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ISIDE SVELATA

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orribile fatto. Il reverendo H.R. Haweis, M.A., autore di Ashes to Ashes (Ceneri alle<br />

ceneri), (37) elenca nella sua opera, scritta in difesa della cremazione, alcuni casi molto<br />

interessanti di sepoltura prematura. A pagina 46 vi è il seguente dialogo:<br />

“Conoscete molti casi di sepoltura prematura?”<br />

“Certo. Non dirò che nei nostri climi temperati siano frequenti, ma avvengono.<br />

Difficilmente si esplora un cimitero senza trovare bare non solo con corpi rivoltati, ma<br />

contenenti scheletri contorti nell’estremo e disperato sforzo per sopravvivere. La posizione<br />

rovesciata potrebbe essere dovuta a qualche scossa della bara, ma non così le contorsioni”.<br />

Dopo di che, egli cita i seguenti casi recenti.<br />

“A Bergerac (Dordogna), nel 1842, un paziente prese un sonnifero... e non si svegliò<br />

più... Lo salassarono, ma non si svegliò. Alla fine lo dichiararono morto e lo seppellirono.<br />

Alcuni giorni dopo, ricordando il narcotico, aprirono la tomba. Il corpo era rivoltato e<br />

contorto”.<br />

“Il “Sunday Times” del 30 dicembre 1838 riferisce che a Tonneins, nella Bassa<br />

Garonna, si stava seppellendo un uomo quando fu udito venire dalla bara un rumore<br />

indistinto; il becchino scappò via senza curarsi di altro. La bara fu ritirata su e aperta. Un<br />

volto irrigidito nel terrore e nella disperazione, il lenzuolo lacerato, le membra contorte<br />

dicevano la triste verità: Troppo tardi”.<br />

“Il “Times” del maggio 1874 racconta che, nell’agosto del 1873, una giovane signora<br />

morì subito dopo il matrimonio... Entro un. anno, il marito contrasse nuove nozze e la<br />

madre della sua prima moglie decise di trasportare la salma della figlia a Marsiglia. Si aprì<br />

la tomba e il corpo della povera donna fu trovato rivolto verso terra, coi capelli scarmigliati<br />

e il sudario a pezzi. (38)<br />

Poiché dovremo riparlare di questo argomento a proposito di alcuni miracoli della<br />

Bibbia, lo lasceremo per ora e torneremo ai fenomeni magici.<br />

Se dovessimo dare una descrizione completa delle varie manifestazioni che avvengono<br />

fra gli adepti dell’India e di altre regioni, dovremmo empire interi volumi, ma sarebbe<br />

inutile e non rimarrebbe spazio per le spiegazioni. Per questo preferiamo scegliere quelle<br />

che trovano dei paralleli nei fenomeni moderni o che sono autenticate da un’inchiesta<br />

legale. Horst ha cercato di dare ai suoi lettori un’idea di certi spiriti persiani, ma non vi è<br />

riuscito; perché la semplice citazione di alcuni di essi è tale da dare le vertigini a chi vi<br />

crede. Vi sono i Deva con le loro particolari esibizioni; i Darwanda coni loro scherzi<br />

tenebrosi; gli Shadim e i Ginni; l’intera vasta legione di spiriti, demoni, folletti ed elfi del<br />

calendario persiano; e, d’altro lato, i Serafini, i Cherubini, gli Ized, gli Amshaspand, le<br />

Sephiroth, i Malachim, gli Elohim degli Ebrei; e, aggiunge Horst, “i milioni di spiriti<br />

astrali ed elementari, gli spiriti intermedi, i fantasmi, gli esseri immaginari di tutte le razze<br />

e di tutti i colori”. (39)<br />

Ma la maggioranza di questi spiriti non hanno nulla a che fare con i fenomeni<br />

coscientemente e deliberatamente prodotti dai maghi orientali. Questi respingono una tale<br />

accusa e lasciano agli stregoni anche l’aiuto degli spiriti elementali e degli elementari.<br />

L’adepto ha un illimitato potere su entrambi, ma raramente se ne vale. Per la produzione di<br />

fenomeni fisici egli chiama gli spiriti della natura come poteri obbedienti, non come<br />

intelligenze.<br />

(37) Ashes to Ashes, Londra, Daldy, Isbister e Co., 1875.<br />

(38) L’autore rimanda tutti coloro che possono dubitare di questi fatti a Gathering from Graveyards, di G.A.<br />

Walker, pagg. 84-193, 194 ecc.<br />

(39) Horst, Zauber Bibliothek, vol. V, pag. 52.<br />

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