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ISIDE SVELATA

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Le unanimi testimonianze umane sono considerate come una prova irrefutabile di<br />

verità; e su che altro la testimonianza è stata mai più unanime di quella che per migliaia di<br />

anni, tra popoli civili e barbari, vi è sempre stata una decisa e incrollabile credenza nella<br />

magia? La magia implica una contraddizione alle leggi della natura solo nelle menti degli<br />

ignoranti; e se tale ignoranza deve essere deplorata nei popoli antichi e non istruiti, perché<br />

le nostre classi civili e altamente istruite di ferventi cristiani non dovrebbero deplorarla in<br />

se stesse? I misteri della religione cristiana non hanno resistito a un esame approfondito più<br />

dei miracoli biblici. Solo la magia, nel vero senso della parola, offre una chiave per<br />

spiegare le meraviglie della bacchetta di Aronne e dei fatti dei magi del faraone che si<br />

opponevano a Mosè; e lo fa senza infirmare la generale veridicità degli autori dell’Esodo,<br />

né chieder di più per i profeti di Israele che per gli altri, né ammettere la possibilità di un<br />

solo caso in cui un “miracolo” avvenga in contraddizione con le leggi della natura. Fra i<br />

vari “miracoli” possiamo scegliere, per la nostra esemplificazione, quello del “fiume che si<br />

muta in sangue”. Il testo dice: “Prendi la tua bacchetta e stendi la mano (con la bacchetta)<br />

sulle acque, sui fiumi ecc... affinché essi diventino sangue”.<br />

Non esitiamo a dire di aver visto più volte la stessa cosa su piccola scala, perché in questi<br />

casi gli esperimenti non sono stati applicati a un fiume. Dai tempi di Van Helmont, il<br />

quale, nel diciassettesimo secolo, nonostante il ridicolo a cui si esponeva, volle dare la vera<br />

spiegazione della cosiddetta produzione di anguille, rane e infusori di vario genere, fino<br />

agli esempi di generazione spontanea del nostro secolo, è stato riconosciuto che questo<br />

accelerato sviluppo di germi è possibile senza ricorrere all’aiuto del miracolo in<br />

contraddizione alle leggi naturali. Gli esperimenti di Pasteur e di Spallanzani e le<br />

controversie fra i panspermisti e gli eterogenisti discepoli di Buffon, fra i quali Needham<br />

— hanno richiamato troppo a lungo la pubblica attenzione per permetterci di dubitare che<br />

degli esseri possano essere chiamati all’esistenza dovunque vi siano aria e condizioni di<br />

umidità e di temperatura favorevoli. Le relazioni delle riunioni ufficiali dell’Accademia<br />

delle Scienze di Parigi (49) contengono resoconti di frequenti apparizioni di cadute di neve e<br />

di pioggia rosso sangue. Tali macchie rosse vennero chiamate lepra vestuum, e non erano<br />

altro che questi infusori di lichene. Essi furono osservati per la prima volta nel 786 e nel<br />

959, nei quali anni avvennero grandi calamità. Se questi zoocarpi fossero piante o animali<br />

è fino a oggi incerto, e nessun naturalista si arrischierebbe a sostenere con certezza a quale<br />

settore del regno organico della natura essi appartengano. I chimici moderni non possono<br />

negare, non più, che lo sviluppo di tali germi possa essere accelerato, in un elemento<br />

congeniale, in uno spazio di tempo incredibilmente breve. Se la chimica ha, da un lato,<br />

trovato il modo di privare l’aria dei germi che fluttuano in essa, e, in condizioni opposte,<br />

può sviluppare questi organismi o permettere che si sviluppino, perché i magi dell’Egitto<br />

non avrebbero potuto fare altrettanto “con i loro incanti?” E molto più facile immaginare<br />

che Mosè, il quale, sull’autorità di Manetone, era stato un sacerdote egiziano e aveva<br />

imparato tutti i segreti della terra di Chemia, producesse “miracoli” secondo la legge<br />

naturale, che non che Dio stesso violasse l’ordine stabilito dei Suo universo. Ripetiamo di<br />

aver visto la trasformazione di acqua in sangue per opera di adepti orientali. Questo può<br />

essere fatto in due modi: nel primo caso lo sperimentatore impiegava una verga magnetica<br />

fortemente elettrizzata passandola sopra una data quantità di acqua in una bacinella<br />

metallica secondo processi prescritti che noi non abbiamo il diritto di descrivere adesso per<br />

esteso; l’acqua produsse, in una decina di ore, una sorta di schiuma rossastra che, dopo due<br />

(49) Vedi “Revue Encyclopédique”, voll. XXXIII, pag. 676 e XXXIV, pag. 395.<br />

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