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ISIDE SVELATA

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la chiesa parrocchiale, e il sacrestano è stato costretto più di una volta a inseguirla e<br />

riportarla a casa. (53) Dopo di che comincia una serie di miracoli: guarigioni, profezie,<br />

lettere che cadono dall’alto e non so che altro. Questi “miracoli” sono implicitamente<br />

accettati da milioni di cattolici, molti dei quali appartenenti alle classi più intelligenti e più<br />

colte. Perché, allora, non credere alle testimonianze dello stesso preciso carattere di quelle<br />

date di fenomeni moderni, che ci offrono gli storici più accreditati e stimati, a esempio Tito<br />

Livio? “Giunone, vorresti abbandonare le mura di Veio e cambiare la tua sede con quella<br />

di Roma?” chiede alla dea un soldato romano dopo la conquista di quella città. Giunone<br />

accetta e, chinando la testa in segno di consenso, la sua statua risponde: “Sì, lo voglio”. Per<br />

di più l’immagine, quando viene trasportata sembra immediatamente “avere perso il suo<br />

enorme peso”, aggiunge lo storico, ed è come se seguisse chi la porta piuttosto che esserne<br />

portata. (54)<br />

Con una naiveté e una fede che confinano con il sublime, des Mousseaux si abbandona<br />

coraggiosamente al pericoloso parallelo e ci offre una quantità di esempi di miracoli<br />

cristiani e “pagani” dello stesso genere. Presenta un elenco di queste statue ambulanti di<br />

Santi e Madonne che perdono il loro peso e camminano come donne e uomini vivi, e ce ne<br />

dà impeccabili prove tratte da autori classici che descrivono i loro miracoli. (55) Non ha che<br />

un pensiero, un ansioso desiderio che tutto sovrasta: dimostrare ai suoi lettori che la magia<br />

esiste e che il cristianesimo trionfa su di essa. Non che i miracoli di esso siano più<br />

numerosi o più straordinari e suggestivi di quelli dei pagani. No affatto; e quanto ai fatti e<br />

alle prove egli è un buono storico. Ma i suoi argomenti e le sue riflessioni sono impagabili:<br />

un tipo di miracoli è prodotto da Dio, l’altro dal Diavolo; egli abbassa la Divinità<br />

ponendoLa a faccia a faccia con Satana, e permette all’arcinemico di battere il Creatore di<br />

parecchie lunghezze. Non una sola parola di prove solide ed evidenti per mostrare la<br />

sostanziale differenza fra i due tipi di meraviglie.<br />

E se chiediamo la ragione per cui egli vede da una parte la mano di Dio e dall’altra le<br />

corna e gli artigli del Diavolo? Ascoltate la risposta: “La Santa Chiesa Romana Cattolica e<br />

Apostolica dichiara che i miracoli operati dai suoi fedeli figli sono prodotti dalla volontà<br />

divina, e gli altri sono opera degli spiriti infernali”. Benissimo, ma su quali basi? Ci viene<br />

mostrato un elenco senza fine di scritti sacri, di santi che lottarono per tutta la vita contro il<br />

maligno, e di padri la cui parola e la cui autorità sono accettate come. “parola di Dio” dalla<br />

stessa Chiesa. “I vostri idoli, le vostre statue consacrate sono le abitazioni dei demoni”,<br />

esclama san Cipriano. “Sì, sono questi spiriti quelli che ispirano le vostre divinità, che<br />

animano le viscere delle vostre vittime, che dirigono il volo degli uccelli e che, mischiando<br />

continuamente il falso con la verità, dànno oracoli... e operano prodigi mirando a portarvi<br />

irresistibilmente alla loro adorazione”. (56)<br />

Il fanatismo religioso, il fanatismo scientifico e qualsiasi altro fanatismo divengono<br />

una forma di mentalità e non possono che accecare i nostri sensi. E sempre inutile discutere<br />

con un fanatico. E qui non possiamo fare a meno di ammirare ancora una volta la profonda<br />

conoscenza della natura umana che dettò a Sergeant Cox le seguenti parole nello stesso<br />

discorso a cui abbiamo già alluso: “Non vi è errore più fatale di quello di credere che la<br />

verità prevalga per forza sua propria e che basti vederla per accoglierla. In realtà il<br />

desiderio di una effettiva verità esiste solo in pochissime menti e la capacità di distinguerla<br />

(53) Leggere qualsiasi giornale dell’estate-autunno 1876.<br />

(54) Tito Livio, V, dec. 1; Valerio Massimo, I, cap. 7.<br />

(55) Vedi Les Hauts Phénomènes de la Magie; La Magie au XIXme Siècle; Dieu et les Dieux, ecc.<br />

(56) De idolorum vanitate, lib. I, pag. 452.<br />

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