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ISIDE SVELATA

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considera così superiore ai suoi maestri in fatto di psicologia, che manderebbe al<br />

manicomio tutti coloro che credono nei “tavoli giranti”.<br />

Sia come sia, la religione degli antichi è la religione del futuro. Fra pochi secoli non<br />

vi saranno più credenze settarie nelle grandi religioni dell’umanità. Il brahmanesimo e il<br />

buddhismo, il cristianesimo e il maomettanismo scompariranno dinanzi al potente impeto<br />

dei fatti. “Io verserò il mio spirito su tutta la carne”, dice il profeta Gioele. “In verità vi<br />

dico... che voi farete opere più grandi di queste”, promette Gesù. Ma questo potrà avvenire<br />

solo quando il mondo tornerà alla grande religione del passato: la conoscenza di quei<br />

maestosi sistemi che precedettero di gran lunga il brahmanesimo e perfino il primitivo<br />

monoteismo degli antichi Caldei. Frattanto dobbiamo ricordare gli effetti diretti del mistero<br />

rivelato, i soli mezzi con cui i saggi sacerdoti dell’antichità potevano imprimere sui sensi<br />

grossolani delle moltitudini l’idea dell’Onnipotenza e della volontà Creatrice della PRIMA<br />

CAUSA, e cioè la divina animazione della materia inerte, l’anima infusa in essa dalla<br />

volontà potenziale dell’uomo, la microcosmica immagine del grande Architetto e il<br />

trasporto di oggetti pesanti attraverso lo spazio e gli ostacoli materiali.<br />

Perché il pio cattolico dovrebbe ritrarsi disgustato, per esempio, dinanzi alle pratiche<br />

“pagane” del Tamil indù? Noi abbiamo assistito al miracolo di San Gennaro nella buona,<br />

vecchia Napoli, e abbiamo visto la stessa cosa a Nârgercoil, in India. Dov’è la differenza?<br />

Il sangue coagulato del santo cattolico viene fatto bollire e fumare nella sua fiala di<br />

cristallo a edificazione dei lazzaroni; e dal suo reliquiario ingioiellato l’idolo del martire<br />

irraggia sorrisi e benedizioni sulla comunità cristiana. Dall’altra parte, una coppa di creta<br />

riempita d’acqua è spinta nel petto aperto del dio Sûran; e, mentre il “padre” cattolico<br />

scuote la sua fiala e produce il suo “miracolo” di sangue, il sacerdote indù configge una<br />

freccia nel petto del dio e produce il suo “miracolo” perché il sangue scaturisce a fiotti e<br />

l’acqua si muta in sangue. Tanto i cristiani quanto gli indù cadono in estasi di fronte a<br />

questi miracoli. Fin qui non vediamo alcuna differenza. Ma può darsi che il pagano abbia<br />

imparato il trucco da san Gennaro?<br />

“Sappi, o Asclepio”, dice Ermete, “che come l’ALTISSIMO è il padre degli dèi celesti,<br />

così l’uomo è l’artigiano degli dèi che risiedono nei templi, e che si dilettano nella società<br />

dei mortali. Fedele alle sue origini e alla sua natura, l’umanità persevera in questa<br />

imitazione dei poteri divini; e se il Padre Creatore ha fatto a Sua immagine gli dèi eterni,<br />

l’uomo, a sua volta, fa a sua immagine i suoi dèi”. “E parli tu delle statue degli dèi, o<br />

Trismegisto”? “In verità sì, Asclepio, e, per quanto grande sia la tua diffidenza, non vedi<br />

che queste statue sono dotate di ragione; che sono animate da un’anima e che possono<br />

operare grandi prodigi? Come possiamo negare l’evidenza, quando vediamo che questi dèi<br />

hanno il dono di predire il futuro, che sono costretti a rivelare per forza degli incanti<br />

magici, attraverso le labbra dei sacerdoti e le loro visioni?... E la meraviglia delle<br />

meraviglie il fatto che l’uomo possa avere inventato e creato gli dèi... In realtà la fede dei<br />

nostri antenati ha sbagliato, e, nella loro presunzione, essi sono caduti nell’errore circa la<br />

precisa essenza degli dèi... ma hanno tuttavia scoperto quest’arte da soli. Incapaci di creare<br />

l’anima e lo spirito, essi evocano le anime degli angeli e dei demoni per introdurle nelle<br />

statue consacrate; e così le fanno presiedere ai loro misteri comunicando agli idoli la loro<br />

propria facoltà di fare il bene e il male”.<br />

Non la sola antichità è piena di prove che le statue e gli idoli degli dèi mostrano talora<br />

intelligenza e capacità di muoversi. In pieno diciannovesimo secolo vediamo i giornali che<br />

raccontano gli strani movimenti della statua della Madonna di Lourdes. Questa graziosa<br />

signora, la Notre Dame francese, fugge spesso nei boschi vicini alla sua residenza usuale,<br />

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