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ISIDE SVELATA

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essi in India, e Gesù, e altri profeti e veggenti, che circa i misteri della vita e della morte ne<br />

sapevano di più di tutti gli uomini di scienza moderni, abbiano potuto risuscitare uomini e<br />

donne? E che, familiari con questo potere — questo misterioso qualche cosa “che la<br />

scienza non può capire”, come confessa il professor Le Conte — e sapendo inoltre “di<br />

dove viene e dove va”, Elia, Gesù, Paolo e Apollonio, asceti entusiasti e dotti iniziati,<br />

abbiano richiamato facilmente in vita, e senza fare miracoli, uomini che “non erano morti<br />

ma addormentati”?<br />

Se le molecole del cadavere sono impregnate delle forze fisiche e chimiche<br />

dell’organismo vivente, (13) che cosa può impedire che siano rimesse nuovamente in moto<br />

purché conosciamo la natura della forza vitale e come comandarla? Il materialista non può<br />

fare certo obiezioni perché per lui non è necessario infondere nuovamente un’anima. Per<br />

lui l’anima non esiste, e il corpo umano può essere semplicemente considerato come una<br />

macchina vitale, una locomotiva che si metterà in moto con l’applicazione di calore e forza<br />

e si arresterà se essi scompaiono. Per il teologo il caso offre maggiori difficoltà, perché, per<br />

lui, la morte taglia il legame che unisce l’anima al corpo, e l’una non può tornare nell’altro<br />

senza un miracolo, così come il bambino nato non può essere costretto a riassumere la sua<br />

vita fetale dopo il parto e il taglio del cordone ombelicale. Ma il filosofo ermetico si pone<br />

fra questi due avversari inconciliabili, come padrone della situazione. Egli conosce la<br />

natura dell’anima— forma composta di fluido nervoso ed etere atmosferico e sa come la<br />

forza vitale può essere resa attiva o passiva a volontà, finché non vi sia stata la distruzione<br />

definitiva di qualche organo necessario. Le affermazioni di Gaffarilo — che, per inciso,<br />

apparvero così assurde nel 1650 (14) — furono più tardi confermate dalla scienza. Egli<br />

sosteneva che ogni oggetto esistente in natura, purché non fosse artificiale, una volta<br />

bruciato manteneva la sua forma nelle ceneri, nelle quali rimaneva finché non fosse<br />

risuscitato. Du Chesne, chimico eminente, si assicurò di questo fatto. Kircher, Digby e<br />

Vailemont hanno dimostrato che la forma di piante può essere risuscitata dalle loro ceneri.<br />

In un convegno di naturalisti avvenuto a Stoccarda nel 1834, venne trovata la ricetta per<br />

fare tali esperimenti in un’opera di Oetinger. (15) Ceneri di piante bruciate contenute in<br />

fiale, riscaldate mostrarono nuovamente le loro varie forme. “Una piccola nube scura si<br />

formò gradualmente nella fiala, assunse forma definita e presentò agli occhi il fiore o la<br />

pianta da cui provenivano le ceneri”. “L’involucro terreno”, scrive Oetinger, “rimane nella<br />

storta, mentre l’essenza volatile, sale come uno spirito, perfetto nella forma ma vuoto nella<br />

sostanza”. (16)<br />

E, se la forma astrale, anche di una pianta, permane nelle ceneri quando il suo corpo è<br />

morto, lo scettico persisterà nel dire che l’anima dell’uomo, l’intimo ego, si dissolverà<br />

dopo la morte della forma più grossolana e non esisterà più? “Al momento della morte”,<br />

dice il filosofo, “l’un corpo trasuda dall’altro per osmosi e attraverso il cervello; esso è<br />

trattenuto presso il suo vecchio involucro da una doppia attrazione, fisica e spirituale,<br />

finché quest’ultimo si decompone; e, se vi sono le condizioni adatte, l’anima può tornare<br />

ad abitarlo e riprendere la vita sospesa. Questo avviene nel sonno e, ancora più<br />

completamente, nella trance; nel modo più sorprendente, poi, per comando e con<br />

l’assistenza di un adepto ermetico. Giamblico affermò che una persona dotata di questo<br />

potere di risuscitare è “piena di Dio.” Tutti gli spiriti subordinati delle sfere superiori sono<br />

(13) J. Hughes Bennett, Text Book of Physiology, Lippincott’s American Edition, pagg. 37-50.<br />

(14) Curiosités lnouïes.<br />

(15) Pensieri sulla nascita e la generazione delle cose.<br />

(16) C. Crowe, Night-Side of Nature, pag. 111.<br />

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