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ISIDE SVELATA

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popolo di essere guidato, o “controllato” da questo gnomo — perché non poteva essere<br />

altro che uno gnomo — quell’uomo, durante le sue pericolose manipolazioni, rispose<br />

baldamente a un missionario cattolico, il quale aveva colto l’occasione per informare i<br />

presenti che il miserabile peccatore “si era venduto a Satana”. Senza togliere le mani e le<br />

braccia dai carboni ardenti in cui le rinfrescava, il Tamil si limitò a volgere la testa<br />

gettando uno sguardo arrogante al missionario infuriato. “Mio padre e il padre di mio<br />

padre”, disse, “avevano questo “piccolo demone” al loro comando. Da due secoli il Kutti è<br />

un fedele servitore della nostra casa, e adesso, signore, volete far credere al popolo che sia<br />

il mio padrone. Ma loro ne sanno più di voi”. Dopo di che trasse tranquillamente le mani<br />

dal fuoco e proseguì le sue altre esibizioni.<br />

Quanto ai meravigliosi poteri di predizione e di chiaroveggenza posseduti da certi<br />

brahmani, essi sono notissimi a qualsiasi Europeo residente in India. Se poi questi Europei,<br />

tornati nei paesi “civili”, ridono di tali storie e a volte le negano decisamente, fanno torto<br />

alla loro buona fede, non ai fatti. Questi brahmani vivono per lo più in “villaggi sacri” e<br />

luoghi isolati, specialmente lungo la costa occidentale dell’India. Evitano le città popolose<br />

e in particolare gli Europei, e raramente questi riescono a stabilire un’intima amicizia con i<br />

“veggenti”. Si crede in genere che questo sia dovuto alla loro osservanza religiosa della<br />

casta; ma noi siamo fermamente convinti che in molti casi non è così. Dovranno passare<br />

anni e forse secoli prima che la vera ragione sia accertata.<br />

Quanto alle caste inferiori, alcune delle quali sono dette dai missionari adoratrici del<br />

diavolo, nonostante i pii sforzi da parte dei missionari cattolici di divulgare in Europa<br />

commoventi rapporti sulla miseria di quei popoli “venduti all’Arci-Nemico”, e quelli<br />

simili, forse solo un tantino meno ridicoli e assurdi, dei missionari protestanti, la parola<br />

“diavolo”, nel senso inteso dai cristiani, è per loro una non entità. Esse credono in spiriti<br />

buoni e in spiriti cattivi, ma non adorano né temono il Diavolo. Il loro “culto” è<br />

semplicemente una precauzione cerimoniale contro gli spiriti “terrestri” e umani, che esse<br />

temono molto più dei milioni di elementali nelle loro varie forme. Esse usano ogni genere<br />

di musiche, di incensi e profumi nel loro sforzo di scacciare i “cattivi spiriti” (gli<br />

elementari). Sotto questo aspetto non sono più degne di derisione del noto sapiente,<br />

spiritista convinto, il quale suggeriva di tenere nella stanza del vetriolo e della polvere di<br />

nitro per tener lontani gli “spiriti sgradevoli”; e non sbagliano più di lui nel farlo: perché<br />

l’esperienza dei loro antenati, che si estende per molte migliaia di anni, ha insegnato loro<br />

come procedere contro la vile “orda spirituale”. Che si tratti di spiriti umani è dimostrato<br />

dal fatto che molto spesso i membri di quelle caste cercano di placare e propiziarsi le<br />

“larvae” dei loro parenti e delle loro figlie quando hanno ragione di sospettare che non<br />

siano morti in odore di santità e di castità. Essi chiamano questi spiriti “Kanni”, cattive<br />

vergini. Il caso fu notato da molti missionari. Il reverendo E. Lewis, (22) fra gli altri. Ma<br />

questo pio personaggio è solito insistere sul fatto che essi adorano i diavoli, mentre non<br />

fanno niente di simile, perché cercano solo di rimanere in buoni termini con essi per non<br />

essere molestati. Offrono loro torte, frutta e cibi di vario genere che essi gradivano quando<br />

erano in vita, perché molti hanno sperimentato la malvagità di questi “morti” che ritornano,<br />

le cui persecuzioni sono talora paurose. Secondo questo stesso principio essi agiscono<br />

verso gli spiriti di tutti i malvagi. Lasciano sulle loro tombe, se sono stati sepolti, o presso<br />

il luogo in cui le loro spoglie sono state cremate, cibo e liquori, con lo scopo di tenerli<br />

presso queste località e pensando che tali vampiri saranno così distolti dal tornare nelle<br />

(22) The Tinnevelly Shanars, pag. 43. 458<br />

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