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ISIDE SVELATA

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l’umiliante spettacolo e minacciò il monaco della sua vendetta. Che fece il frate? Rispose<br />

semplicemente: “Non minacciate, se non volete che vi faccia maggior vergogna; e state<br />

attento a non smentire più i dotti”.<br />

A commento del fatto, lo storico moderno(33) nota: “Questo può essere considerato un<br />

esempio del tipo di esibizioni, che erano probabilmente il risultato di una superiore<br />

conoscenza delle scienze naturali”. Nessuno ha mai dubitato che si trattasse precisamente<br />

del risultato di tale conoscenza, e gli ermetici, i maghi, gli astrologi e gli alchimisti non<br />

hanno mai affermato altro. Non è stata certo loro colpa se le masse ignoranti, sotto<br />

l’influenza di un clero fanatico e senza scrupoli, avrebbero attribuito tali opere<br />

all’intervento del demonio. Considerando le atroci torture inflitte dall’Inquisizione a tutti i<br />

sospetti di magia nera o bianca, non fa meraviglia che questi filosofi non si siano mai<br />

vantati di tale rapporto né lo abbiano riconosciuto. Al contrario i loro scritti dimostrano che<br />

essi consideravano la magia come “niente altro che l’applicazione di cause naturali attive a<br />

cose o soggetti passivi; con questo mezzo vengono prodotti molti effetti assolutamente<br />

sorprendenti e tuttavia naturali”.<br />

I fenomeni di musica e di odori mistici esibiti da Ruggero Bacone, sono stati più volte<br />

osservati anche al nostro tempo. Per non dir nulla della nostra personale esperienza, siamo<br />

informati dai corrispondenti inglesi della Società Teosofica che essi hanno udito brani della<br />

musica più fascinosa non provenienti da alcuno strumento visibile, e percepito una<br />

successione di odori deliziosi prodotti, a quanto credevano, dall’azione di spiriti. Un<br />

corrispondente ci dice che uno di questi odori — quello di legno di sandalo — fu così<br />

potente che la casa ne rimase impregnata per settimane dopo la seduta. Il medium, in<br />

questo caso, era membro di una famiglia privata e gli esperimenti venivano condotti nel<br />

circolo domestico. Un altro descrive quelli che chiama “picchi musicali”. Le potenze che<br />

sono oggi capaci di produrre questi fenomeni devono essere esistite ed essere state<br />

egualmente efficaci ai tempi di Ruggero Bacone. Quanto alle apparizioni, basti dire che<br />

esse sono oggi evocate nei circoli spiritisti e garantite da scienziati, così che la loro<br />

evocazione da parte di Ruggero Bacone appare probabilissima.<br />

Battista della Porta, nel suo trattato sulla Magia naturale, enumera un intero catalogo<br />

di formule segrete per produrre effetti straordinari impiegando gli occulti poteri della<br />

natura. Sebbene i “maghi” credessero non meno fermamente dei nostri spiritisti in un<br />

mondo di spiriti invisibili, nessuno di loro affermò di produrre i suoi fenomeni sotto il loro<br />

controllo o col solo loro aiuto. Sapevano fin troppo bene come sia difficile tener lontane le<br />

creature elementari una volta che esse avessero trovato la porta aperta. Anche la magia<br />

degli antichi Caldei non era che una profonda conoscenza del potere delle piante e dei<br />

minerali. Solo quando il teurgo desiderava un aiuto divino in cose spirituali o terrene,<br />

cercava una diretta comunicazione attraverso riti religiosi con puri esseri spirituali. Anche<br />

quegli spiriti che rimangono invisibili e comunicano con i mortali attraverso i loro intimi<br />

sensi risvegliati, come nella chiaroveggenza, la chiaroudienza e la trance, potevano essere<br />

evocati da loro solo soggettivamente, come risultato di purezza di vita e di preghiera. Ma<br />

tutti i fenomeni fisici erano prodotti semplicemente applicando una conoscenza di forze<br />

naturali, sebbene non certo col metodo della prestidigitazione, praticata oggi dai nostri<br />

prestigiatori.<br />

Gli uomini che possedevano questa conoscenza ed esercitavano questi poteri,<br />

lavoravano pazientemente per qualche cosa di meglio della vana gloria di una fama<br />

(33) T. Wright, Narrative of Sorcery and Magic.<br />

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