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ISIDE SVELATA

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natura, e, secondariamente, che un fenomeno inconsueto sia un miracolo. Wallace propone<br />

che un miracolo debba essere definito come “un atto o evento che implichi<br />

necessariamente l’esistenza e l’attività di intelligenze superumane”. Lo stesso Hume dice<br />

che “un’esperienza uniforme significa una prova”, e Huxley, nel suo famoso saggio,<br />

ammette che tutto ciò che possiamo conoscere sulla legge di gravitazione e che, poiché, in<br />

tutta l’esperienza umana, le pietre non sostenute sono cadute a terra, non vi e una ragione<br />

per non credere che la stessa cosa si ripeterà nelle stesse circostanze, ma, al contrario,<br />

abbiamo tutte le ragioni per crederlo.<br />

Se fossimo sicuri che i limiti dell’esperienza umana non potranno mai essere allargati,<br />

potrebbe esservi una certa esattezza nell’affermazione di Hume di conoscere tutto ciò che<br />

può avvenire per legge naturale, e qualche ragionevole scusa per il tono sprezzante che<br />

caratterizza tutte le allusioni di Huxley allo spiritismo. Ma, poiché e evidente, negli scritti<br />

di entrambi questi filosofi, che essi ignorano le possibilità déi fenomeni psicologici, non si<br />

sarà mai troppo cauti nel dar peso alle loro affermazioni dogmatiche. Dovremmo<br />

veramente supporre che una persona la quale si permette una critica così rude circa le<br />

manifestazioni spiritistiche, sia stata qualificata per il suo compito di censore da un corso<br />

di studi adeguato; ma, in una lettera indirizzata alla Dialectical Society di Londra, Huxley,<br />

dopo aver detto di non aver tempo da dedicare all’argomento, e che esso non lo interessa,<br />

fa la seguente confessione che ci mostra su quali fragili basi gli scienziati moderni fondino<br />

le opinioni più positive. “L’unico caso di spiritismo”, egli scrive, “che abbia avuto<br />

l’opportunità di esaminare personalmente era la più grossolana impostura di cui abbia mai<br />

avuto notizia”.<br />

Che cosa penserebbe, questo protoplasmico filosofo di uno spiritista il quale, avendo<br />

avuto una sola occasione di guardare in un telescopio ed essendo stato in qualche modo<br />

ingannato, in questa unica occasione, da un infido assistente del laboratorio, denunciasse<br />

l’astronomia come una “credenza degradante”? Questo fatto dimostra che gli scienziati, di<br />

regola, sono utili solo come raccoglitori di fatti fisici; le loro generalizzazioni tratte da<br />

questi fatti sono spesso molto più deboli e molto più illogiche di quelle dei loro critici<br />

profani. E questa e anche la ragione per cui non sanno interpretare le dottrine dell’antichità.<br />

Il professor Balfour Stewart rende un alto omaggio all’intuizione filosofica di Eraclito<br />

di Efeso, che visse cinque secoli prima della nostra era, il penetrante filosofo per il quale<br />

“il fuoco era la grande causa e tutte le cose erano in perpetuo fluire”. “Sembra evidente”,<br />

dice il professore, “che Eraclito deve avere avuto una viva concezione dell’innata<br />

irrequietudine energetica dell’universo, una concezione affine, e solo meno precisa di essa,<br />

a quella dei filosofi moderni, che considerano la materia come essenzialmente dinamica”.<br />

Egli considera l’espressione fuoco come molto vaga; ed e naturale perché non sappiamo se<br />

il professor Balfour Stewart (che sembra meno incline al materialismo di alcuni dei suoi<br />

colleghi) o i suoi contemporanei capissero in quale senso veniva usata la parola fuoco.<br />

Triplice composizione del fuoco<br />

Le opinioni di Eraclito circa l’origine delle cose era quella stessa di Ippocrate.<br />

Entrambi avevano la stessa idea di un potere supremo, (4) e quindi, se le loro nozioni di un<br />

fuoco primordiale, considerato come forza materiale affine al dinamismo di Leibnitz, erano<br />

“meno precise” di quelle dei filosofi moderni, cosa che rimane tuttavia discutibile, d’altra<br />

parte la loro concezione metafisica di esso era molto più filosofica e razionale delle teorie<br />

(4) Diog. in Vita.<br />

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