ISIDE SVELATA

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Una nota a pie’ di pagina a una corrispondenza, pubblicata per la prima volta in “Lucifer” del febbraio 1889, alle pagine 527-28; “I miei libri”, pubblicato per la prima volta in “Lucifer” del maggio 1891 e ristampato in “Theosophy” del giugno 1914. Si tratta dell’ultimo articolo firmato redatto dalla penna della Blavatsky. Da questi articoli appare chiaro che la Blavatsky diede la pubblicità più ampia possibile sia ai fatti reali riguardanti i passi mal compresi di ISIDE SVELATA sia la natura della propria missione e del proprio messaggio. Per coloro che non hanno prontamente disponibili le citazioni sopra citate, riportiamo qui la nota a pie’ di pagina in “Lucifer” del 1889: “Fin dal 1882 quando l’errore fu per la prima volta trovato in Iside Svelata, è stato ripetutamente affermato sul “Theosophist”, e l’anno scorso su “Path”, che la parola “pianeta” [pag. 351, Volume I di Iside] era un errore e che doveva essere inteso invece per “ciclo”, cioè il “ciclo del riposo devachanico”. Questo errore, dovuto a uno dei redattori letterari (poiché l’autrice conosceva l’inglese molto imperfettamente dodici anni fa, mentre i redattori erano ancora assai ignoranti a riguardo del Buddismo e dell’Induismo), ha portato a grande confusione e a innumerevoli accuse di contraddizioni fra le affermazioni di Iside e i seguenti insegnamenti teosofici. Il paragrafo citato intendeva controbattere la teoria dei reincarnazionisti francesi i quali sostengono che la stessa personalità si reincarna, spesso pochi giorni dopo la morte, così che un nonno può rinascere nella propria nipote. Tale idea era appunto combattuta, affermando che né Buddha né alcun filosofo indù mai insegnò la reincarnazione nello stesso ciclo o della stessa personalità, ma quella dell’ “uomo triuno”... che, una volta adeguatamente riunito, era “capace di correre la gara” verso la perfezione. Lo stesso errore e uno peggiore ricorrono alle pagine 346 e 347 (Vol. I). Nella prima si afferma che gli Indù temono la reincarnazione “solo su di un altro pianeta o su di uno inferiore”, in luogo del dato reale, e vale a dire che gli Indù temono la reincarnazione in altri corpi e in quelli inferiori, dei bruti e degli animali, o trasmigrazione, mentre alla pagina 347 il già riferito errore di porre “pianeta” invece di “ciclo” e “personalità” fa apparire l’autrice (buddista convinta) come se affermasse che Buddha non avesse mai insegnato la dottrina della reincarnazione!! La frase dovrebbe essere così intesa: “La vita precedente in cui credono i Buddisti non è un’esistenza nello stesso ciclo e nella stessa personalità”, in quanto nessuno apprezza al pari di loro “la grande dottrina dei cicli”. La frase, invece, così come suona ora, e cioè che “questa vita precedente in cui credono i Buddhisti non è un’esistenza su questo pianeta” e quella a pag. 347 preceduta dall’altra (paragrafo 2 di pag. 346), “Così come nelle rivoluzioni di una ruota, vi è una regolare successione di morte e nascita”, suona come il delirio di un lunatico e un miscuglio d’affermazioni contraddittorie. Alla domanda riguardante i motivi per cui un tal errore fu lasciato rimanere attraverso dieci edizioni, si risponde che (a) l’attenzione dell’autrice fu richiamata ad esso solo nel 1882; e (b) che la sottoscritta non era in condizione di mutare le matrici di piombo della composizione che appartenevano all’editore americano e non a lei. L’opera fu scritta in condizioni eccezionali e senza dubbio più di un errore rilevante può essere scoperto in Iside Svelata”. L’edizione presente di ISIDE SVELATA costituisce una riproduzione anastatica non solo del testo originale ma anche dell’indice originale. Quest’ultimo è immediatamente seguito da una Nota dell’Editore e da un Supplemento di Indice che, si spera, insieme alla Prefazione dell’Editore, potrà essere di aiuto materiale agli studiosi seri della filosofia della Blavatsky. 10
La pubblicazione di questa edizione del centenario di ISIDE SVELATA ha completato l’impresa iniziata nel 1909 dalla United Lodge of Theosophists allo scopo di rendere disponibili agli studiosi le riproduzioni autentiche di tutti gli scritti teosofici di H.P. Blavatsky e del suo collega William Q. Judge. Agosto 1945 THE THEOSOPHY COMPANY 11
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E tali levitazioni non costituiscon
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sui tiri mancini del Diavolo! Essi
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levitazione è impossibile: “semp
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In molti casi di trance artificialm
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apparenza sovrannaturali — sovran
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ami dell’albero della conoscenza
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magi traevano di lì il loro nome,
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nasconde il futuro ai nostri occhi,
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celebrato, come dice lo storico Giu
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quattro Vangeli. Capiremo anche per
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circuito chiuso attorno a cui la co
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nell’uomo, quello spirito di vita
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immerso in profondo sonno mesmerico
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diventato uno spiritista, mentre la
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scenografiche della luce astrale vi
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Senza forse conoscere realmente, ne
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l’Etere, o il mezzo, non solo com
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dobbiamo considerarlo, se non un ig
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Per capire meglio questa teoria, po
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esse sono dirette, o piuttosto adom
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increato spirito, che noi chiamiamo
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dalla nostra conoscenza degli eleme
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avverte i chirurghi di non portare
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E adesso vediamo quali sono questi
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sentimenti di giustizia, di filantr
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tono monotono del luogo comune e, t
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scienziati. Oppure, ciò che è anc
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della lampada d’oro nel tempio di
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L’asbesto, che era conosciuto dai
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invitati dalla Società Dialettica
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i capelli tesi in tutte le direzion
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“del diametro di circa tre quarti
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La scienza ci dice che si può dimo
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unanime consenso negli atti”. (69
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giusto. Perché molti, cedendo alla
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che, per lo meno, quella parte di p
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l’uomo. Egli dipinge a vivi color
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Secoli prima che gli scienziati del
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professore non vede nulla di irragi
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della simbologia, egli simbolizzava
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Conoscenze degli Indù sulle propri
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astronomiche differiva dal “siste
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(27) Agni, il “Fuoco Divino”, l
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differiscono per dimensioni, distan
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dell’epoca persero la vita per op
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spiriti umani o atmosferici, il vec
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loro statue di pietra o di metallo.
