al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> la copia della risposta da inviare al provve<strong>di</strong>tore <strong>di</strong><br />

Crema per la rappresaglia fatta, nella quale il luogotenente esprime sorpresa per la rappresaglia<br />

fatta dagli uomini del governatore <strong>di</strong> Crema senza essersi informati del furto denunciato e dei<br />

fatti realmente accaduti. Per quel che concerne il bestiame da inviare, il duca riba<strong>di</strong>sce il pieno<br />

rispetto dei salvacondotti.<br />

310r Locunentenenti Laude.<br />

Veduto quanto ne scriveti cum la inclusa del prove<strong>di</strong>tore de Crema et inteso bene el<br />

tucto, ad noy pare et volimo che gli faciati la risposta notata in la inclusa cedula,<br />

confortandolo che’I volia fare fare la restitutione dela represalia. Et de quanto ve<br />

responderà, ne avisareti per vostre littere. Me<strong>di</strong>olani, xviiii ianuarii 1453.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

Copia scribendarum litterarum pro responsione gubernatori Creme per dominum<br />

locuntenentem Laude.<br />

Ho recevuto le vostre littere circa la represalia hanno facta li vostri; dela quale me<br />

sonno pur assay meravigliato perché a mio parere se doveva prima havere chiara<br />

informatione de quelli deli vostri erano robati, como <strong>di</strong>citi, et non star ad ogni loro <strong>di</strong>cto,<br />

perché potria ancora essere che voy rimaresti inganato da quelli ve vengono a <strong>di</strong>re<br />

essere robbati, et molte fiate non è vero, et lo <strong>di</strong>cono per havere qualche colore de<br />

robbare; et anche potria accadere deli vostri, como accade ale fiate deli nostri, li quali<br />

robano li nostri medesimi et danno la colpa ali vostri. Et per questo non era da fare la<br />

represalia, ma da informarse bene del vero et mandare da mi, che gli haveria<br />

proveduto, como è la intentione del nostro illustrissimo signore, certificandove che<br />

mandandome quelli deli vostri, quali me faciano chiaro che siano robati, gli farò fare<br />

integra restitucione. Siché per la conservatione deli salviconducti, li quali intende<br />

omnino el mio prelibato illustrissimo signore che dal canto suo siano observati, vi prego<br />

et conforto asay vogliate fare relaxare el bestiame ali nostri, certificandovi che servarò<br />

tal modo che dal canto nostro, se starà in li termini et se servaranno ad unguem la<br />

substantia et effecto deli salviconducti, confortandovi et pregandovi item che faciate el<br />

simile dal canto vostro.<br />

1377<br />

Francesco Sforza a Mengo da Cotignola<br />

1453 gennaio 19, Milano.<br />

Francesco Sforza scrive a Mengo da Cotignola che, oltre il frumento già trovato, ne vorrebbe<br />

dell’altro per Lo<strong>di</strong>. Alla richiesta <strong>di</strong> Mengo <strong>di</strong> poter vendere del frumento per provvedersi <strong>di</strong> una<br />

veste e <strong>di</strong> uno zupone il duca gli risponde che ne ha avuto tanto da dovergli bastare.

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