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ISIDE SVELATA

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essere il medico di se stesso, le sue sottili sofisticherie lo conducono troppo spesso alla<br />

propria distruzione.<br />

Niente è più dimostrabile dell’affermazione che il perfezionamento della materia è<br />

raggiunto a spese dell’istinto. Lo zoofito attaccato alla roccia sottomarina, aprendo la<br />

bocca per attrarre il cibo che fluttua nelle acque, mostra, in proporzione con la sua struttura<br />

fisica, più istinto della balena. La formica, con le sue meravigliose facoltà architettoniche,<br />

sociali e politiche è indicibilmente più in alto nella scala che non l’accorta tigre reale in<br />

agguato. “Lo studioso della natura”, esclama du Bois-Raymond, “deve considerare con<br />

reverenza e meraviglia quella microscopica molecola di sostanza nervosa che è la sede<br />

della laboriosa, costruttiva, ordinata, leale e intrepida anima della formica”.<br />

Come ogni altra cosa che ha la sua origine nei misteri psicologici, l’istinto è stato<br />

troppo a lungo trascurato nel dominio della scienza. “Noi vediamo ciò che ha indicato la<br />

via all’uomo per trovare sollievo dai suoi malanni fisici”, dice Ippocrate. “È l’istinto delle<br />

razze primitive, quando la fredda ragione non aveva ancora oscurato l’intima visione<br />

dell’uomo... I suoi suggerimenti non devono mai essere sdegnati, perché solo all’istinto<br />

dobbiamo i nostri primi farmaci”. (12) Conoscenza immediata e infallibile di una mente<br />

onnisciente, l’istinto è in tutto dissimile dalla limitata ragione, e, nel progredire a tentoni di<br />

questa, la natura divina dell’uomo è spesso totalmente inabissata, ogni volta che egli<br />

chiude fuori di sé la divina luce dell’intuizione. La ragione striscia, l’intuizione vola; l’una<br />

è il potere dell’uomo, l’altra la prescienza della donna.<br />

Plotino, discepolo del grande Ammonio Sacca, principale fondatore della scuola<br />

neoplatonica, insegna che la conoscenza umana ha tre gradi ascendenti: l’opinione, la<br />

scienza e l’illuminazione. E lo spiegò dicendo che “il mezzo e lo strumento dell’opinione è<br />

il senso, o percezione; quello della scienza è la dialettica; quello dell’illuminazione è<br />

l’intuizione (o istinto divino). La ragione è subordinata a quest’ultima, che è conoscenza<br />

assoluta, fondata sull’identificazione della mente con l’oggetto conosciuto”.<br />

La preghiera apre la vista spirituale dell’uomo perché la preghiera è desiderio e il<br />

desiderio sviluppa la VOLONTÀ; le emanazioni magnetiche che procedono dal corpo a<br />

ogni sforzo, mentale o fisico, producono l’automagnetizzazione e l’estasi. Plotino<br />

raccomandava la solitudine per la preghiera come il mezzo più efficiente per ottenere<br />

quello che si chiede; e Platone esortava coloro che pregano a “rimanere silenziosi in<br />

presenza degli esseri divini, finché essi tolgano la nube dagli occhi e permettano di vedere<br />

con la luce che emana da noi stessi”. Apollonio si isolava sempre dagli altri durante la<br />

“conversazione” che teneva con Dio, e ogni volta che sentiva la necessità della<br />

contemplazione divina e della preghiera, si avvolgeva, testa e tutto, nel drappeggio del suo<br />

bianco mantello di lana. “Quando preghi entra nella tua stanzetta e, dopo averne chiuso la<br />

porta, prega il Padre in segreto”, dice il Nazzareno discepolo degli Esseni.<br />

Ogni essere umano è nato con un rudimento del senso interno chiamato intuizione il<br />

quale può essere sviluppato in ciò che gli Scozzesi chiamano “seconda vista”. Tutti i<br />

grandi filosofi che, come Plotino, Porfirio e Giamblico, impiegarono questa facoltà,<br />

insegnarono la dottrina. “Vi è una facoltà della mente umana”, scrive Giamblico, “che è<br />

superiore a tutto ciò che nasce o è generato: Grazie a essa siamo capaci di raggiungere<br />

l’unione con le intelligenze superiori, di essere trasportati oltre le scene di questo mondo e<br />

di partecipare alla vita superiore e ai particolari poteri dei celesti”.<br />

(12) Vedi Cabanis, Histoire de la Médecine.<br />

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