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scienza porta alla luce nuova vita.
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ma non so se appartiene allo stesso
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Timone e la Vigna del nutrimento vi
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vestigio del suo involucro fisico.
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Augoeides, sente intuitivamente la
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Dove si trova, allora, il vero, rea
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agenti cosmici di natura, ognuno co
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sarebbero stati evitati non per pau
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4. Regno animale. 3. Regno vegetale
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CAPITOLO X L’uomo interiore e l
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nostri misteri senza pensare a resp
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demoni dei teurghi, i diavoli della
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peso della materia presso il punto
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quale l’atma perde ogni ricordo d
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Se la ragione è stata sviluppata f
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La definizione della parola ci appa
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spiriti umani puri, o semplicemente
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composti gli elementari; ma i cabal
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Vulnerabilità di certe ombre Ma ad
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tornò in vita il quindicesimo gior
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possono essere del carattere più n
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Il caso delle Cevenne Cominceremo c
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Essays (Saggi filosofici), dice:
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di margini taglienti. Infine il con
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fucili fossero ben caricati e punta
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all’inizio del sedicesimo secolo,
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eccitazione. Il fatto che la madre
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vaghe congetture su questo punto”
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dall’impercettibile vescicola ai
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possano essere due, tre o più rapp
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corpo. Quando un oggetto fa una vio
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incinte. Egli ammette che questo av
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Il “principio vitale” di Van He
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esperienze e le stesse osservazioni
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memoria fu venerata per secoli per
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composizione della materia vivente,
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cui erano stati venerati prima che
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Le unanimi testimonianze umane sono
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CAPITOLO XII “L’abisso invalica
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con le opinioni opposte”. Se dobb
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natura, e, secondariamente, che un
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Platone e dei suoi discepoli è ade
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perfino dal regno vegetale che ci c
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Veda, i dotti bramini, spiegano la
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Nessuna anima astrale, neppure quel
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Se non vi fosse una vista interiore
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nostro scienziato ebbe infine l’a
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sanscrito; e che l’albero sacro,
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E così ci possiamo naturalmente as
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popolo di essere guidato, o “cont
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Spiegazione dei fenomeni di vampiri
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ognuno di loro morì nella settiman
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La notte dell’usuale festa di fid
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Stregoneria bengalese Poiché desid
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quella capsula plastica chiamata an
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la parola alcool? E davvero diverte
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pretendevano di creare, ma solo di
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agionevole in proposito, il mistero
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erano mai distaccati, fece uno sfor
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cubiti dal suolo. E anche descritta
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essi in India, e Gesù, e altri pro
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tuttavia un calore attorno alla reg
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per produrre un essere vivente uman
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Alcuni anni fa avvenne, a Mosca, un
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storie sacre e profane del mondo, e
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“né oro, né argento, né moneta
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Tuttavia ci si può rispondere che
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Siamo prontissimi a convenire, con
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Così ogni “manifestazione fisica
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possibilità di una tale macchina
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trova nella terra”. (51) E aggiun
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“Dio geometrizza”, ha detto Pla
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vivente che, in uno scritto rivolto
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secondo Petronio, (66) trattava del
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CAPITOLO XIV La sapienza egiziana
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dice: “per millenni questa ramifi
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cambiata, e può indicare che dobbi
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nelle strutture colossali, dovremo
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uno scrittore anonimo, “avanzavan
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prima volta manufatti di vetro, oro
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Gli italiani moderni si vantano dei
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vennero fabbricati; il periodo a cu
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Francesco, e questa circostanza, pe
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fuoco dicendo che era questo il nom
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spiegazione esoterica degli ermetis
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Per questo tutti i monumenti religi
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attraverso i Caldei e gli Egiziani.
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che Giuseppe una volta dichiarò es
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parabole; (1) perché i due raccont
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Se crediamo alla tradizione, dobbia
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giuoco da ragazzi; per il nostro
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Recentemente abbiamo ricevuto da lo
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ignoranti”, fummo chiamati “ico
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alcuni, è un male che li riempie d
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