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ISIDE SVELATA

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cronologia della Scrittura ebraica — tuttavia, poiché sono già trascorsi circa 4500 anni da<br />

quando e cominciata la quarta età del mondo, o Kali-Yug, abbiamo qui la prova che uno<br />

dei maggiori orientalisti che siano mai vissuti — e per di più un cristiano, non un teosofo<br />

— credeva che Manu fosse di mille anni più antico di Mosè. Evidentemente l’una delle<br />

due: o la storia indiana deve essere rimodellata perla “Presbyterian Banner”, o gli scrittori<br />

di questo foglio devono studiare la letteratura indiana prima di criticare ancora una voltai<br />

teosofi.<br />

Ma, a parte le opinioni private di questo reverendo signore, le cui idee poco ci<br />

interessano, troviamo anche nella New American Cyclopaedia una decisa tendenza a<br />

discutere l’antichità e l’importanza della letteratura indù. Le Leggi di Manu, dice uno degli<br />

scrittori, “non risalgono a prima del terzo secolo a. C”. Questa espressione è molto<br />

elastica.. Se per Leggi di Manu Io scrittore intende il compendio di queste leggi, compilato<br />

e arrangiato dai brahmani posteriori per servire come autorità ai loro ambiziosi progetti, e<br />

con l’idea di crearsi una regola di dominio, in questo senso può avere ragione, sebbene noi<br />

siamo pronti a discutere anche su ciò. In ogni caso è inesatto considerare questo<br />

compendio come l’insieme genuino delle antiche leggi codificate da Manu come lo sarebbe<br />

affermare che la Bibbia ebraica non risale a prima del decimo secolo della nostra era<br />

perché non abbiamo manoscritti ebraici più antichi di questa epoca, o che l’Iliade di<br />

Omero non era conosciuta e non era stata scritta anteriormente al primo manoscritto<br />

autentico giunto a noi. Non vi sono manoscritti sanscriti in possesso di studiosi europei<br />

molto più antichi di quattro o cinque secoli, (20) cosa che non impedisce minimamente loro<br />

di assegnare ai Veda un’antichità di quattro o cinquemila anni. Vi sono i più forti<br />

argomenti possibili in favore della grande antichità dei Libri di Manu, e, senza darci la<br />

pena di citare le opinioni dei vari studiosi, nemmeno due dei quali sono d’accordo,<br />

continueremo a esporre la nostra per lo meno per quel che riguarda l’arbitraria<br />

affermazione della Cyclopaedia.<br />

Se, come Jacolliot dimostra, testi alla mano, il Codice di Giustiniano fu copiato dalle<br />

Leggi di Manu, dobbiamo anzitutto accertare l’età del primo, non come codice scritto e<br />

perfetto, ma nelle sue origini. E non crediamo che la risposta sia difficile.<br />

Secondo Varrone, Roma fu costruita nel 3961 del periodo giuliano (754 a. C.). La<br />

legge romana, quale fu compilata per ordine di Giustiniano e conosciuta come Corpus iuris<br />

civilis, non era un codice, a quanto ci dicono, ma un digesto dei costumi della legislazione<br />

di molti secoli. Sebbene oggi non si sappia nulla delle autorità originarie, la principale<br />

fonte da cui fu derivato il ius scriptum, o legge scritta, fu il ius non scriptum, ossia la legge<br />

fondata sul costume. Ed e proprio su questa legge del costume che noi fondiamo i nostri<br />

argomenti. Inoltre, la legge delle dodici tavole venne compilata circa il 300 ab urbe<br />

condita, e, per quel che riguarda la legge privata, lo fu su fonti ancora più antiche. Quindi,<br />

se queste più antiche fonti concordano così bene con le Leggi di Manu, che i brahmani<br />

sostengono codificate nel Kritayug, epoca anteriore all’attuale Kali-yug, dobbiamo<br />

supporre che questa fonte delle “Dodici tavole”, come legge di costume e tradizione, sia di<br />

almeno qualche centinaio di anni più antica dei suoi copisti. Solo questo ci fa retrocedere a<br />

oltre 1000 anni a. C.<br />

Il Manava Dharma Sastra, che comprende tutto il sistema della Cosmogonia indù, e<br />

riconosciuto molto vicino ai Veda per antichità, e perfino Colebrooke assegna a questi<br />

ultimi il quindicesimo secolo a. C. Ma qual e l’etimologia del nome Manava Dharma<br />

(20) Vedi Max Müller, Lecture on the Vedas.<br />

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