05.12.2014 Views

ISIDE SVELATA

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Se non vi fosse una vista interiore o intuizione, gli Ebrei non avrebbero mai avuto la<br />

loro Bibbia né i cristiani il loro Gesù. Quello che Mosè e Gesù diedero al mondo fu il<br />

frutto della loro intuizione o illuminazione. Quello che i loro successivi seguaci e maestri<br />

cercarono di far capire al mondo fu un travisamento dogmatico e troppo spesso una<br />

bestemmia.<br />

Accettare la Bibbia come una “rivelazione” e stabilire il proprio credo su di una<br />

traduzione letterale di essa, è peggio di un’assurdità: è una bestemmia contro la divina<br />

maestà dell’”Invisibile”. Se dovessimo giudicare della Divinità e del mondo degli spiriti<br />

sulla base degli interpreti umani, oggi che la filologia procede con passi da gigante nel<br />

campo delle religioni comparate, la credenza in Dio e nell’immortalità dell’anima non<br />

resisterebbe agli attacchi della ragione nemmeno per un secolo. Quello che sostiene la fede<br />

dell’uomo in Dio e in una vita spirituale a venire è l’intuizione, questo divino prodotto del<br />

nostro io intimo, che sfida le fandonie del clero cattolico e dei suoi ridicoli idoli, le mille e<br />

una cerimonie del Brahmano e dei suoi idoli, e le geremiadi del predicatore protestante e<br />

del suo desolato e arido credo, senza idoli, ma con un illimitato inferno di dannazione al<br />

suo estremo. Se non fosse per questa intuizione, immortale ma spesso incerta perché così<br />

ostacolata dalla materia, la vita umana sarebbe una parodia e l’umanità una frode. Questo<br />

non sradicabile sentimento della presenza di qualcuno fuori e dentro noi stessi è tale che<br />

nessuna contraddizione dogmatica né alcuna forma di culto esterno può distruggere<br />

nell’umanità, qualunque cosa facciano gli scienziati e il clero. Mosso da queste idee<br />

dell’infinità e dell’impersonalità della Divinità, Gautama-Buddha, il Cristo indù, esclamò:<br />

“Come i quattro fiumi che si versano nel Gange perdono il loro nome appena mischiano le<br />

proprie acque con quelle del fiume sacro, così tutti quelli che credono nel Buddha cessano<br />

di essere brahmani, kshatriya, vaisya e sûdra”.<br />

L’Antico Testamento fu compilato e sistemato secondo la tradizione orale; le masse<br />

non seppero mai il suo vero significato, perché Mosè ebbe l’ordine di rivelare le sue “verità<br />

nascoste” solo ai settanta anziani su cui il Signore aveva posto lo spirito che era sul<br />

legislatore. Maimonide, la cui autorità e la cui conoscenza della storia sacra non possono<br />

essere respinte, dice: “Chiunque riesca a scoprire il vero significato del libro della Genesi<br />

dovrà stare attento a non divulgarlo... Se una persona scoprirà da sola o con l’aiuto di un<br />

altro il suo vero significato, dovrà rimanere in silenzio, o, se ne parla, dovrà parlarne<br />

oscuramente e in modo enigmatico”.<br />

Questa confessione che ciò che è scritto nel Libro sacro è solo un’allegoria, fu fatta da<br />

altre autorità ebraiche oltre che da Maimonide; perché vediamo Giuseppe affermare che<br />

Mosè “filosofò” (parlò per enigmi in figure allegoriche) quando scrisse il Genesi. Così la<br />

scienza moderna, trascurando di decifrare il vero senso della Bibbia e lasciando che l’intera<br />

cristianità continui a credere nella lettera morta della teologia ebraica, si mette tacitamente<br />

dalla parte del clero fanatico. Essa non ha il diritto di mettere in ridicolo i documenti di un<br />

popolo che mai li scrisse con l’idea che avrebbero ricevuto una così strana interpretazione<br />

da parte di una religione nemica. Il fatto che i suoi più sacri testi siano stati volti contro di<br />

lui e che le ossa dei morti abbiano offuscato lo spirito di verità è uno dei più tristi caratteri<br />

del cristianesimo.<br />

“Gli dèi esistono”, dice Epicuro, “ma non sono quello che la plebaglia, o il popolo<br />

crede che siano”. E tuttavia Epicuro, giudicato come sempre dai critici superficiali, è<br />

considerato e classificato come materialista.<br />

Ma né la grande Causa Prima né la sua emanazione — l’immortale spirito umano —<br />

sono rimaste “senza testimoni”. Il mesmerismo e lo spiritismo moderno sono lì ad attestare<br />

373

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!