05.12.2014 Views

ISIDE SVELATA

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

e nel De Ente Astrorum, lib. I. Ma le spiegazioni sono sempre date in modo inintelligibile<br />

dal profano. “Ogni contadino”, egli dice, “vede che una calamita attira il ferro, ma un<br />

uomo saggio cerca da solo... Io ho scoperto che il magnete, oltre questo potere visibile di<br />

attrarre il ferro, possiede un altro potere nascosto.<br />

Egli dimostra inoltre che nell’uomo è nascosta una “forza siderea, che è l’emanazione<br />

proveniente dalle stelle e dai corpi celesti di cui è composta la forma spirituale dell’uomo,<br />

lo spirito astrale. Questa identità di essenza, che possiamo definire lo spirito della materia<br />

cometaria, è sempre in diretta relazione con le stelle da cui è stata tratta, e così esiste una<br />

reciproca attrazione fra i due termini, entrambi magneti. L’identica composizione della<br />

terra e di tutti gli altri corpi planetari nonché del corpo terrestre dell’uomo, è stata un’idea<br />

fondamentale nella sua filosofia. “Il corpo proviene dagli elementi, lo spirito [astrale] dalle<br />

stelle... L’uomo mangia e beve gli elementi, per sostenere la sua carne e il suo sangue;<br />

dalle stelle sono sostenuti, nel suo spirito, il suo intelletto e i suoi pensieri”. Lo<br />

spettroscopio ha confermato la sua teoria dell’identica composizione dell’uomo e delle<br />

stelle; i fisici tengono lezioni sull’attrazione magnetica del sole e dei pianeti. (7)<br />

Fra le sostanze che sappiamo comporre il corpo dell’uomo sono già state scoperte<br />

nelle stelle l’idrogeno, il sodio, il calcio, il magnesio e il ferro. In tutte le stelle osservate,<br />

che si contano a centinaia, è stato trovato idrogeno, eccettuate due sole. Se ricordiamo<br />

quanto sono stati deprecati Paracelso e la sua teoria dell’uomo composto delle stesse<br />

sostanze delle stelle, quanto egli sia stato messo in ridicolo dagli astronomi e dai fisici per<br />

le sue idee di affinità chimica e di attrazione fra le stelle e l’uomo, e ci rendiamo poi conto<br />

che lo spettroscopio ha confermato almeno una di queste affermazioni, è forse tanto<br />

assurdo pronosticare che col tempo anche il resto delle sue teorie verrà confermato?<br />

E adesso ci si presenta molto naturalmente una domanda. Come poté, Paracelso,<br />

sapere qualche cosa sulla composizione delle stelle se, fino a un periodo recente in realtà<br />

fino alla scoperta dello spettroscopio — gli elementi costitutivi dei corpi celesti erano del<br />

tutto ignorati dalle nostre dotte accademie? E anche adesso, nonostante il telespettroscopio<br />

e altri perfezionamenti moderni molto importanti, tutto ciò che si trova nelle stelle è ancora<br />

un mistero per loro, eccettuati pochi elementi e un’ipotetica cromosfera. E forse possibile<br />

che Paracelso fosse così sicuro sulla natura del mondo stellare se non avesse avuto dei<br />

mezzi di cui la scienza non sa nulla? E tuttavia, pur non sapendo nulla, essa non vuole<br />

sentir pronunciare nemmeno i nomi di questi mezzi, che sono la filosofia ermetica e<br />

l’alchimia.<br />

Dobbiamo tenere a mente, inoltre, che Paracelso fu lo scopritore dell’idrogeno e<br />

conosceva bene tutte le sue proprietà e la sua composizione molto prima che alcuno dei<br />

nostri accademici ortodossi ne avesse la minima idea; che egli aveva studiato astrologia e<br />

astronomia, come facevano tutti i filosofi del fuoco; e che, se affermò che l’uomo è in<br />

diretta affinità con le stelle, sapeva bene quello che affermava.<br />

L’altro punto che i fisiologi dovranno verificare è la sua proposizione che il<br />

nutrimento del corpo avviene non solo attraverso lo stomaco, “ma anche,<br />

impercettibilmente, attraverso la forza magnetica che risiede in tutta la natura e dalla quale<br />

(7) La teoria secondo cui il sole è un globo incandescente sta, secondo l’espressione di una rivista recente,<br />

“passando di moda”. E stato calcolato che se il sole, di cui conosciamo la massa e il diametro, “fosse un<br />

solido blocco di carbone, e disponesse del quantitativo di ossigeno sufficiente per bruciare nella misura<br />

necessaria a produrre gli effetti che vediamo, si sarebbe interamente consumato in meno di 5.000 anni”.<br />

Eppure, appena poche settimane fa, è stato sostenuto, e ancora si sostiene, che il sole è una riserva di metalli<br />

vaporizzati.<br />

172

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!