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ISIDE SVELATA

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solo considerati rappresentazioni di principi esoterici. Anche Dupuis, dopo avere dedicato<br />

molti anni allo studio del problema, fraintese il circolo simbolico e attribuì la loro religione<br />

solo all’astronomia. Eberhart (Berliner Monatschrift) e molti altri scrittori tedeschi dello<br />

scorso e del presente secolo, trattano la magia con ancor meno cerimonie e pensano che sia<br />

dovuta al mito platonico del Timeo. Ma, senza la conoscenza dei misteri, come era<br />

possibile, per questi uomini e per altri non dotati della sottile intuizione di uno<br />

Champollion, scoprire la metà esoterica che era celata, dietro il velo di Iside, a tutti coloro<br />

che non sono adepti?<br />

Nessuno vorrà mettere in dubbio il merito di Champollion come egittologo. Egli<br />

afferma che tutto dimostra come gli antichi Egiziani fossero profondamente monoteisti.<br />

L’esattezza degli scritti del misterioso Ermete Trismegisto, la cui antichità si addentra nella<br />

notte del tempo, è da lui sostenuta nei loro minimi particolari. Anche Ennemoser dice:<br />

“Erodoto, Talete, Parmenide, Empedocle, Orfeo e Pitagora si recarono in Egitto per<br />

istruirsi nella filosofia naturale e nella teologia”. Là anche Mosè acquistò la sua sapienza, e<br />

Gesù passò i primi anni della sua vita.<br />

Là si riunivano gli studiosi di tutti i paesi prima che Alessandria fosse fondata. “Come<br />

mai”, prosegue Ennemoser, “così poco è stato conosciuto di questi misteri attraverso tanti<br />

secoli e in tempi e popoli così diversi? La risposta è che questo è dovuto all’universale e<br />

rigoroso silenzio degli iniziati. Un’altra causa può essere trovata nella distruzione e totale<br />

perdita di tutti i documenti scritti della conoscenza segreta dell’antichità più remota”. I libri<br />

di Numa, descritti da Tito Livio, che consistevano in trattati sulla filosofia naturale, furono<br />

trovati sulla sua tomba; ma non era permesso conoscerli per tema che rivelassero i più<br />

segreti misteri della religione di Stato. Il senato e i tribuni del popolo decisero che quei<br />

libri dovevano essere bruciati, cosa che fu fatta in pubblico.(34)<br />

La magia era considerata una scienza divina che portava alla partecipazione degli<br />

attributi della Divinità stessa. “Essa svela le operazioni della natura”, dice Filone Giudeo,<br />

“e conduce alla contemplazione dei poteri celesti”. (35) In periodi più tardi il suo abuso e<br />

la sua degenerazione in stregoneria ne fecero un oggetto di universale orrore. Dobbiamo<br />

dunque considerarla quale era solo nel remoto passato, in quelle epoche in cui ogni vera<br />

religione era fondata sulla conoscenza dei poteri occulti della natura. Non fu la classe<br />

sacerdotale dell’antica Persia quella che stabilì la magia, come si crede comunemente, ma i<br />

Magi, che derivano da essa il loro nome. I Mobed, sacerdoti dei Parsi — gli antichi Gheber<br />

— sono chiamati ancor oggi Magoi nel dialetto dei Pehlvi. (36)<br />

La magia apparve nel mondo con le prime razze umane. Cassiano ricorda un trattato,<br />

ben conosciuto nel IV e nel V secolo, che fu attribuito a Cam, figlio di Noè, il quale, a sua<br />

volta, si crede che lo ricevesse da Jared, ossia la quarta generazione di Seth, figlio di<br />

Adamo. (37)<br />

( 34)<br />

Hist. of Magic, vol. I, pag. 9.<br />

( 35)<br />

Filone Giudeo, De specialibus legibus.<br />

( 36)<br />

Zend Avesta, vol. II, pag. 506.<br />

(37) Cassiano, Conferenza, I, 21.<br />

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