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ISIDE SVELATA

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immerso in profondo sonno mesmerico; il mesmerizzatore mandi il suo libero spirito in<br />

qualsiasi luogo venga suggerito dal pubblico mettendo così alla prova la sua<br />

chiaroveggenza e la sua chiaroudienza; si conficchino degli spilli in tutte le parti del suo<br />

corpo su cui il mesmerizzatore ha fatto passi magnetici; si infilino degli aghi nella pelle<br />

sotto le palpebre; si bruci e si laceri la sua carne con qualche strumento aguzzo. “Non<br />

abbiate paura”, dicono Regazzoni e Du Potet, Teste e Pierrard, Puységur e Dolgorouky,<br />

“un soggetto mesmerizzato o in trance non viene mai ferito”. E quando sarà stato fatto tutto<br />

questo, si inviti uno dei maghi popolari moderni, assetati di pubblicità e che pretendono di<br />

essere capaci di imitare ogni fenomeno spiritico, a sottomettere il proprio corpo alle stesse<br />

prove. (5)<br />

A quanto si dice, l’arringa di Jules Favre durò un’ora e mezza tenendo i giudici e il<br />

pubblico affascinati per la sua eloquenza. Noi, che abbiamo ascoltato Jules Favre, lo<br />

crediamo senza difficoltà; solo che la dichiarazione finale del suo discorso era<br />

disgraziatamente prematura ed erronea in egual tempo. “Siamo in presenza di fenomeni<br />

che la scienza ammette senza tentare di spiegarli. Il pubblico potrà riderne, ma i nostri più<br />

illustri medici li considerano seriamente. La giustizia non può più ignorare quello che la<br />

scienza ha riconosciuto”.<br />

Se questa dichiarazione travolgente fosse stata fondata sui fatti e se il mesmerismo<br />

fosse stato imparzialmente investigato da molti invece che da pochi veri uomini di scienza,<br />

più desiderosi di interrogare la natura che di seguire l’opportunismo, il pubblico non<br />

avrebbe mai riso. Il pubblico è un bambino docile e pio, e va sempre dove la nutrice lo<br />

conduce. Sceglie i suoi idoli e i suoi feticci e li adora in proporzione con il fracasso che<br />

fanno; poi volge intorno uno sguardo di timida adulazione per vedere se la sua governante,<br />

la vecchia Signora Opinione Pubblica, è soddisfatta.<br />

Lattanzio, l’antico padre della Chiesa, aveva notato, a quanto si dice, che nessuno<br />

scettico del suo tempo avrebbe osato sostenere davanti a un mago che l’anima non<br />

sopravvive al corpo e muore con esso; “perché il mago lo avrebbe immediatamente<br />

confutato evocando anime di defunti, rendendole visibili agli occhi umani e facendo loro<br />

predire eventi futuri”. (6) Così per i magistrati e la giuria nel processo di Madame Roger. Il<br />

barone Du Potet era là, ed essi ebbero paura di vederlo mesmerizzare la sonnambula<br />

costringendoli così non solo a credere nel fenomeno, ma anche a riconoscerlo, cosa che<br />

sarebbe stata molto peggio.<br />

E adesso torniamo alla dottrina di Paracelso. Il suo stile incomprensibile, per quanto<br />

piacevole, deve essere letto come i rotoli biblici di Ezechiele, “di dentro e di fuori”. Il<br />

pericolo di proporre teorie eterodosse era grande a quei tempi. La Chiesa era potente e gli<br />

stregoni venivano bruciati a dozzine. Per questo troviamo Paracelso, Agrippa ed Eugenio<br />

Filalete notevoli per le loro pie dichiarazioni come per le loro famose. opere di alchimia e<br />

di magia. Il pensiero completo di Paracelso sulle occulte proprietà del magnete sono<br />

spiegate in parte nel suo famoso libro Archidaxarum in cui descrive la meravigliosa tintura,<br />

una cura tratta dalla calamita e chiamata Magisterium Magnetis, e in parte nel De Ente Dei<br />

(5)<br />

Nel “Bulletin de 1’Académie de Médicine”, Parigi, 1837, vol. I, pag. 343 e segg., si può trovare la<br />

relazione del dott. Oudet, che, per accertare lo stato di insensibilità di una signora in sonno magnetico, la<br />

punse con spilli infilandole perfino uno spillone nella carne per quanto era lungo, e tenendole per alcuni<br />

secondi le dita sulla fiamma di una candela. Un cancro fu tolto dal seno destro di una certa signora Plaintain.<br />

L’operazione durò dodici minuti, e per tutto questo tempo la paziente parlò tranquillamente con il suo<br />

mesmerizzatore senza avvertire la minima sensazione. (“Bul. de l’Acad. de Med”., torno II, pag. 370).<br />

(6) “Prophecy, Ancient and Modern”, di A. Wilder: “Phrenological Journal”.<br />

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