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ISIDE SVELATA

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iasimare uomini abituati all’esattezza, o anche persone bene educate, per avere<br />

affrettatamente concluso che, quando una frode così palpabile si manifesta in superficie,<br />

difficilmente si può trovare una verità andando più a fondo? L’avere sbandierato nomi<br />

solenni collegati a comunicazioni idiote ha dato allo stomaco scientifico una tale<br />

indigestione che esso non può assimilare nemmeno la grande verità che giace sul fondo di<br />

questo oceano di fenomeni psicologici. Gli scienziati giudicano da questa superficie<br />

coperta di spume. Ma essi potrebbero, con eguale esattezza, negare che vi è acqua limpida<br />

nelle profondità del mare se una schiuma oleosa affiora sulla sua superficie. Di<br />

conseguenza, se da un lato non possiamo completamente biasimarli per essersi tirati<br />

indietro di fronte a ciò che a prima vista sembra davvero repellente, abbiamo il diritto di<br />

censurarli per il loro rifiuto di esplorare più a fondo. Né perle né diamanti si trovano sparsi<br />

per terra; e queste persone si comportano poco accortamente, come un tuffatore di<br />

professione il quale si rifiutasse di raccogliere un’ostrica per la sua apparenza sudicia e<br />

fangosa, mentre, aprendola, potrebbe trovare una perla preziosa.<br />

Anche i giusti e severi rimproveri di alcuni dei loro rappresentanti più illustri<br />

rimangono senza effetto; e il timore, da parte degli scienziati, di investigare questo<br />

argomento impopolare sembra essere divenuto adesso un pànico generale. “I fenomeni<br />

inseguono gli scienziati, e gli scienziati fuggono i fenomeni”, come ha notato molto<br />

acutamente A.N. Aksakof in un ottimo articolo sulla medianicità e il Comitato Scientifico<br />

di Pietroburgo. L’atteggiamento di questo corpo di professori verso l’argomento che essi si<br />

erano proposti di investigare fu semplicemente vergognoso. Il loro rapporto prematuro e<br />

combinato in anticipo era così evidentemente parziale e inconcludente da suscitare una<br />

sdegnata protesta anche da parte degli scettici.<br />

La mancanza di logica dei nostri dotti signori contro la filosofia dello spiritismo<br />

propriamente detto è mirabilmente messa in evidenza dal professor John Fisk, uno di loro.<br />

In un recente lavoro speculativo, The Unseen World (Il mondo invisibile), mentre dimostra<br />

che, per la stessa definizione dei termini materia e spirito, l’esistenza dello spirito non può<br />

essere palesata ai sensi e così nessuna teoria è suscettibile di prove scientifiche, egli porta<br />

un duro colpo ai suoi colleghi con le seguenti righe:<br />

“La testimonianza, in un caso simile, nelle condizioni della vita presente, deve restare<br />

per sempre inaccessibile. Essa rimane interamente fuori del dominio dell’esperienza. Per<br />

quanto abbondante possa essere, non possiamo aspettarci di incontrarla. E, di conseguenza,<br />

la nostra incapacità di produrla non fa sorgere la minima presunzione contro la nostra<br />

teoria. Considerata in questo modo, la credenza nella vita futura rimane senza conferma<br />

scientifica, ma in egual tempo è posta oltre la necessità di questa conferma e oltre il<br />

dominio della critica scientifica. E una credenza che nessun immaginabile progresso futuro<br />

delle scoperte fisiche potrà in alcun modo impugnare. Se una credenza che non appare in<br />

alcun senso irrazionale e che può essere logicamente accettata senza minimamente<br />

intaccare il nostro abito mentale di scienziati o influenzare le nostre conclusioni<br />

scientifiche”. “Se adesso”, egli aggiunge, “gli uomini di scienza accetteranno l’idea che lo<br />

spirito non è materia né è governato dalle leggi della materia, se si asterranno da<br />

speculazioni su di esso ristrette dalle loro conoscenze di cose materiali, toglieranno di<br />

mezzo ciò che, attualmente è, per gli uomini di religione, la principale causa di irritazione”.<br />

Ma essi non lo faranno. Essi si irritano della coraggiosa leale e altamente encomiabile<br />

resa di uomini superiori come un Wallace, e si rifiutano di accettare perfino il prudente e<br />

restrittivo atteggiamento di un Crookes.<br />

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