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ISIDE SVELATA

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iescono tuttavia, per mancanza di mezzi adatti, a capire le loro idee in modo esatto. Essi<br />

credono che i neoplatonici fossero più inclini alla filosofia trascendentale che alle scienze<br />

esatte.<br />

“Gli insuccessi presentati così spesso dalle scienze esatte”, nota il professor Draper,<br />

“non sono prova della inattendibilità del suo metodo, ma piuttosto della sua esattezza. Essi<br />

dipendono infatti dalla mancanza di dati sufficienti”. (28)<br />

Quali dati?, possiamo domandare. Non possiamo aspettarci che uno scienziato<br />

ammetta che questi dati possano esserci forniti dalla scienza occulta, perché non crede in<br />

essa. Tuttavia il futuro può dimostrarne la verità. Aristotele ha trasmesso il suo metodo<br />

induttivo ai nostri scienziati; ma, finché essi non lo completeranno con gli “universali” di<br />

Platone, incontreranno ancora più “insuccessi” del grande maestro di Alessandro. Gli<br />

universali rimangono materia di fede solo finché non possono essere dimostrati dalla<br />

ragione e fondati su di un’esperienza continua. Quale dei nostri filosofi contemporanei può<br />

dimostrare con questo stesso metodo induttivo che gli antichi non possedevano tali<br />

dimostrazioni in conseguenza dei loro studi esoterici? Le loro stesse negazioni, non<br />

sostenute da prove come sono, mostrano a sufficienza che essi non seguono sempre il<br />

metodo induttivo di cui tanto si vantano. Costretti come sono a fondare le loro teorie,<br />

volenti o nolenti, sul terreno degli antichi filosofi, fanno scoperte che sono soltanto fusti<br />

scaturiti dai germi piantati da essi. E tuttavia anche queste scoperte sono generalmente<br />

incomplete se non abortite. Le loro cause sono avvolte nell’oscurità e i loro ultimi effetti<br />

sono imprevedibili. “Noi non possiamo considerare”, dice il professor Youmans, “le teorie<br />

del passato come semplici errori, né quelle attuali come definitive. Il corpo della verità, che<br />

vive e si sviluppa, ha solo avvolto i suoi antichi tegumenti nel progresso verso uno stato<br />

più alto e vigoroso”. (29) Questo linguaggio, applicato alla chimica moderna da uno dei<br />

principali chimici speculatori e dei più entusiasti scrittori scientifici del nostro tempo,<br />

mostra lo stato di transizione in cui si trova la scienza attuale; ma quello che è vero perla<br />

chimica è vero per tutte le sue altre scienze sorelle.<br />

Dopo l’avvento dello spiritismo, medici e patologi sono più disposti che mai a trattare<br />

grandi filosofi come Paracelso e Van Helmont da ciarlatani superstiziosi, e a mettere in<br />

ridicolo le loro nozioni circa l’archaeus, o anima mundi, come l’importanza che essi dànno<br />

alla conoscenza del meccanismo delle stelle. E tuttavia, quanti progressi sostanziali ha fatto<br />

la medicina dal tempo in cui Lord Bacon la classificava fra le scienze congetturali!<br />

Filosofi come Democrito, Aristotele, Euripide, Epicuro, o meglio il suo biografo<br />

Lucrezio, Eschilo, e altri antichi scrittori, che i materialisti sono così pronti a citare come<br />

autorevoli antagonisti dei sognatori platonici, erano solo dei teorici, non degli adepti.<br />

Questi ultimi, quando scrivevano, vedevano le loro opere bruciate dalla plebe cristiana, o le<br />

redigevano in termini da essere intelligibili solo dagli iniziati. Quale dei loro detrattori<br />

moderni può essere sicuro di sapere tutto ciò che essi sapevano? Diocleziano da solo<br />

bruciò intere biblioteche di opere sulle “arti segrete”; nemmeno un manoscritto che<br />

trattasse l’arte di fare l’oro e l’argento fuggì alla furia di questo rozzo tiranno. Le arti e la<br />

civiltà avevano raggiunto un tale sviluppo in quelli che chiamiamo oggi tempi arcaici, che<br />

sappiamo, attraverso Champollion, che Athothis, secondo re della prima dinastia, scrisse<br />

un’opera di anatomia, e il re Necho scrisse di astrologia e di astronomia. Blantaso e Cincro<br />

furono due dotti geografi di quei tempi pre-mosaici. Eliano parla dell’egiziano Iaco, la cui<br />

(28) Draper, Conflict between Religion and Science, pag. 22. 420.<br />

(29) Edward L. Youmans, M.D., A Class-book of Chemistry, pag. 4.<br />

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