Registro missive n. 12 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

Francesco Sforza al vescovo di Lodi
1452 novembre 20, Gambara.
Francesco Sforza scrive al vescovo di Lodi d’aver saputo dell’incarico da parte del vescovo di
Parma della soluzione della vertenza tra Folignato da Perugia e un tal don Luca. Gli
raccomanda Folignato per le benemerenze acquisite e la devozione che ha per lo stato
sforzesco e lo prega di concedergli quei favori che non sono pregiudizievoli al suo onore.
Reverendo in Christo patri et domino carissimo nostro domino, Dei gratia episcopo
Laudensi.
Havimo inteso ch'el reverendo monsignore lo vescovo de Parma ha commisso alla
signoria vostra una certa diferentia vertisse fra el Folignato da Perosa et uno don
Lucha, como essa vostra signoria più pienamente intenderà dale parte. Et perchè
dicto Folignato sempre ha studiato et studia continuamente cum amore et sincera
devotione de fare tucte quelle cose ha cognosciuto esserne grate et augumento del
stato nostro, lo recommandiamo cum rasone ala prefata vostra signoria, quale
pregamo gli facia tucti quelli honesti favori gli porrà fare, senza preiuditio dela rasone
et del’honore suo. Ex Gambara, die xx novembris 1452.
Marchus.
Cichus.
1149
Francesco Sforza ad Almerico Forte
1452 novembre 20, Gambara.
Francesco Sforza ordina ad Almerico Forte di costringere il famiglio fuggito dall’uomo d’arme
Antonio da Cremona a ritornare dal suo patrono, o a restituirgli quanto gli ha rubato; e perchè
Antonio ha un paio di bestie, procuri di trovargli un posto ove sitemarle.
272v Almerico de Fortis.
Vene lì Antonio da Cremona, nostro homo d'arme, presente exhibitore per casone de
uno suo famiglio fugito da luy, como intenderay. Pertanto volimo debbi constringere
dicto famiglio, overo ad tornare col dicto Antonio o ad restituirgli et satisfargli la robba
soa, che non gli manchi niente; et perchè dicto Antonio ne dice havere lì uno paro de
bestie bovine, volimo gli fazi provedere de uno poco de stancia per tenere dicte bestie
in quella terra. Ex Gambara, xx novembris 1452.
Zannetus.
Iohannes.
1150
Francesco Sforza ad Alessandro Sforza
1452 novembre 19, Gambara.
Francesco Sforza conferma a Alessandro di aver saputo dalle sue lettere, ricevute tramite il
cancelliere di Guido di Assisi, che ancora deve essere fatta la provisione a Pesaro e si dice
d’accordo con Cosimo de’ Medici di mandare Guido; riteneva che vi si fosse già provveduto
con l’invio degli uomini d’arme che ora viene a sapere che se ne vanno “galinando” nel
Parmense anzichè stare nella rocchetta. Del fatto che Federico sia andato a Gubbio per
alloggiare i suoi cavalli e quelli del re, di Sigismondo, del raduno di fanti dei Veneziani, lo
Sforza ribadisce che son tutte cose che non impensierirebbero se si fosse provveduto nel
modo ordinato. Gli faccia conoscere le sue decisoni e badi che gli uomini si muovano per vie
sicure.
Domino Alexandro Sfortie.
Nuy havimo recevuto le toe littere per mane del cancellero de Guido de Asisio et
inteso quanto tu ne scrivi della provixione dè essere facta a Pesaro per la via de
Fiorenza, dicimo che, essendote confortato per el magnifico Cosmo el mandare d’esso
Guido, laudiamo ch’el se mandi, ma credevamo che gli fusse provisto per la via de