16.04.2013 Views

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Francesco Sforza scrive a Francesco Rota e oratore bergamasco assicurandolo essere a<br />

conoscenza delle reazioni bergamasche per le violazioni del salvacondotto ducale compiute da<br />

alcuni suoi stessi uomini. Lo informa <strong>di</strong> aver scritto al fratello Corrado <strong>di</strong> avere come prima sua<br />

preoccupazione la restituzione <strong>di</strong> quanto è stato tolto alla gente bergamasca. Per testimoniargli<br />

la personale sua (duca) “bonissia <strong>di</strong>spositione” gli manda un salvacondotto <strong>di</strong> andata e ritorno a<br />

Lo<strong>di</strong>.<br />

Francisco de Rota, civi, et oratori Pergamensi.<br />

Havemo recevuto le vostre littere circha le querelle fa la comunità de Bergamo dele<br />

cose <strong>di</strong>cono esserle tolte indebitamente et contra la <strong>di</strong>spositione del nostro<br />

salvoconducto. Ale quale respondendo <strong>di</strong>cemo che havendone già prima havuto<br />

noticia, como quelli che più ne rendemo malcontenti che homini del mondo, se così è,<br />

havemo scripto per nostre dupplicate littere a Conrado, nostro fratello, per modo che<br />

credemo che già haverà dato el modo e forma ala restitucione. E perché siate più giaro<br />

dela nostra mera, pura e bonissima <strong>di</strong>spositione circha ciò, ve man<strong>di</strong>amo uno<br />

salvoconducto per lo vostro andare a Lo<strong>di</strong> e ritornare. Et replichemo al <strong>di</strong>cto Conrado<br />

che non atten<strong>di</strong> ad altro che ale cose indebitamente tolte, e potrite intendere la cagione<br />

dela prexa de quelli da Oxo. E finalmente retornariti satisfacto e contento segondo el<br />

tenore e la substantia del nostro salvoconducto, el quale intendemo sia observato ad<br />

unguem senza alcuna sinistra interpretatione. Data ut supra.<br />

Ser Iacobus.<br />

Cichus.<br />

2266<br />

Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni<br />

(1453 luglio 21, “apud Porzanum”).<br />

Francesco Sforza scrive a Colleoni <strong>di</strong> non preoccuparsi per Belino da Giussano e per il<br />

proce<strong>di</strong>mento contro gli altri suoi parenti, perchè ha scritto al capitano <strong>di</strong> giustizia <strong>di</strong> liberare<br />

Belino, <strong>di</strong> revocare ogni “robaria” e <strong>di</strong> non procedere oltre.<br />

487r Magnifico Bartholomeo Coleone.<br />

Ale vostre littere, quale ne havete scrito per la detentione de Belino da Gluxiano e lo<br />

procedere se fa contra del’altri vostri parenti, non bisogna farve altra resposta, perché<br />

havemo scripto opportune al Capitaneo nostro de iusticia che relaxa liberamente esso<br />

Belino e revochi ogni robaria che sia facta nec proceda più ultra. Data ut supra.<br />

Thomaxius domini Angeli.<br />

Cichus.<br />

2267<br />

Francesco Sforza al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong><br />

(1453 luglio 21, “apud Porzanum”).<br />

Francesco Sforza comanda al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> <strong>di</strong> arrestare la moglie e i figli <strong>di</strong> Giovanni da<br />

Siena (provvisionato ducale fuggitosene in data o<strong>di</strong>ena) e <strong>di</strong> consegnarli al castellano <strong>di</strong> lì<br />

perchè li tenga sotto buona guar<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> non rilasciarli senza lettera sottoscritta dal duca.<br />

Chiede, inoltre, al luogotenente <strong>di</strong> inventariare tutti i beni mobili e immobili del fuggitivo.<br />

Locu(m)tenenti nostro Laude.<br />

Volimo che, subito recevuta la presente, debbi far pigliare la donna de Iohanne da<br />

Sena et soi figlioli et meterli nel castello de quella nostra cità, consignandoli al<br />

castellano che ne habia bona cura et guar<strong>di</strong>a per quanto ha cara la gratia nostra, et<br />

facendoli monicione che mai a omnino li debia relassare senza lettera sottoscripta de<br />

nostra propria mano. Et così volemo che tu faci la descritione de tuti soi beni mobili et<br />

stabili, per modo non vada cosa alcuna in sinistro. Et fa’ che non sia fallo, avisandote<br />

che questo Iohanne da Sena era nostro provisionato et se è fugito da nuy in questo dì<br />

de hogi. Data ut supra.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!