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ISIDE SVELATA

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Quanto abbiamo detto nel capitolo introduttivo e altrove, dei medium e delle tendenze<br />

della loro medianità, non è fondato su congetture, ma su esperienze e osservazioni<br />

effettive. Non vi è forse nemmeno una fase della medianità di qualsiasi genere di cui non<br />

abbiamo visto esempi negli ultimi venticinque anni, in varie regioni. L’India, il Tibet, il<br />

Borneo, il Siam, l’Egitto, l’Asia Minore, l’America del Nord e del Sud e altre parti del<br />

mondo ci hanno mostrato la loro particolare fase di fenomeni medianici e di potere magico.<br />

Le nostre varie esperienze ci hanno insegnato due importanti verità, e cioè che per<br />

l’esercizio del potere magico sono indispensabili la purezza personale e l’esercizio di una<br />

addestrata e indomita potenza di volontà; e che gli spiritisti non potranno mai accertarsi<br />

della genuinità delle manifestazioni medianiche, a meno che esse avvengano in piena luce<br />

e in condizioni di controllo tali da rivelare immediatamente ogni tentativo di frode.<br />

Per tema di essere fraintesi, vorremmo notare che mentre, di regola, i fenomeni fisici<br />

sono prodotti dagli spiriti della natura con movimenti loro propri per soddisfare la loro<br />

propria fantasia, tuttavia buoni spiriti umani disincarnati, in circostanze eccezionali, come<br />

l’aspirazione di un cuore puro o l’occorrenza di qualche emergenza favorevole, possono<br />

manifestare la loro presenza con qualche fenomeno eccetto la materializzazione personale.<br />

Ma è necessaria una davvero potente attrazione per trarre un puro spirito disincarnato dalla<br />

sua radiosa dimora nell’atmosfera viziata da cui è fuggito lasciando il corpo terreno.<br />

I magi e i filosofi teurgici si opponevano con estrema severità all’”evocazione delle<br />

anime”. Psello dice: “Non riportatela (l’anima) in terra, affinché, ritirandosi, non porti con<br />

sé qualche cosa di terreno”. (39) E lo stesso filosofo, in un altro passo, (40) dice:<br />

“Non vi è dato di vederli prima che il vostro corpo sia iniziato,<br />

Perché, sempre seducenti, essi seducono le anime dei non iniziati”.<br />

Essi vi si oppongono per molte buone ragioni. Anzitutto è estremamente difficile<br />

distinguere un demone buono da uno malvagio”, dice Giamblico. Secondariamente se<br />

un’anima umana riesce a penetrare la densità dell’atmosfera terrena — sempre opprimente<br />

e spesso odiosa per essa — rimane tuttavia il pericolo che l’anima non possa avvicinare il<br />

mondo materiale senza evitare “di portarne con sé qualche cosa allontanandosene”, ossia di<br />

contaminare la propria purezza, così che dovrà soffrire più o meno dopo la sua partenza. Il<br />

vero teurgo, dunque, eviterà di causare sofferenze a questo puro straniero delle sfere<br />

superiori più che non sia assolutamente necessario negli interessi dell’umanità. Solo il<br />

praticante di magia nera, con i suoi potenti incanti di negromanzia, costringe a presentarsi<br />

le anime macchiate di coloro che hanno condotto cattive vite, le quali sono pronte ad<br />

aiutare i suoi propositi egoisti. Dei rapporti con l’Augoeide mediante i poteri medianici dei<br />

medium soggettivi, parliamo altrove. I teurghi impiegavano sostanze chimiche e minerali<br />

per scacciare i cattivi spiriti. Tra questi ultimi, uno degli agenti più potenti era una pietra<br />

chiamata Μνίζονπιν.<br />

“Quando vedete avvicinarsi un demone terrestre,<br />

Alzate la voce e sacrificate la pietra Mnizurin”,<br />

esclama un oracolo zoroastriano (Psel. 40).<br />

(39) Psello, in Alieb, Chaldean Oracles.<br />

(40) Proc. in Alieb, I.<br />

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