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ISIDE SVELATA

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E così ci possiamo naturalmente aspettare che, nel 1976, le stesse critiche saranno<br />

rivolte a molte scoperte scientifiche oggi considerate conclusive e definitive dai nostri<br />

dotti. Ciò che oggi è definito un superstizioso vaniloquio di semplici selvaggi pagani,<br />

composto molte migliaia di anni fa, può essere riconosciuto come la chiave di tutti i sistemi<br />

religiosi. La cauta affermazione di sant’Agostino, nome favorito nelle conferenze di Max<br />

Müller, il quale dice che “non vi è falsa religione la quale non contenga qualche elemento<br />

di verità”, potrà ancora essere trovata trionfalmente esatta; tanto più che, lungi dall’essere<br />

originale del vescovo di Ippona, fu da lui presa in prestito dalle opere di Ammonio Sacca,<br />

il grande maestro alessandrino.<br />

Questo filosofo “istruito da Dio”, theodidaktos, ha ripetuto a sazietà queste stesse<br />

parole nelle sue numerose opere circa 140 anni prima di Agostino. Riconoscendo Gesù<br />

come “uomo eccellente e amico di Dio”, egli sostenne sempre che il suo scopo non era di<br />

abolire le interrelazioni fra gli dèi e i demoni (spiriti), ma semplicemente di purificare le<br />

antiche religioni; che “la religione della moltitudine andava per mano con la filosofia e<br />

insieme a essa si era gradualmente corrotta e oscurata di semplici concetti umani, di<br />

superstizioni e di menzogne; che di conseguenza bisognava riportarla alla sua purezza<br />

originaria liberandola da queste scorie e ristabilendola sui principi filosofici; e che tutto<br />

ciò a cui Cristo mirava era di reinstaurare la primitiva integrità della sapienza antica”. (17)<br />

Ammonio per primo insegnò che ogni religione era fondata su di una stessa verità, che<br />

è la saggezza trovata nei Libri di Thoth (Ermete Trismegisto) dai quali Pitagora e Platone<br />

avevano appreso la loro filosofia. Ed egli affermò che le dottrine del primo erano identiche<br />

a quelle dei primitivi insegnamenti dei brahmani, ora incorporate nei più antichi Veda. “Il<br />

nome Thoth”, dice il professor Wilder, “indica un collegio o assemblea”, (18) e “non è<br />

improbabile che i libri siano stati così chiamati in quanto sono raccolti in essi gli oracoli e<br />

le dottrine della fratellanza sacerdotale di Memfi. Il rabbino Wise ha suggerito una simile<br />

ipotesi relativamente alle parole divine riferite nella Scrittura ebraica. Ma gli scrittori<br />

indiani affermano che, durante il regno del re Kansa, gli Yadu (Ebrei?), o tribù sacra,<br />

lasciarono l’India ed emigrarono verso occidente portando con loro i quattro Veda. Vi era<br />

certamente una grande somiglianza fra le dottrine filosofiche e i costumi religiosi degli<br />

Egiziani e quelli dei buddhisti orientali; ma oggi non sappiamo se i libri ermetici e i quattro<br />

Veda fossero identici.<br />

Sappiamo però con certezza una cosa, e cioè che prima che la parola filosofo fosse<br />

pronunciata per la prima volta da Pitagora alla corte del re dei Filiasi, la “dottrina segreta”,<br />

o saggezza, era identica in ogni paese. Pertanto dobbiamo cercare la verità negli antichi<br />

testi, quelli meno snaturati dalle falsificazioni successive. E adesso che la filologia si è<br />

impadronita dei testi sanscriti, che si possono decisamente considerare documenti di gran<br />

lunga più antichi della Bibbia mosaica, è dovere degli studiosi presentare al mondo la<br />

verità e niente altro che la verità. Senza badare a pregiudizi scettici o teologici, essi<br />

devono esaminare imparzialmente i due documenti, i più antichi Veda e il Vecchio<br />

Testamento, e decidere quale di essi è lo Sruti, o Rivelazione originale, e quale lo Smriti,<br />

che, come dimostra Max Müller, significa solo ricordo o tradizione.<br />

Origene scrive che i brahmani furono sempre famosi per le meravigliose guarigioni<br />

ottenute con certe parole; (19) e, ai nostri giorni, troviamo Orioli, un dotto membro<br />

(17) Vedi Mosheim.<br />

(18) New Platonism and Alchemy.<br />

(19) Origene, Contra Celsum.<br />

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