Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Visconti e dei suoi fratelli, tenuto presente che il vescovo è consigliere ducale, che i fratelli
sono ai suoi servizi e considerare che le terre sono nel Milanese, ove non vuole i saccomanni.
Domino Alexandro Sfortie.
Havimo inteso che li sacomani dela toa compagnia sonno allongati ad andare ad
saccomano fin ad Rozo alla possessione del reverendo padre monsignore el vesco de
Novara et de domino Scaramuza Vesconte et soy fratelli, el che assay ne è
rencresciuto et stato molestissimo. Et perché, como tu dei sapere, non è nostra
intentione che sia damnificata la dicta possessione de Rozo, sì per respecto del
prefato monsignore, quale è nostro affectionatissimo consigliero, como tu say, sì
etiandio per rispecto deli fratelli che pur sonno ali servicii nostri, et anche per respecto
che è situata in Milanese, perchè non è nostra intentione che stracorranno fin in
Melanese, ti comettiamo che provedi che li dicti saccomani non gli vadano più per
veruno modo del mondo, imo faraila omnino preservarla, siché li prefati fratelli
intendano che nuy havemo cari loro et le cose loro como le cose nostre. Data ut
supra.
Bonifacius
Iohannes.
A margine: Ne sacomani vadant ad sacomanum ad possessionem reverendi domini
episcopi Novariensis.
1078
Francesco Sforza al console, al comune e agli uomini di Maleto
1452 ottobre 27, “apud Calvisanum”.
Francesco Sforza ripete al console, al comune e agli uomini di Maleto l’ingiunzione di
mandargli due paia di buoi e uomini. Eguale imposizione è fatta a consoli, comune e uomini di
San Colombano, Sant’Angelo, Maleo, Castione, Casale, Somaglia, Castelnuovo Bocca d’Adda.
Consuli, communi et hominibus Maleti.
Per altre nostre lettere, date a dì xv del presente, ve scripsemo humanamente
volivemo ne prestasti dua para de bovi cum duy homini, secondo in le prefate lettere
se contene, et non l'haveti facto, donde molto se maravigliamo. Pertanto, vedute le
presente, volimo mandate ad executione quanto ve havemo scripto sopra di questo,
altramente ve darimo ad intendere havere facto male de non obedire le nostre lettere.
Data in castris apud Calvisanum, die xxvii octobris 1452.
Antonius canzellarius.
Cichus.
A margine: Pro paribus duobus bovum mittendis Laude pro feno conducendo.
In simili forma scriptum fuit infrascriptis consulibus, communi et hominibus
Sancti Columbani, Casalis,
Sancti Angeli, Somalie,
Maley, Castrinovi Buce Abdue,
Castioni.
1079
Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo
1452 ottobre 28, “apud Calvisanum”.
Ordine a Gracino da Pescarolo di mandare via acqua a Cremona nelle mani di Giacomo da
Camereno Barbaresco Sauro.
259v Apud Calvisanum, die xxviii octobris 1452.
Scriptum fuit Gracino de Piscarolo quod mittere debeat per aquam Brabarischum
Saurum maiorem Cremonam in manibus Iacobi de Camereno.
Cichus.
1080