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ISIDE SVELATA

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Comte, il suo sistema e i suoi discepoli<br />

Ma i più inveterati e intransigenti nemici dello spiritismo sono una classe,<br />

fortunatamente poco numerosa, che tuttavia grida di più e afferma le proprie opinioni con<br />

un clamore degno di miglior causa. Sono i pretesi scienziati della giovane America, una<br />

classe ibrida di pseudofilosofi menzionata all’inizio di questo capitolo, i quali non hanno<br />

altro diritto a essere considerati studiosi se non il possesso di una macchina elettrica o<br />

qualche puerile conferenza sull’insania e la mediomania. Questi uomini, a dar loro ascolto,<br />

sono profondi pensatori e fisiologi; in loro non vi è alcuna sciocchezza metafisica: sono<br />

positivisti, lattonzoli mentali di Auguste Comte, il cui petto si gonfia al pensiero di<br />

strappare l’umanità illusa agli scuri abissi della superstizione e di ricostruire il cosmo su<br />

migliori principi. Psicofobi irascibili, non potrebbero essere più profondamente offesi che<br />

dall’ipotesi di essere dotati di un’anima immortale. Ad ascoltarli, dovremmo immaginare<br />

che non possa esservi nell’uomo altra anima che un’anima “scientifica” o “non<br />

scientifica”, “qualunque cosa questo tipo di anima possa essere”.(3)<br />

Trenta o quarant’anni fa, in Francia, Auguste Comte — un allievo della Scuola<br />

Politecnica, che rimase per anni in questo istituto come ripetiteur di analisi trascendentale<br />

e meccanica razionale — si svegliò un bel mattino con l’idea molto irrazionale di divenire<br />

profeta. In America i profeti si possono contare in ogni angolo; in Europa sono rari come i<br />

cigni neri. Ma la Francia è la terra delle novità. Auguste Comte divenne profeta; e la moda<br />

è a volte così contagiosa che perfino nella sensata Inghilterra egli fu considerato per<br />

qualche tempo il Newton del XIX secolo.<br />

L’epidemia si estese e, in breve tempo, si riversò come un incendio sulla Germania,<br />

l’Inghilterra e l’America. Trovò adepti in Francia, ma in loro l’eccitazione non durò a<br />

lungo. Il profeta aveva bisogno di denaro e i discepoli non erano disposti a dargliene. La<br />

febbre di ammirazione per una religione senza Dio si raffreddò rapidamente come era<br />

sorta; di tutti gli entusiasti apostoli del profeta, ne restò solo uno degno di attenzione. Fu il<br />

famoso filologo Littré, membro dell’Istituto Francese e aspirante membro dell’Accademia<br />

delle Scienze, a cui però il vescovo di Orléans impedì maliziosamente di divenire uno degli<br />

“immortali”.(4)<br />

Il filosofo-matematico, gran sacerdote della “religione del futuro”, insegnò la sua<br />

dottrina come lo fanno i suoi fratelliprofeti dei nostri giorni. Deificò la “donna” e le eresse<br />

un altare, ma la dea dovette pagare per potersene servire. I razionalisti avevano deriso le<br />

aberrazioni mentali di Fourier, avevano deriso i saintsimonisti, e il loro disprezzo per lo<br />

spiritismo non aveva limiti. Questi stessi razionalisti e materialisti vennero presi, come<br />

tanti passeri sventati, nel vischio della retorica del nuovo profeta. Il bisogno di una divinità<br />

qualsiasi, l’aspirazione all’”ignoto” sono congeniti nell’uomo; quindi anche gli atei più<br />

incalliti sembrano non esserne esenti. Illusi dallo scintillio esteriore di questo fuoco fatuo, i<br />

discepoli lo seguirono finché si sentirono immersi in una palude senza fondo.<br />

Coprendosi con la maschera di una pretesa erudizione, i positivisti americani si sono<br />

organizzati in circoli e comitati con lo scopo di sradicare lo spiritismo, pur pretendendo di<br />

investigarlo imparzialmente.<br />

Troppo timidi per sfidare apertamente le chiese e la dottrina cristiana, essi cercano di<br />

minare la base di ogni religione: la fede dell’uomo in Dio e nella propria immortalità. La<br />

loro politica è di mettere in ridicolo quello che offre un sostegno inconsueto a questa fede,<br />

(3) Vedi dott. F.R. Marvin, Lectures on Mediomania and Insanity.<br />

(4) Vapereau, Biografie Contemporaine, voce Littré; e Des Mousseaux, Les hauts phénomenes de la magie,<br />

cap. 6. (In realtà il Littré fu ricevuto nell’Accademia nel 1873; T.).<br />

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