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ISIDE SVELATA

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essere liberi da preconcetti e pregiudizi di ogni genere; e tuttavia, sebbene le opinioni e i<br />

pensieri siano adesso liberi, gli scienziati sono ancora gli stessi uomini di sempre. Solo un<br />

sognatore utopista può credere che l’uomo cambi con l’evoluzione e lo sviluppo di nuove<br />

idee. Il suolo può essere ben fertilizzato e reso adatto a offrire ogni anno una maggiore e<br />

migliore varietà di frutti; ma se scavate un po’ più a fondo dello strato necessario per la<br />

raccolta, troverete nel sottosuolo la stessa terra che era là prima che fosse segnato il primo<br />

solco.<br />

Non molti anni fa, chi mettesse in dubbio l’infallibilità di qualche dogma teologico,<br />

era subito tacciato di iconoclasta e di eretico, Vae victis!... La scienza ha vinto. Ma a sua<br />

volta il vincitore si rivendica la stessa infallibilità, sebbene non riesca egualmente a<br />

provare il suo diritto. “I tempi cambiano e noi cambiamo con essi”, il detto del buon<br />

vecchio Lotario si applica a questo caso. Tuttavia noi siamo convinti di avere qualche<br />

diritto a dubitare degli alti sacerdoti della scienza.<br />

Per molti anni abbiamo sorvegliato la crescita e lo sviluppo di questo pomo della<br />

discordia: lo SPIRITISMO MODERNO. Familiari con la sua letteratura, in Europa e in<br />

America, abbiamo seguito da vicino e con attenzione le sue interminabili dispute e<br />

confrontato le sue ipotesi contraddittorie. Molte persone colte, uomini e donne — spiritisti<br />

eterodossi, naturalmente hanno tentato di esplorare questi fenomeni proteici. L’unico<br />

risultato fu che sono giunti a questa conclusione: quale che possa essere la ragione di<br />

questi continui fallimenti — sia che si attribuiscano agli investigatori stessi o alla segreta<br />

Forza in giuoco — è stato per lo meno provato che, quanto più le manifestazioni<br />

psicologiche crescono in frequenza e varietà, tanto più impenetrabile diviene l’oscurità che<br />

circonda la loro origine.<br />

Che vengano effettivamente testimoniati fenomeni di natura misteriosa, generalmente<br />

e forse a torto chiamati spirituali, sarebbe oggi inutile negare. Pur scartandone una vasta<br />

parte come dovuti ad astuta frode, quello che rimane è abbastanza consistente per<br />

richiedere un attento esame della scienza. “Eppur si muove”! questa frase pronunciata da<br />

secoli è divenuta familiare. Oggi non è necessario il coraggio di Galileo per gettarla in<br />

faccia all’Accademia. I fenomeni psicologici sono già all’offensiva.<br />

La scienza è affrontata dai fenomeni psichici<br />

La posizione assunta dagli scienziati moderni è che, se anche il manifestarsi di certi<br />

fenomeni misteriosi in presenza di medium è un fatto, non vi è prova che essi non siano<br />

dovuti a qualche condizione nervosa anormale di quegli individui. La possibilità che quei<br />

fenomeni siano prodotti da spiriti umani tornati sulla terra non deve essere considerata<br />

finché l’altra questione non sia decisa. A questa posizione si può fare una piccola<br />

obiezione. Indiscutibilmente il peso delle prove resta a carico di coloro che affermano<br />

l’attività degli spiriti. Ma se gli scienziati volessero affrontare l’argomento in buonafede,<br />

con il vivo desiderio di risolvere un mistero sconcertante, invece di trattarlo con uno<br />

sdegno e un disprezzo poco professionali, non si esporrebbero ad alcuna accusa. E vero che<br />

la grande maggioranza delle comunicazioni “spiritiche” sono tali da disgustare<br />

investigatori di una sia pur modesta intelligenza. Anche se genuine, esse sono triviali,<br />

comuni e spesso volgari. Negli ultimi vent’anni abbiamo ricevuto, attraverso vari medium,<br />

messaggi di Shakespeare, Byron, Franklin, Pietro il Grande, Napoleone e Giuseppina, e<br />

perfino Voltaire. L’impressione generale che ci hanno fatto è stata che il conquistatore<br />

francese e la sua consorte sembrano aver dimenticato l’esatta ortografia delle parole;<br />

Shakespeare e Byron sono divenuti degli ubriachi cronici; e Voltaire un imbecille. Chi può<br />

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