Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Corte, cui ha levato la tassa dei cavalli che aveva a Cairo, mandando i suoi cavalli in altro loco;
altrettanto faccia con tutti gli altri che sono stati ad Alessandria. Se occorre rimuovere qualcuno,
si rimuovano quelli che non hanno obbedito alle disposizioni, in modo che sia evidente il diverso
trattamento.
Raphaeli Zacharie.
Nicola da Corte è stato qui da noy et ne ha dicto como tu gli hai levato le taxa deli soi
cavalli che haveva a Cairo, osia alla pieve, et mandati li suoi cavalli in altro loco. Et
perché nuy havemo havuta informatione como dicto Nicola è stato continuamente ad
Alexandria ad fare (a) quello gli era ad fare, volimo che al dicto non debie removere li
soi cavalli dal Cayro, overo dala pieve, ma lassarglili stare lì, et che li sia resposto delle
taxe soe, como se faceva inanze che tu fessi dicta innovatione, advisandote che quelli
che sonno stati continue ad Alexandria, volimo gli sia resposto dele soe taxe
integramente, secundo l’usato, che non gli manchi uno dinaro, et che se mancha le
taxe, volimo che manchano ad quelli che non gli sonno stati, né voluti ad fare le scorte.
Siché se manchano le taxe, o che se perlongheno, volemo che se manche et
perlonghe per quelli che non gli sonno stati et che hanno voluto stare in qua et in là ad
sollazo et non obedire li nostri comandamenti. Et in questo provedi per modo che dicto
Nicola et li altri non habiano casone de lamentarse, né piangere queste loro taxe, et
che gli sia resposto integramente dele dicte taxe, ad ciò che pare se fatia differentia
dalli obedienti dalli inobedienti, et che un’altra volta obediscano et fazano li facti nostri,
et non se vadano nascondendo et fugendo, como hanno facto alcuni ad questa volta.
Data ut supra.
Ser Zanninus.
Iohannes.
(a) Segue tuto depennato.
1828
Francesco Sforza a Ludovico da Bologna
1453 aprile 27, Milano.
Francesco Sforza, in seguito alla denuncia del commissario di Castelnuovo Tortonese per i
danni fatti dai soldati alloggiati a Viguzzolo, Pontecurone e dintorni agli uomini de luogo, ordina
a Ludovico da Bologna di provvedere in tal senso e di far restituire quanto sottratto.
389v Ludovico de Bononia.
El commissario de Castelnovo de Terdonese ne ha scripto, como per soe incluse
lettere vederai, che quelle nostre gente sono logiati in Vigozolo, Pontecurono et lì a
circo, tuto el dì dannegiano l’homini de Castelnovo, et gli togliono el loro bestiame et
altre cose. Pertanto volimo che, recevuta la presente, monti a cavallo et te
transferische ali dicti lochi et ordine et comandi a tute quelle nostre gente che per
l’avenire, per quanto hano cara la gratia nostra, per alcuna via del mondo non faciano
danno né recrescimento alcuno a dicti homini de Castelnovo; et cossì comandaray ali
homini de dicte loche non debiano consentire a dicte nostre gente che faciano danno a
quelli de Castelnovo predicto, provedendo che statim, con effecto, (a) sia restituito le
bestie (b) tolte et ogni altra cosa ad essi homini, dele quale se fa mentione in dicte
incluse lettere. Data Mediolani, xxvii aprilis 1453.
Marcus.
Iohannes.
(a) Da predicto a effecto corretto su testo precedente.
(b) Segue loro depennato.
1829
Francesco Sforza al commissario di Castelnuovo Tortonese
(1453 aprile 27, Milano).
Francesco Sforza informa il commissario di Castelnuovo Tortonese delle disposizioni date a
Ludovico da Bologna, commissario ducale nel Tortonese, circa la restituzione di quanto rubato