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ISIDE SVELATA

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iceviamo insegnamenti e precetti altamente filosofici, opere poetiche e orazioni ispirate,<br />

brani musicali e pitture del tutto degne della reputazione di coloro che se ne pretendono gli<br />

autori. Le loro profezie spesso si avverano e i loro consigli morali sono spesso benefici,<br />

sebbene più rari. Chi sono questi spiriti, che cosa sono questi poteri o intelligenze che<br />

evidentemente si trovano fuori del medium stesso e costituiscono delle entità per sé?<br />

Queste intelligenze meritano tale nome, e differiscono come il giorno dalla notte dai<br />

fantasmi e dai folletti che si aggirano attorno ai gabinetti per le manifestazioni fisiche.<br />

Dobbiamo confessare che la situazione ci appare molto seria. Il controllo che questi<br />

“spiriti” senza principi e menzogneri hanno sui medium, diviene sempre più generale; e i<br />

perniciosi effetti di un apparente diabolismo si moltiplicano ogni giorno. Alcuni dei<br />

migliori medium abbandonano la pubblica tribuna sottraendosi a questa influenza; e il<br />

movimento si volge verso la chiesa. Ci arrischiamo a predire che, se gli spiritisti non si<br />

applicheranno allo studio dell’antica filosofia così da imparare a distinguere gli spiriti gli<br />

uni dagli altri e a difendersi dalle loro specie più basse,. fra meno di venticinque anni essi<br />

si rifugeranno nella Chiesa Romana per fuggire a queste “guide” e a questi “controlli” che<br />

per tanto tempo sono stati loro cari. Già appaiono i segni di questa catastrofe. A un recente<br />

convegno, a Filadelfia, è stato seriamente proposto di organizzare una setta di spiritisti<br />

cristiani. Questo perché, essendosi ritirati dalla chiesa senza nulla apprendere sulla<br />

filosofia dei fenomeni o sulla natura dei loro spiriti, si sentono trasportati sul mare<br />

dell’incertezza come una nave senza bussola né timone. Non possono sfuggire al dilemma:<br />

devono scegliere tra Porfirio e Pio IX.<br />

Mentre uomini di vera scienza, come Wallace, Crookes, Wagner, Butlerof, Varley,<br />

Buchanan, Hare, Reichenbach, Thury, Perty, de Morgan, Hoffmann, Goldschmidt, W.<br />

Gregory, Flammarion, Sergeant Cox e molti altri credono fermamente nei fenomeni<br />

correnti, molti di essi respingono la teoria degli spiriti dei defunti. Di conseguenza sembra<br />

logico pensare che, se la “Katie King” di Londra, l’unico qualche cosa materializzato che<br />

il pubblico è costretto più o meno ad accettare per rispetto alla scienza, non è lo spirito di<br />

una ex-mortale, deve essere allora l’ombra astrale solidificata di qualche fantasma<br />

rosacrociano — fantasie della superstizione — o di qualche ancora ignota forza di natura.<br />

Comunque, che sia “uno spirito benigno o un demone infernale”, ha poca importanza;<br />

perché, se venisse provato che il suo organismo non è materia solida, allora dovrebbe<br />

essere uno “spirito”, un’apparizione, un soffio. E un’intelligenza che agisce fuori del nostro<br />

organismo e quindi deve appartenere a una qualche razza di esseri sia pure invisibili. Ma di<br />

che si tratta? Che cosa è questo qualche cosa che pensa e perfino parla ma non è tuttavia<br />

umano? Che è impalpabile e tuttavia non è uno spirito disincarnato? Che simula affetto,<br />

passione, rimorso, paura, gioia, pur non sentendo nulla? Che cosa è questa creatura ipocrita<br />

che si diverte a ingannare l’investigatore sincero e si fa beffe dei più sacri sentimenti<br />

umani? Perché, se non la Katie King di Crookes, altre creature simili hanno fatto tutto<br />

questo. Chi può scandagliare il mistero? Solo il vero psicologo. E dove potrà egli andare a<br />

cercare i suoi libri di testo se non sui trascurati scaffali delle biblioteche in cui le opere dei<br />

disprezzati ermetisti e teurghi stanno raccogliendo la polvere da tanti anni?<br />

Henry More, onorato platonico inglese, dice, in risposta a un attacco portato ai<br />

credenti nei fenomeni spirituali e magici, da uno scettico del suo tempo, di nome<br />

Webster:(16) “Quanto all’opinione propria della maggior parte dei teologi riformati, che<br />

( 16)<br />

“Lettera a J. Glanvil, cappellano del re e membro della Società Reale”. Glanvil è l’autore di una celebre<br />

opera sulle apparizioni e la demonologia intitolata Sadducismus Triumphatus, o completa e chiara prova<br />

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