05.12.2014 Views

ISIDE SVELATA

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

nel 1875, leggiamo, con la sua stessa firma, minute e interessantissime descrizioni dello<br />

spirito materializzato Katie King. (6)<br />

È difficile supporre che Crookes sia rimasto per due o tre anni consecutivi sotto<br />

influenza elettro-biologica o allucinazione. Lo “spirito” appariva nella sua stessa casa,<br />

nella sua biblioteca, sotto le prove più rigorose, e fu visto, sentito e udito da centinaia di<br />

persone.<br />

Ma Crookes nega di aver mai preso Katie King per uno spirito disincarnato. Che cosa<br />

era, allora? Se non era la signorina Florence Cook — e la sua parola è per noi una<br />

sufficiente garanzia su questo — non poteva essere che lo spirito di uno che era vissuto<br />

sulla terra, o uno di quelli che rientrano direttamente nella sesta teoria delle otto che<br />

l’eminente scienziato presenta alla pubblica scelta. Deve essere stato uno delle classi dette<br />

“fate, coboldi, gnomi, elfi, spiritelli e Puck”. (7)<br />

Sì, Katie King deve essere stata una fata, una Titania. Perché solo a una fata può<br />

essere applicata propriamente la seguente effusione poetica citata da Crookes nel<br />

descrivere questo meraviglioso spirito:<br />

“Intorno a sé ella creava un’atmosfera di vita;<br />

La stessa aria sembrava più leggera nei suoi occhi:<br />

Tanto essi erano dolci, belli e pieni<br />

Di tutto ciò che possiamo immaginare nei cieli;<br />

La sua irresistibile presenza faceva sentire<br />

Che non sarebbe stato idolatria inginocchiarsi”. (8)<br />

E così, dopo avere scritto, nel 1870, la sua severa affermazione contro lo spiritismo e<br />

la magia, dopo avere detto che ancora in quel momento egli considerava “tutta la faccenda<br />

una superstizione, o almeno un trucco non spiegato, un’illusione dei sensi”, (9) Crookes,<br />

nel 1875 chiude la sua lettera con le seguenti memorabili parole: “Immaginare, dico, che la<br />

Katie King degli ultimi tre anni sia il risultato di un’impostura, fa più violenza alla nostra<br />

ragione e al nostro senso comune che credere che sia quello che lei stessa afferma di<br />

essere”. (10) Questa ultima affermazione dimostra inoltre in modo conclusivo: 1. Che,<br />

nonostante la piena convinzione del Crookes, la personalità che chiamava se stessa Katie<br />

King non era né la medium né una sua complice, ma una forza sconosciuta di natura, che,<br />

come l’amore, “si fa beffe delle serrature”. 2. Che, sebbene questa specie di forza<br />

sconosciuta fin allora fosse divenuta per lui “non un’opinione ma un’assoluta certezza”,<br />

l’eminente investigatore persisteva a non abbandonare fin all’ultimo il suo atteggiamento<br />

scettico verso il problema. In breve, egli credeva fermamente nel fenomeno, ma non poteva<br />

accettare l’idea che si trattasse dello spirito umano di qualche defunto.<br />

A noi sembra che, per quanto riguarda il pregiudizio pubblico, il Crookes risolva un<br />

mistero creandone un altro più profondo: obscurum per obscurius. In altre parole,<br />

respingendo “il residuo senza valore dello spiritismo”, il coraggioso scienziato si immerga<br />

lui stesso senza paura nel limbo sconosciuto della magia e della necromanzia.<br />

(6) The Last of Katie King opuscolo III, pag. 119.<br />

(7) Ivi, opuscolo I, pag. 7.<br />

(8) Byron, Don Giovanni, citato in The Last of Katie King, opuscolo III, pag. 112.<br />

(9) Ivi, pag. 112.<br />

(10) Researches in the Phenomena of Spiritualism, pag. 45.<br />

85

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!