05.12.2014 Views

ISIDE SVELATA

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

della simbologia, egli simbolizzava nella sua persona e nei suoi attributi il complesso delle<br />

forze cosmiche. Il mito era meno metafisico e complicato, ma più vero ed eloquente come<br />

espressione della filosofia naturale. Zeus, l’elemento maschile della creazione, con Ctonia<br />

o Vesta (la terra) e Metis (l’acqua), la prima delle Oceanidi (i principi femminili), era<br />

considerato, secondo Porfirio e Proclo, come lo zöön-ek-zöön, il capo degli esseri viventi.<br />

Nella teologia orfica, la più antica di tutte, metafisicamente parlando, egli rappresentò la<br />

potentia e l’actus, la causa non rivelata e il Demiurgo quale emanazione della potenza<br />

invisibile. In questa ultima funzione demiurgica, unitamente ai suoi consorti, troviamo in<br />

lui tutti i più potenti agenti dell’evoluzione. cosmica: l’affinità chimica, l’elettricità<br />

atmosferica, l’attrazione e la repulsione.<br />

Seguendo le sue rappresentazioni di questa qualificazione fisica scopriamo quanto gli<br />

antichi fossero al corrente di tutte le dottrine della scienza fisica nei loro sviluppi moderni.<br />

Più tardi, nelle speculazioni pitagoriche, Zeus divenne la trinità metafisica; la monade<br />

evolve dal suo invisibile Io la causa attiva, l’effetto e la volontà intelligente, e l’insieme<br />

forma la Tetractis. Ancora più tardi troviamo i primi neoplatonici che lasciano da parte la<br />

monade primitiva, data la sua estrema incomprensibilità per l’intelletto umano, e speculano<br />

solo sulla triade demiurgica di questa divinità come visibile e intelligibile nei suoi effetti; e<br />

infine la continuazione metafisica di Plotino, Porfirio, Proclo e altri filosofi che<br />

considerano Zeus come padre, Zeus Poseidon o dynamis, il figlio e potere, e lo spirito o<br />

nous. Questa triade fu anche accettata, come insieme, dalla scuola di Ireneo, nel secondo<br />

secolo; la differenza più sostanziale fra le dottrine dei neoplatonici e quelle dei cristiani<br />

consiste semplicemente nella fusione forzata, da parte di questi ultimi, della monade<br />

incomprensibile con la sua trinità creatrice realizzata.<br />

Sotto il suo aspetto astronomico Zeus-Dioniso ha la sua origine nello zodiaco, l’antico<br />

anno solare. In Libia assunse l’aspetto di un ariete, ed è identico con l’egiziano Amun, che<br />

generò Osiride, il dio toro. Osiride è anche un’emanazione personificata del Padre-Sole, e<br />

lui stesso il Sole nel Toro. Il Padre-Sole è il Sole nell’Ariete. Come quest’ultimo, Giove è<br />

raffigurato da un ariete, e, come Giove-Dioniso o Giove-Osiride, è il toro. Questo animale,<br />

come si sa, è il simbolo del potere creativo; inoltre la Cabala spiega, per mezzo di uno dei<br />

suoi principali maestri, Simon-Ben-Iochai, (17) l’origine di questo strano culto dei tori e<br />

delle vacche: Né Darwin né Huxley — fondatori della dottrina dell’evoluzione e del suo<br />

necessario complemento, la trasformazione delle specie — possono trovare alcunché di<br />

contrario alla razionalizzazione di questo simbolo, eccetto forse un naturale senso di<br />

disagio nell’accorgersi di essere stati preceduti, dagli antichi anche in questa scoperta<br />

moderna. Esporremo altrove la dottrina cabalistica quale era insegnata da Simon<br />

Benlochai.<br />

Può essere facilmente dimostrato che da tempo immemorabile Saturno o Kronos, il cui<br />

anello fu certamente scoperto dagli astrologi caldei, e il cui simbolismo non è una<br />

“coincidenza”, venne considerato il padre di Zeus prima che quest’ultimo divenisse lui<br />

stesso il padre di tutti gli dèi e la più alta divinità. Egli era il Bel o Baal dei Caldei, portato<br />

fra loro in origine dagli Accadi. Rawlinson sostiene che quest’ultimo venne dall’Armenia;<br />

ma se fosse così, come potremmo spiegare il fatto che Bel è solo una personificazione<br />

babilonese del Siva indù, o Bala, il diofuoco, il creatore onnipotente e, in egual tempo, la<br />

Divinità distruttrice, sotto molti aspetti superiore allo stesso Brahma?<br />

(17) N. B. Egli visse nel primo secolo dopo Cristo.<br />

243

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!