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ISIDE SVELATA

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Platone e dei suoi discepoli è adesso considerato come un traboccare di falsa filosofia e un<br />

fallimento. I metodi scientifici si sono rovesciati. La testimonianza degli antichi, che erano<br />

più vicini alla verità perché erano più vicini allo spirito della natura — l’unico aspetto sotto<br />

il quale la Divinità si lascia vedere e capire — e le loro dimostrazioni, vengono respinte.<br />

Le loro speculazioni, . se dobbiamo credere ai pensatori moderni, sono solo espressioni<br />

della ridondanza del pensiero non sistematico di uomini ignari del metodo scientifico del<br />

nostro secolo. Essi fondavano scioccamente quel poco di fisiologia che conoscevano su di<br />

una psicologia ben dimostrata, mentre gli studiosi di oggi fondano la psicologia — di cui si<br />

confessano completamente ignoranti — sulla fisiologia; che è tuttavia per loro un libro<br />

chiuso e non ha ancora un suo proprio metodo, come riconosce Fournié. Quanto all’ultima<br />

obiezione nel ragionamento di Macaulay, essa ha avuto una risposta da Ippocrate molti<br />

secoli fa: “Tutte le conoscenze, tutte le arti devono essere trovate nella natura”, egli dice;<br />

“se la interroghiamo appropriatamente essa ci rivelerà le verità pertinenti a ognuna di esse<br />

e a noi stessi. Che cosa è la natura operante se non la divinità stessa che manifesta la sua<br />

presenza? Come dobbiamo interrogarla e come essa ci risponde? Dobbiamo procedere con<br />

fede, con la ferma sicurezza di scoprire infine l’intera verità; e la natura ci farà conoscere la<br />

sua risposta mediante un senso intimo che, con l’aiuto della nostra conoscenza di una certa<br />

arte o scienza, ci rivela la verità così chiaramente che ogni dubbio ulteriore diviene<br />

impossibile”. (7)<br />

Definizione dell’istinto e della ragione<br />

Così, nel nostro caso, l’istinto dell’Indiano Piedenero di Macaulay è più credibile della<br />

ragione più istruita e sviluppata perché riguarda il senso intimo , dell’uomo, che lo assicura<br />

della sua immortalità. L’istinto è il dono universale della natura conferito dallo Spirito<br />

della Divinità stessa; la ragione è il lento sviluppo della nostra costituzione fisica,<br />

l’evoluzione del nostro cervello materiale adulto. Come divina scintilla, l’istinto si<br />

nasconde nel centro nervoso dell’ascidia e si manifesta nel primo stadio di azione del suo<br />

sistema nervoso come ciò che il fisiologo chiama azione riflessa. Esso esiste nelle più<br />

basse classi degli animali acefali come in quelli che hanno delle teste distinte; esso cresce e<br />

si sviluppa secondo la legge della doppia evoluzione, fisicamente e spiritualmente; ed<br />

entrando nel suo stadio cosciente di sviluppo e di progresso nelle specie cefaliche già<br />

dotate di sensorialità e di gangli simmetricamente disposti, questa azione riflessa, sia che<br />

gli scienziati la chiamino automatica, come nelle specie inferiori, o istintiva, come negli<br />

organismi più complessi che agiscono sotto la guida del sensorio e dello stimolo che<br />

proviene da una sensazione distinta, è sempre un’unica e stessa cosa. Questo istinto degli<br />

animali, che agisce dal momento della loro nascita sempre nei limiti loro prescritti dalla<br />

natura, e che fa loro sapere come devono preservarsi senza sbagliare, salvo accidenti che<br />

provengono da un istinto più alto del loro, questo istinto, diciamo, può, per l’esattezza,<br />

essere definito automatico; ma deve avere, nell’animale che lo possiede o fuori di esso,<br />

l’intelligenza di qualche cosa o di qualcuno che lo guida.<br />

Questa credenza, invece di contrastare con la dottrina dell’evoluzione e del graduale<br />

sviluppo, sostenuta da eminenti studiosi dei nostri giorni, la semplifica e la completa. Essa<br />

può facilmente dispensarci dal supporre una speciale creazione per ogni specie; perché,<br />

laddove il primo posto viene assegnato allo spirito senza forma, la forma e la sostanza<br />

materiale sono di importanza secondaria. Ogni specie perfezionata nell’evoluzione fisica<br />

(7) Cabanis, Histoire de la Médecine.<br />

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