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ISIDE SVELATA

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dell’incandescenza del sole e della sua sostanza gassosa. Secondo lui, il riflesso della<br />

fotosfera del sole, passando attraverso gli spazi planetari e stellari, deve aver creato una<br />

grande quantità di elettricità e di magnetismo. L’elettricità, per l’unione delle sue opposte<br />

polarità, sviluppa calore e distribuisce magnetismo a tutte le sostanze capaci di riceverlo. Il<br />

sole, i pianeti, le stelle e le nebulose sono tutti dei magneti ecc.<br />

Se questo coraggioso autore dimostrasse la sua tesi, le generazioni future sarebbero<br />

pochissimo disposte a ridere di Paracelso e della sua luce siderale o astrale, e della sua<br />

dottrina dell’influenza magnetica esercitata dalle stelle e dai pianeti su ogni creatura<br />

vivente, pianta o minerale del nostro globo. Inoltre, se l’ipotesi di Pleasonton viene<br />

stabilita, la gloria trascendente del professor Tyndall resterà piuttosto oscurata. Secondo<br />

l’opinione pubblica il generale muove un terribile attacco al dotto fisico per avere egli<br />

attribuito al sole gli effetti calorifici da lui sperimentati durante un’escursione sulle Alpi, i<br />

quali erano semplicemente dovuti alla sua stessa elettricità vitale. (35)<br />

La luna e le maree<br />

Il prevalere di queste idee scientificamente rivoluzionarie, ci incoraggia a chiedere ai<br />

rappresentanti della scienza se possono spiegare perché le maree seguono la luna nel suo<br />

moto rotatorio. Il fatto è che essi non possono spiegare nemmeno un fenomeno così<br />

familiare, e che non ha misteri nemmeno per i neofiti dell’alchimia e della magia.<br />

Vorremmo anche sapere se essi sono egualmente incapaci di dirci perché i raggi della luna<br />

siano così velenosi e addirittura fatali per certi organismi; perché in certe parti dell’Africa e<br />

dell’India una persona che dorma al chiaro di luna spesso diventi folle; perché le crisi di<br />

certe malattie corrispondono ai cambiamenti lunari; perché i sonnambuli siano<br />

maggiormente influenzati quando la luna è piena; e perché i giardinieri, gli agricoltori e i<br />

boscaioli difendano così tenacemente l’idea che la vegetazione subisce l’influenza lunare.<br />

Molte mimose aprono e chiudono alternatamente i loro petali via via che la luna piena<br />

appare fra le nuvole o vi scompare. E gli Indù di Travancore hanno un proverbio popolare,<br />

ma molto suggestivo, che dice: “Le parole dolci sono migliori delle aspre; il mare è attratto<br />

dalla fredda luna e non dal caldo sole”. Forse l’uomo o gli uomini che lanciarono questo<br />

proverbio nel mondo ne sapevano di più, sulla causa di questa attrazione delle acque da<br />

parte della luna, di quanto noi ne sappiamo. Così, se la scienza non può spiegare la causa di<br />

questa influenza fisica, che cosa può sapere delle influenze morali e occulte che possono<br />

essere esercitate dai corpi celesti sugli uomini e sui loro destini? E perché contraddire<br />

quello che la scienza non può dimostrare falso? Se certi aspetti della luna provocano<br />

risultati tangibili così familiari nell’esperienza degli uomini di ogni tempo, quale violenza<br />

facciamo alla logica supponendo la possibilità che una certa combinazione di influenze<br />

siderali possa essere più o meno potente?<br />

(35) Sembra che, scendendo dal Monte Bianco, Tyndall abbia sofferto intensamente il caldo, sebbene fosse<br />

immerso nella neve fino alle ginocchia. Il professore attribuì questo ai cocenti raggi del sole, ma Pleasonton<br />

sostiene che, se essi fossero stati così intensi come egli descrive, avrebbero sciolto la neve, cosa che non<br />

avvenne; egli conclude che il calore sofferto dal professore proveniva dal suo stesso corpo e fu dovuto<br />

all’azione elettrica della luce solare sui suoi abiti di lana scura, che erano stati elettrizzati positivamente dal<br />

calore del suo corpo. L’etere freddo e asciutto dello spazio planetario e l’atmosfera superiore della terra erano<br />

elettrizzati negativamente e, cadendo sul suo corpo e sui suoi vestiti caldi, elettrizzati positivamente,<br />

svilupparono un ulteriore calore. (vedi The influence of the Blue Ray ecc., pagg. 39, 40, 41 ecc.).<br />

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