Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

quanto luy ha confessato, cioè ch’el ge l’habia dato per quella via. Siamo contenti,
attento quanto ne scriveti dela sua bona fama e condictione, che gli remettiati el fallo
como ve parerà, con questo che lo reprendiati aspramente, dicendogli che non doveva
fare tal cosa senza licentia et che, havendolo domandata, gli seria sta(ta) concessa.
Ma quando voi havessevo altra informatione de luy et che la cosa fosse altramente,
fatele ragione.
Ala parte dela dificultà è in far pagare le taxe de cavalli et che, inter cetera, troppo se
gravano e recusano pagare le tasse per questo mese presente et che vogliamo
chiarire se’l se debbe far pagare de questo mese o non, ve dicemo de sì, perché cossì
è ordinato e concluso che tuti l’altri nostri li pagano, nemine exceptato. Mediolani, die
xiii maii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.
1926
Francesco Sforza al podestà di Pavia
1453 maggio 13, Milano.
Francesco Sforza ordina al podestà di Pavia di punire Bernardo da Lonate e suo fratello, Rollino
Sustaco e suo fratello, per l’irruzione e il comportamento tenuto con la moglie e la famiglia del
ministro di San Lazzaro di Pavia, sottraendo una livrea e un bracco che provvederà a fare
restitituire.
Spectabili viro potestati Papie nostro dilecto.
El ministro de San Lazaro di quella nostra cità è venuto qua da nuy facendone grave
lamenta che Bernardo de Lonato et il Fra, suo fratello, et Rolino Sustacho et Fenono,
suo fratello, impetuosamente gli sonno andati ala casa soa et li, deportandose mancho
cha honestamente verso la soa donna et la soa famiglia, gli hanno tolto una livrera et
uno bracho, el che a nuy pare acto molto deshonesto et digno de debita punitione. Per
la qualcosa, deliberando non patire tale desordine, te comandiamo et volemo che,
recevuta questa, subito gli faci restituire ogni robba soa senza exceptione alcuna et
deinde li comandaray che vengano da nuy, como anchora nuy li scrivemo. Data
Mediolani, xiii maii 1453.
Bonifacius.
1927
Francesco Sforza a Bernardo da Lonate e a suo fratello
(1453 maggio 13), Milano.
Francesco Sforza impone a Bernardo da Lonate, a suo fratello, a Rolino de Eustachio e a
Fenono, suo fratello, di andare da lui perché vuole intendere come sono andate le cose
connesse alla loro irruzione nella casa del ministro di San Lazzaro di Pavia.
408r Bernardo de Lonate et eius fratri, Rolino de Eustachio et Fenono, eius fratri.
Per quello havemo inteso che haveti commesso contra el ministro de San Lazaro di
quella nostra cità, deportandove mancho cha honestamente, desiderosi de intendere
questa cosa, ve commandiamo et volimo che, receputa questa, vegnati qua da nuy
senza dimora per quanto amati la gratia nostra. Mediolani, die suprascripto.
Bonifacius.
1928
Francesco Sforza a Colella di Napoli
1453 aprile 19.
Riconferma biennale di Colella di Napoli, figlio del defunto Andreolo, al banco degli stipendiari
ducali di Milano.con la promessa fatta davanti ai Collaterali generali di fedeltà al duca di Milano,
nulla operando contro la sua persona e il sui stato, sotto pena di diecimila ducati, come
garantiscono i sottoscritti fideiussori, riportati in elenco redatto e sottoscritto da Giovanni Strada,
ufficale del banco degli stipendiari ducali.