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ISIDE SVELATA

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scienza porta alla luce nuova vita... Ragionando dunque per evidente analogia, se non<br />

esiste una foglia né una goccia d’acqua che non sia, al pari di una stella lontana, un mondo<br />

in cui si può vivere e respirare, se l’uomo stesso é un mondo per altre vite che popolano a<br />

milioni e miriadi i fiumi del suo sangue e abitano nel suo organismo come l’uomo abita<br />

sulla terra, il senso comune (se i nostri sapienti ne avessero) sarebbe sufficiente a insegnare<br />

che l’infinito che ci circonda e che chiamate spazio — l’impalpabile infinito che separa la<br />

terra dalla luna e dalle stelle — é egualmente pieno della sua corrispondente e appropriata<br />

vita. Non é forse un’evidente assurdità supporre che gli esseri pullulino sopra ogni foglia e<br />

siano assenti nelle immensità dello spazio? La legge del grande sistema impedisce che un<br />

solo atomo vada distrutto; non conosce luogo in cui non respiri una vita... E allora si può<br />

forse concepire che lo spazio, che é l’infinito stesso, sia il solo deserto, il solo senza vita, il<br />

solo più inutile, nel piano dell’essere universale..., della foglia popolata o del globulo<br />

brulicante di esseri? Il microscopio mostra le creature che sono nella foglia; ma nessun<br />

occhiale è stato ancora inventato per scoprire le cose più nobili e più dotate che fluttuano<br />

nell’aria senza limiti. E tuttavia fra queste e l’uomo vi é una misteriosa e terribile<br />

affinità... Ma anzitutto, per penetrare questa barriera, l’anima con cui ascoltiamo deve<br />

essere acuita da un intenso entusiasmo, purificata da ogni desiderio terreno... Così<br />

preparata, può ricevere l’aiuto della scienza; la vista stessa può essere resa più sottile, i<br />

nervi più acuti, lo spirito più vivo e più libero, e l’elemento stesso — l’aria, lo spazio —<br />

può essere reso, con certi segreti della chimica superiore, più palpabile e chiaro. E questo,<br />

inoltre non è magia, come la chiamano i creduli; come ho già detto più volte, la magia (una<br />

scienza che viola la natura) non esiste; solo dalla scienza la natura può essere controllata.<br />

Nello spazio vi sono milioni di esseri, non letteralmente spirituali, perché essi hanno tutti,<br />

come l’animalcula invisibile a occhio nudo, certe forme di, materia, sebbene una materia<br />

così delicata, aerea e sottile da essere, per così dire, come una pellicola, una ragnatela che<br />

avvolge lo spirito... Tuttavia, in verità, queste razze differiscono ampiamente... alcune sono<br />

di saggezza superiore, altre di orribile malignità, alcune sono ostili agli uomini come<br />

demoni, altre gentili come messaggeri fra la terra e il cielo... Fra gli abitanti della soglia ve<br />

n’è uno che supera in malignità e odio tutta la sua tribù, uno i cui occhi hanno paralizzato i<br />

più coraggiosi e il cui potere si impone allo spirito esattamente in proporzione alla paura<br />

che incute. (57)<br />

E questo l’abbozzo incompleto degli esseri elementali privi di spirito divino, dato da<br />

un uomo che molti, con ragione, hanno giudicato saperne molto più di quanto fosse<br />

disposto ad ammettere di fronte al pubblico incredulo.<br />

Nel capitolo seguente cercheremo di spiegare alcune delle speculazioni esoteriche<br />

degli iniziati del santuario, a proposito di ciò che l’uomo era e può ancora essere. Le<br />

dottrine che essi insegnavano nei misteri, la fonte da cui è scaturito l’Antico e in parte il<br />

Nuovo Testamento, apparteneva alle più avanzate nozioni della morale e della rivelazione<br />

religiosa. Mentre il significato letterale fu abbandonato al fanatismo delle irragionevoli e<br />

inferiori classi sociali, le più alte, la cui maggioranza consisteva di Iniziati, proseguirono i<br />

loro studi nel solenne silenzio dei templi, e la loro adorazione dell’unico Dio del Cielo.<br />

Le speculazioni di Platone nel Convito sulla creazione degli uomini primordiali, e il<br />

suo saggio di cosmogonia nel Timeo, devono essere presi allegoricamente, se li accettiamo.<br />

Questo nascosto significato pitagorico che appare nel Timeo, nel Cratilo, nel Parmenide e<br />

in poche altre trilogie e dialoghi, è quello che i neoplatonici cercarono di esporre per<br />

(57) Bulwer-Lytton, Zanoni.<br />

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