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ISIDE SVELATA

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dell’epoca persero la vita per opera di criminali, senza che lui o altri commentatori siano<br />

stati capaci di spiegare la misteriosa causa di questa mania omicida.<br />

Se insistiamo a chiedere una spiegazione a questi signori, che, come filosofi, hanno il<br />

dovere di darci, ci sentiamo rispondere che è molto più scientifico considerare queste<br />

epidemie “agitazioni mentali”, “... tempo di agitazione politica (1830)”, “... imitazioni<br />

impulsive”, “... opere di giovani eccitabili e sfaccendati” e di “ragazze isteriche” che non<br />

cercare assurdamente la conferma di tradizioni superstiziose in una ipotetica luce astrale.<br />

Ci sembra che, se per qualche provvidenziale fatalità, l’isteria dovesse scomparire<br />

totalmente dal sistema umano, il corpo medico si troverebbe del tutto privo di spiegazioni<br />

per una vasta classe di fenomeni oggi convenientemente classificati sotto il titolo di<br />

“sintomi normali di certe condizioni patologiche dei centri nervosi”. L’isteria è stata fino a<br />

oggi l’ancora di salvezza dei patologi scettici. Una sudicia ragazza di campagna si mette<br />

improvvisamente a parlare correntemente diverse lingue straniere a lei ignote e a scrivere<br />

poesie? “Isteria!” Un medium viene levitato in piena vista di una dozzina di testimoni e<br />

fatto uscire da una finestra del terzo piano per rientrare da un’altra? “Disturbi dei centri<br />

nervosi, seguiti da un’illusione isterica collettiva”. (42) Un terrier scozzese chiuso nella<br />

stanza durante una manifestazione è lanciato da un capo all’altro da una mano invisibile, fa<br />

a pezzi, nel suo salto mortale, un candeliere sotto il soffitto alto diciotto piedi e cade<br />

morto? (43) “Allucinazione canina”.<br />

“La vera scienza non ha credenze”, dice il dott. Fenwick nella Strange Story (Strano<br />

racconto) di Bulwer-Lytton; “la vera scienza conosce solo tre stati mentali: la negazione, la<br />

convinzione e il vasto intervallo fra le due, che non è credenza ma sospensione di<br />

giudizio”. Tale forse era la scienza al tempo del dott. Fenwick. Ma la vera scienza dei<br />

nostri tempi procede diversamente; o nega recisamente senza alcuna investigazione<br />

preliminare, o si siede nell’intervallo fra la negazione e la convinzione e, dizionario alla<br />

mano, inventa un nuovo appellativo grecolatino per non esistenti tipi di isteria.<br />

Quante volte chiaroveggenti potenti e adepti nel mesmerismo hanno descritto<br />

epidemie e manifestazioni fisiche (sebbene invisibili per gli altri) che la scienza attribuisce<br />

a epilessia, a disordini ematonervosi o magari di origine somatica, mentre essi li vedevano<br />

chiaramente nella luce astrale! Essi affermano che le “onde elettriche” erano in violenta<br />

perturbazione e che essi vedevano una relazione diretta tra questo disturbo eterico e<br />

l’epidemia mentale o fisica che infuriava. Ma la scienza non li ha ascoltati ed è andata<br />

avanti col suo lavoro enciclopedico di coniare nuovi nomi per cose vecchie.<br />

“La storia”, dice Du Potet, il principe dei mesmeristi francesi, “ricorda fin troppo bene<br />

la stregoneria. Questi fatti furono fin troppo reali e provocarono fin troppo facilmente<br />

terribili misfatti e mostruosi abusi!... Ma come ho trovato questa arte? Dove la ho<br />

imparata? Nei miei pensieri? No, la natura stessa me ne ha svelato il segreto. E come?<br />

Riproducendo dinanzi ai miei occhi, senza aspettare che li cercassi, fatti innegabili di<br />

stregoneria e di magia... Che cosa è, in definitiva, il sonno sonnambolico? Un risultato<br />

della potenza della magia. E che cosa determina quelle attrazioni, quegli impulsi<br />

improvvisi, quelle infurianti epidemie, rabbie, antipatie, crisi, quelle convulsioni che si<br />

possono rendere durature?... Che cosa le determina se non il principio stesso che noi<br />

impieghiamo, l’agente così perfettamente conosciuto dagli antichi? Ciò che chiamiamo<br />

(42) Littré, “Revue des Deux Mondes”.<br />

(43) Vedi des Mousseaux, Oeuvres des Démons.<br />

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