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ISIDE SVELATA

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espressione. Per il momento, tuttavia, non ci occuperemo di queste, e considereremo solo<br />

quello che egli ha da dire del fenomeno della coscienza. Egli cita questa domanda da<br />

Martineau: “Un uomo può dire: “Io sento, io penso, io amo”; ma in che modo la coscienza<br />

si inserisce nel problema?” E risponde: “Il passaggio dalla fisica del cervello al<br />

corrispondente fatto di coscienza è impensabile. Stabilito che un pensiero definito e<br />

un’azione molecolare del cervello avvengono contemporaneamente, noi non possediamo<br />

l’organo intellettuale, né, a quanto sembra, alcun rudimento di organo, che ci permetta di<br />

passare con un processo di ragionamento dall’uno all’altro. Essi appaiono insieme, ma non<br />

sappiamo perché. Se anche le nostre menti e i nostri sensi fossero così estesi, forti e<br />

illuminati da permetterci di vedere e sentire le stesse molecole del cervello, se anche<br />

fossimo capaci di seguire tutti i loro moti, tutti i loro raggruppamenti, tutte le loro scariche<br />

elettriche, ammesso che esistano, e noi fossimo intimamente al corrente dei corrispondenti<br />

stati di pensiero e di sensazione, saremmo più lontani che mai dalla soluzione del<br />

problema: “In che modo questi processi fisici sono connessi con i fatti di coscienza?”<br />

L’abisso fra le due classi di fenomeni rimarrebbe intellettualmente invalicabile”.(20)<br />

Questo abisso, invalicabile per il professor Tyndall come la nebbia di fuoco in cui lo<br />

scienziato si trova di fronte la sua causa inconoscibile, è una barriera solo per gli uomini<br />

privi di intuizione spirituale. L’opera del professor Buchanan, Outlines of Lectures on the<br />

Neurological System of Anthropology (Profili di conferenze sul sistema neurologico di<br />

antropologia), che risale al 1854, contiene suggerimenti che, se i saputelli vi facessero<br />

appena attenzione, mostrerebbero come si possa gettare un ponte su questo abisso pauroso.<br />

E uno dei granai in cui il seme del pensiero di future raccolte viene immagazzinato da un<br />

previdente presente. Ma l’edificio del materialismo è fondato interamente su quella<br />

sottostruttura grossolana che è la ragione. Quando essi hanno teso le sue capacità fino<br />

all’estremo limite, i suoi istruttori possono tutt’al più rivelarci un universo di molecole<br />

animate da un impulso occulto. Non si potrebbe chiedere una migliore diagnosi del male di<br />

cui soffrono i nostri scienziati, di quella implicita nell’analisi fatta dal professor Tyndall<br />

dello stato mentale del clero ultramontano, cambiando leggermente i nomi. Per “guide<br />

spirituali” leggi “scienziati”, a “passato prescientifico” sostituisci “presente materialista”,<br />

leggi “spirito” invece di “scienza”, e nel passo seguente avremo un vivo ritratto dell’uomo<br />

di scienza moderno, disegnato dalla mano di un maestro.<br />

“... Le loro guide spirituali vivono così esclusivamente nel passato prescientifico, che<br />

anche i più forti intelletti fra di essi sono ridotti all’atrofia per quel che riguarda la verità<br />

scientifica. Essi hanno occhi e non vedono, orecchie e non odono, perché i loro occhi e i<br />

loro orecchi sono prigionieri delle visioni e dei suoni di un’altra epoca. Relativamente alla<br />

scienza, il cervello ultramontano, per mancanza di esercizio, è virtualmente il cervello<br />

nonsviluppato di un fanciullo. E così avviene che, fanciulli in fatto di conoscenze<br />

scientifiche, ma potenti detentori di potere spirituale fra gli ignoranti, essi incoraggiano e<br />

impongono pratiche sufficienti a far salire il rossore della vergogna sulle guance dei più<br />

intelligenti fra loro”.(21) L’occultista presenti questo specchio alla scienza perché possa<br />

riconoscersi.<br />

Da quando la storia ha registrato le prime leggi stabilite dall’uomo, non vi è stato<br />

ancora un popolo il cui codice non abbia fatto dipendere le sentenze di vita o di morte dei<br />

suoi cittadini dalla testimonianza di due o tre testimoni attendibili. “Sulle dichiarazioni di<br />

(20) Tyndall, Fragments of Science.<br />

(21) Tyndall, prefazione a Fragments of Science.<br />

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