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ISIDE SVELATA

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nasconde il futuro ai nostri occhi, è stato tentato in tutte le epoche; così la tendenza a<br />

frugare nel grembo del tempo, considerata come una facoltà della mente umana, giunge a<br />

noi raccomandata dalla sanzione di Dio... Zuinglio, il riformatore svizzero, mostrava la<br />

vastità della sua fede nella provvidenza dell’Essere Supremo, con la sua cosmopolita<br />

dottrina secondo la quale lo Spirito Santo non fu interamente escluso dalla parte più degna<br />

del mondo pagano. Se è così, non possiamo facilmente concepire una ragione valida per<br />

cui un pagano, così favorito, non avrebbe dovuto essere capace di vera profezia”. (21)<br />

Natura della sostanza primordiale: interpretazione di certi antichi miti<br />

Ma che cosa è questa mistica sostanza primordiale? Nel libro della Genesi all’inizio<br />

del primo capitolo, essa è definita “faccia delle acque”, che si dice essere stata fecondata<br />

dallo “Spirito di Dio”. Giobbe, nel capitolo XXVI, 5, dice che “le cose morte sono formate<br />

da ciò che è sotto le acque e dai loro abitanti”. Nel testo originale, invece di “cose morte” è<br />

scritto morti Rephaim (giganti o potenti uomini primitivi), da cui, un giorno,<br />

l’“Evoluzione” farà forse discendere la nostra razza. Nella mitologia egiziana, Kneph,<br />

l’eterno Dio non rivelato, è rappresentato dal serpente simbolo di eternità che circonda<br />

un’urna piena d’acqua al di sopra della quale leva la testa fecondandola col suo respiro. In<br />

questo caso il serpente è 1’Agathodaimon, lo spirito buono; nel suo aspetto opposto è il<br />

Kakodaimon, lo spirito cattivo. Nelle Edde scandinave, la rugiada di miele, cibo degli dèi e<br />

delle creatrici e industri api di Yggdrasill, cade durante le ore notturne, quando l’atmosfera<br />

è impregnata di umidità; e nelle mitologie nordiche, come principio passivo della<br />

creazione, essa rappresenta la creazione dell’universo tratto dalle acque. La rugiada è la<br />

luce astrale in una delle sue combinazioni e possiede proprietà creative e distruttive. Nella<br />

leggenda caldea di Beroso, Oannes o Dagone, l’uomo-pesce che ammaestra il popolo,<br />

insegna che il mondo fanciullo fu creato dall’acqua e che tutti gli esseri ebbero origine da<br />

questa prima materia. Mosè insegna che solo la terra e l’acqua possono produrre un’anima<br />

vivente; e leggiamo nelle Scritture che le erbe non poterono crescere finché l’Eterno non<br />

fece piovere sulla terra. Nel Popol-Vuh messicano, l’uomo è creato dal fango o creta (terre<br />

glaise) presa da sotto l’acqua. Brahma crea Lomus, il grande Muni (o primo uomo), seduto<br />

sul suo loto, solo dopo avere chiamato all’essere gli spiriti, i quali godono così sui mortali<br />

una priorità di esistenza, e lo creò traendolo dall’acqua, dall’aria e dalla terra. Gli<br />

alchimisti affermano che la terra primordiale, o preadamitica, quando viene ridotta alla sua<br />

prima sostanza, è nel suo secondo stadio di trasformazione come acqua limpida, perché il<br />

primo è l’alkahest (22) propriamente detto. Si dice che questa sostanza primordiale<br />

contenga in sé l’essenza di tutto ciò che contribuisce a fare l’uomo; essa ha non solo tutti<br />

gli elementi del suo essere fisico, ma anche lo stesso “soffio di vita” in uno stato latente,<br />

pronto a essere risvegliato. Lo deriva dall’”incubazione” dello Spirito di Dio sulla faccia<br />

delle acque, il caos; infatti questa sostanza è il caos stesso. Per questo Paracelso si dichiarò<br />

capace di fare i suoi “homunculi”, e per questo Talete, il grande filosofo naturale, sostenne<br />

che l’acqua è il principio di tutte le cose della natura.<br />

Che cos’altro è il Caos primordiale se non Etere? L’Etere moderno, non quale è<br />

riconosciuto dai nostri scienziati, ma quale fu conosciuto dagli antichi filosofi molto prima<br />

di Mosè; l’Etere con tutte le sue misteriose e occulte proprietà, contenente in se stesso i<br />

germi della creazione universale; l’Etere, la vergine celeste, la madre spirituale di ogni<br />

(21) Heathen Religion, 104.<br />

(22) Alkahest è parola usata da Paracelso per denotare il menstruum o solvente universale, capace di ridurre<br />

tutte le cose.<br />

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