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ISIDE SVELATA

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quando era stato preso, stava allattando il suo piccolo”. Nel resoconto cartaginese dei primi<br />

viaggi di Annone, (43) fu trovata una lunga descrizione di un “popolo selvaggio... i cui corpi<br />

erano pelosi e che gli interpreti chiamavano gorillae”; άνύ ρωπι άγριοι, dice il testo,<br />

chiaramente implicando così che questi uomini selvaggi erano scimmie. Fino al nostro<br />

secolo questa affermazione fu considerata una fandonia, e Dodwell respinse totalmente<br />

l’autenticità del manoscritto e dei suoi contenuti. (44) La famosa Atlantide è considerata<br />

dall’ultimo commentatore e traduttore delle opere platoniche come una delle “nobili<br />

menzogne” di Platone. (45) Anche la franca ammissione del filosofo, nel Timeo: “essi<br />

dicono che al loro tempo... gli abitanti di questa isola (Poseidon) mantenevano una<br />

tradizione trasmessa dai loro antenati circa l’esistenza di un’isola atlantica di prodigiosa<br />

grandezza ecc”. non salva il grande maestro dall’accusa di falsità da parte dell’”infallibile<br />

scuola moderna”.<br />

Un lago che si trasforma in sangue è un fenomeno vegetale<br />

Fra le grandi masse popolari immerse nella superstiziosa ignoranza dei secoli<br />

medievali, vi furono solo pochi studiosi dell’antica filosofia ermetica i quali, profittando<br />

degli insegnamenti di essa, poterono predire scoperte che sono il vanto del nostro secolo,<br />

mentre, in egual tempo, gli antenati dei nostri moderni sacerdoti del tempio di Santa<br />

Molecola stavano ancora scoprendo le tracce del piede forcuto di Satana nei più semplici<br />

fenomeni naturali. Il professor A. Wilder scrive: “Ruggero Bacone (tredicesimo secolo),<br />

nel suo trattato sull’Admirable Force of Art and Nature (Ammirevole forza dell’arte e della<br />

natura), dedica la prima parte della sua opera a fatti naturali. Ci dà accenni sulla polvere da<br />

sparo e predice l’uso del vapore come forza propellente. Sono descritti la pressa idraulica,<br />

la campana subacquea e il caleidoscopio”. (46)<br />

Gli antichi parlano di acque trasformate in sangue, di piogge di sangue e di tempeste di<br />

neve durante le quali la terra fu coperta per molte miglia di neve sanguigna. Questa caduta<br />

di particelle rosse è stata dimostrata, al pari di ogni altra cosa, un fenomeno naturale. E<br />

avvenuta in epoche diverse, ma la causa è rimasta fino a oggi un mistero.<br />

De Candolle, uno dei più distinti botanici del nostro secolo, cercò di dimostrare, nel<br />

1825, al tempo in cui le acque del lago di Morat si erano apparentemente trasformate in<br />

sangue denso, che il fenomeno poteva essere facilmente spiegato. Egli lo attribuiva allo<br />

sviluppo di miriadi di quegli animali, per metà vegetali e per metà infusori, da lui chiamati<br />

Oscellatoria rubescens e che costituiscono il legame tra l’organismo animale e quello<br />

vegetale. (47) Altrove diamo una spiegazione della neve rossa che il capitano Ross osservò<br />

nelle regioni artiche. Molte memorie sono state scritte sull’argomento dai più eminenti<br />

naturalisti, ma non ve ne sono due concordi nelle loro ipotesi. Per alcuni si tratta di<br />

“polvere di polline di una specie di pino”; per altri di piccoli insetti; e il professor Agardt<br />

confessa molto francamente di non sapere né spiegare la causa di tali fenomeni, né<br />

spiegare la natura della sostanza rossa. (48)<br />

(43) Il Periplo di Annone.<br />

(44) L’originale era appeso nel tempio di Saturno a Cartagine. Falconer ha pubblicato due dissertazioni su<br />

questo documento, e concorda con Bougainville nel farlo risalire al sesto secolo prima dell’era cristiana. Vedi<br />

Ancient Fragments di Cory.<br />

(45) Professor Jowett.<br />

(46) Alchemy, or the Hermetic Philosophy.<br />

(47) Vedi “Revue Encyclopédique” vol. XXXIII, pag. 676.<br />

(48) “Bulletin de la Soc. Geograph”. vol. VI, pagg. 209-220.<br />

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