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ISIDE SVELATA

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conducevano l’esistenza dei più isolati eremiti,(25) mentre i loro fratelli egiziani, se non<br />

altro, vivevano insieme. Nonostante la riprovazione gettata dalla storia su tutti coloro che<br />

praticavano la magia e la divinazione, la storia stessa afferma che essi possedevano i<br />

massimi segreti della scienza medica e una insuperata abilità nella loro pratica. Numerosi<br />

sono i volumi conservati nei conventi indù, nei quali sono contenute le prove della loro<br />

dottrina. Tentar di dire se questi ginnosofisti furono i veri fondatori della magia indiana, o<br />

se si limitarono a praticare quello che era stato loro trasmesso in eredità dai primitivi<br />

Rishi(26) — i sette saggi primitivi — sarebbe considerato, dagli studiosi. più rigorosi,<br />

come semplice speculazione. “La cura con cui attesero all’educazione della gioventù,<br />

rendendola familiare ai sentimenti più generosi e virtuosi, così come è ricordata dagli<br />

storici, prova che essi erano esperti in filosofia, metafisica, astronomia, morale e<br />

religione”, dice uno scrittore moderno. Essi mantennero la loro dignità sotto il dominio dei<br />

principi più potenti, che non vollero mai visitare né turbare con la richiesta di un minimo<br />

favore. Se questi desideravano il consiglio o le preghiere di quei santi uomini, erano<br />

costretti ad andare da loro personalmente o a inviare messaggeri. A quegli uomini nessun<br />

segreto potere, nessuna pianta o minerale erano sconosciuti. Essi avevano scandagliato la<br />

natura nelle sue profondità, mentre la psicologia e la fisiologia erano per loro libri aperti; e<br />

il risultato fu quella scienza, o machagiotia, che adesso è definita, così sdegnosamente,<br />

magia.<br />

I miracoli riferiti nella Bibbia sono divenuti fatti accettati dai cristiani e il non credervi<br />

viene considerato mancanza di fede. I racconti, invece, delle meraviglie e dei prodigi<br />

contenuti nell’Atharva-Veda,(27) provocano il loro disprezzo o sono considerati<br />

manifestazioni diaboliche. E tuttavia, per più rispetti, e malgrado la riluttanza di certi<br />

studiosi di sanscrito, possiamo dimostrare la loro identità. Inoltre, poiché è stato oggi<br />

dimostrato dagli studiosi che i Veda hanno preceduto la Bibbia ebraica di vari secoli, è<br />

facile dedurre che, se uno dei due libri è derivato dall’altro, non sono certo i sacri libri indù<br />

quelli che possono essere accusati di plagio.<br />

Anzitutto la loro cosmogonia dimostra quanto sia stata erronea l’opinione prevalente<br />

fra le nazioni civili che Brahmâ sia sempre stato considerato dagli indù come il principale<br />

o supremo Dio. Brahmâ è una divinità secondaria e, come Jehovah, un “essere che muove<br />

le acque”. E il dio creatore e, nelle sue raffigurazioni allegoriche, ha quattro teste<br />

rispondenti ai quattro punti cardinali. t il demiurgo, l’architetto del mondo. “Nello stato<br />

primordiale della creazione”, dice Polier nella Mythologie des Indous, “l’universo<br />

rudimentale, sommerso nelle acque, riposava nel grembo dell’Eterno. Scaturito da questo<br />

caos di oscurità, Brahmâ, l’architetto del mondo, si librava su di una foglia di loto e volava<br />

(si muoveva?) sopra le acque incapace di distinguere altro che acqua e tenebre”. Questo è<br />

assolutamente identico con la cosmogonia egiziana, che, fin dai primi versi, ci mostra<br />

Athtor, (28) o la Madre Notte (che rappresenta l’oscurità illimitabile) come l’elemento<br />

primevo che ricopriva l’infinito abisso, animato dall’acqua e dallo spirito universale<br />

dell’Eterno, che abitava solo nel Caos. Come nelle scritture ebraiche, la storia della<br />

( 25)<br />

Ammiano Marcellino, XXIII, 6.<br />

(26) I Rishi erano sette di numero e vissero nell’epoca precedente il periodo vedico. Erano conosciuti come<br />

saggi e tenuti in reverenza come semidèi. Haug dimostra che essi occupano, nella religione brahmanica, una<br />

posizione corrispondente a quella dei dodici figli di Giacobbe nella Bibbia ebraica. I Brahmani sostengono di<br />

discendere direttamente da questi Rishi.<br />

(27) Il quarto Veda.<br />

(28) Ortografia dell’Archaic Dictionary.<br />

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