Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Matheus de Parma, filius quondam Bartholini pro se et Galopino, pro ducatis
centumquinquaginta;
Comes Lodovichus de Lugo, filius quondam comitis Alberici, pro ducatis quingentis;
409r Comes Iohannes Angosola, filius quondam domini Bernardi, pro ducatis trecentis;
Octavianus Vicecomes, filius quondam domini Antonii Lodrisii, pro ducatis ducentis;
Dominus Iohannes de Beccaria, filius quondam domini Manfredi, civis Papie, pro
ducatis ducentis;
Dominus Alexander Vicecomes, filius quondam domini Dominici, pro ducatis ducentis;
Dominus Sacramorus Vicecomes, filius quondam domini Leonardi, pro ducatis
ducentis;
Zanotus Vicecomes, filius quondam domini Antonii Lodrisii, pro ducatis centum;
Summa: ducati octomille centum quinquaginta.
Ego Iohannes dela Strata, officialis Banci stipendiariorum ducalium, scripsi et
subscripsi.
(a) In A Guidoni Storelli.
1929
Francesco Sforza ai deputati agli afffari dellla città di Tortona
1453 maggio 14, Milano.
Francesco Sforza comanda ai deputati agli afffari dellla città di Tortona di provvedere al
pagamento di quanto spetta al famiglio Ludovico da Bologna, già addetto al governo di quella
città.
Nobilibus viris deputatis ad negocia nostre civitatis Terdone, nostris dilectis.
Lodovico de Bologna, nostro famiglio, quale ali dì passati havemo tenuto lì ala cura et
governo de quella nostra cità, ne ha facto far querella che da voy in fin a mò non ha
conseguito quello ch’el resta ad devere havere dela provisione soa per lo tempo che è
stato lì. Dela qualcosa, essendo cossì, ne pare habiati torto ad mancharli de ciò ch’el
debbe havere, per il che ve caricamo et stringemo che, senza alchuna exceptione,
provediate ala integra satisfacione soa, sì che possa comendarsi et non lamentarse de
vuy. Mediolani, (a) die xiiii maii 1453.
Bonifacius.
Cichus.
(a) Segue v depennato.
1930
Francesco Sforza al luogotenente di Lodi
(1453 maggio 14), Milano.
Francesco Sforza ordina al luogotenente di Lodi di intervenire perché Cristoforo Corso possa
recuperare le “barde” depositate presso un uomo di lì, oppure ne abbia il relativo valore.
Locuntenenti nostro Laude.
Ce ha facto querella Christoforo da Coso, nostro famiglio, che havendo lassato in
governo de uno de quelli nostri homini uno paro de barde, le quale, andando el dicto
Christoforo per esse, ha trovato le ha vendute secundo che per luy seriti informato.
Pertanto volemo operate in modo che overo el dicto Christoforo rehabia le sue barde o
la valuta d’esse. Et non manche se cossì è. Mediolani, ut supra.
Ser Dominicus.
Iohannes.
1931
Francesco Sforza scrive a Pietro da Lonate
(1453 maggio 14), Milano.
Francesco Sforza scrive al commissario di Tortona, Pietro da Lonate, che per evitare i guai con
gli uomini di Pozzolo, ha deciso di far costruire in detto luogo una fortezza, affidando