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ISIDE SVELATA

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immagini scolpite di papiri furono trovate più tardi su monumenti della quarta dinastia, e<br />

oggi è dimostrato che l’arte di scrivere era conosciuta e praticata già ai tempi di Menes, il<br />

protomonarca”; e così fu finalmente scoperto che l’arte di scrivere e il sistema di scrittura<br />

degli Egiziani erano perfetti e completi fin dai primi inizi.<br />

Dobbiamo a Champollion la prima interpretazione dei loro misteriosi scritti; e, se non<br />

fosse stato per la sua fatica, durata tutta la vita, noi ignoreremmo ancor oggi il significato<br />

di tutte quelle lettere dipinte, e gli antichi sarebbero ancora considerati ignoranti da quei<br />

moderni ai quali furono così superiori in alcune arti e scienze. “Egli fu il primo a scoprire<br />

quale meravigliosa storia gli Egiziani avessero da raccontare per chi potesse leggere i loro<br />

lunghissimi manoscritti e i loro annali. Essi li hanno lasciati in ogni luogo e su ogni<br />

oggetto capaci di ricevere caratteri... Li hanno incisi, cesellati e scolpiti sui monumenti; li<br />

hanno tracciati sul mobilio, sulle rocce, sulle pietre, le mura, le bare e le tombe come sul<br />

papiro... Le pitture della loro vita quotidiana, nei minimi particolari, si dispiegano oggi<br />

dinanzi ai nostri occhi stupiti nel modo più meraviglioso... Nulla di ciò che conosciamo<br />

sembra essere stato trascurato dagli antichi Egiziani... La storia di Sesostri ci mostra quanto<br />

egli e il suo popolo conoscessero l’arte della guerra... I dipinti ci raffigurano quanto<br />

formidabili apparissero in battaglia. Essi costruivano macchine di guerra... Omero dice che<br />

attraverso ognuna delle cento porte di Tebe uscivano duecento uomini con cavalli e carri;<br />

questi carri erano magnificamente costruiti e leggerissimi in confronto con i nostri carri di<br />

artiglieria, pesanti, rozzi e scomodi”. Kenrick li descrive in questi termini: “In breve, come<br />

tutti i principi essenziali che regolano la costruzione e il traino sono esemplificati nei carri<br />

da guerra dei faraoni, così non vi è nulla che il gusto e il lusso moderno abbia immaginato<br />

per la loro decorazione che non abbia il suo prototipo nei monumenti della diciottesima<br />

dinastia”. Furono trovate in essi delle molle, vere molle metalliche, e, nonostante la<br />

superficiale investigazione di Wilkinson in questo senso e la descrizione che ne dà nei suoi<br />

studi, abbiamo prove che queste molle servivano ad attutire le scosse dei carri nella loro<br />

corsa troppo veloce. I bassorilievi ci presentano certe mischie e battaglie in cui possiamo<br />

trovare e seguire i loro usi e costumi fin nei minimi particolari.<br />

I combattenti in armatura pesante portavano cotte di maglia; la fanteria indossava<br />

tuniche imbottite ed elmetti di feltro ricoperti di metallo per una migliore difesa. Muratori,<br />

il moderno inventore italiano che, una diecina di anni fa, introdusse la sua “armatura<br />

imperforabile”, non ha fatto che seguire, nella sua invenzione, ciò che ha potuto trarre<br />

dall’antico metodo che gli ha suggerito l’idea. Il processo per rendere materiali come il<br />

cartone, il feltro e altri tessuti, impenetrabili ai colpi di taglio e di punta di qualsiasi arma, è<br />

oggi da annoverarsi fra le arti perdute. Muratori è riuscito solo imperfettamente nel<br />

preparare queste corazze di feltro e, nonostante le vantate conquiste della chimica<br />

moderna, non ha potuto trarne una preparazione adeguata al suo scopo ed è fallito.<br />

Arti di guerra e di pace<br />

Quale perfezione la chimica avesse raggiunto nei tempi antichi può essere dedotto da<br />

un fatto citato da Virey. Nelle sue dissertazioni egli dimostra che Asclepiadoto, un<br />

generale di Mitridate, riprodusse chimicamente le deleterie esalazioni della grotta sacra.<br />

Questi vapori, come quelli di Cuma, facevano cadere la Pitonessa in uno stato di estasi<br />

profetica.<br />

Gli Egiziani usavano archi, spade a due tagli e daghe, giavellotti, spiedi e picche. Le<br />

truppe leggere erano armate con dardi e fionde; i conduttori di carri si servivano di mazze e<br />

di asce; nelle operazioni di assedio avevano raggiunto la perfezione. “Gli assalitori”, dice<br />

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