05.12.2014 Views

ISIDE SVELATA

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

differiscono per dimensioni, distanze e attività, così differiscono l’intensità dei loro impulsi<br />

sull’etere o luce astrale, e le loro forze magnetiche o comunque sottili irradiate da essi in<br />

certi aspetti dei cieli. La musica è la combinazione e la modulazione dei suoni, e i suoni<br />

sono l’effetto prodotto dalle vibrazioni dell’etere. Se gli impulsi comunicati all’etere dai<br />

diversi pianeti possono essere eguagliati ai toni prodotti dalle diverse note di uno<br />

strumento musicale; non è difficile concepire come la pitagorica “musica delle sfere” sia<br />

qualche cosa di più di una semplice fantasia, e che certi aspetti planetari possano implicare<br />

disturbi nell’etere del nostro pianeta mentre certi altri diano riposo e armonia. Certi generi<br />

di musica ci traggono alla pazzia; altri esaltano l’anima ad aspirazioni religiose. Infine non<br />

vi è una creatura umana che non risponda a certe vibrazioni dell’atmosfera. Lo stesso<br />

avviene con i colori: alcuni ci eccitano, altri ci calmano piacevolmente. Le monache si<br />

vestono di nero per indicare la tristezza di una fede oppressa dal senso del peccato<br />

originale; la sposa si veste di bianco; il rosso accende la collera di certi animali. Se noi e<br />

gli animali subiamo l’influenza di vibrazioni che operano su di una piccolissima scala,<br />

perché non potremmo essere influenzati dalla massa di vibrazioni che operano su grande<br />

scala come effetto delle influenze stellari combinate?<br />

“Sappiamo”, dice il dott. Elam, “che certe condizioni patologiche tendono a divenire<br />

epidemiche per l’influenza di cause non ancora investigate... Vediamo quanto sia forte la<br />

tendenza dell’opinione, una volta promulgata, ad assumere forma epidemica: nessuna<br />

opinione, nessuna illusione è troppo assurda per assumere questo carattere collettivo.<br />

Osserviamo anche con quanta evidenza le stesse idee si riproducano e riappaiono in<br />

epoche successive; ... nessun crimine è troppo orribile per divenire popolare, omicidio,<br />

infanticidio, suicidio, avvelenamento o qualsiasi altra diabolica concezione umana... Nelle<br />

epidemie la causa del rapido diffondersi in un dato periodo rimane un mistero!”<br />

Queste poche righe contengono un innegabile fatto psicologico, delineato con penna<br />

maestra, e in egual tempo una mezza confessione di totale ignoranza: “Cause non ancora<br />

investigate”. Perché non essere onesti e aggiungere subito: “impossibili a investigarsi con<br />

gli attuali metodi scientifici”?<br />

Segnalando un’epidemia di fenomeni incendiari, il dott. Elam cita dalle Annales<br />

d’Hygiene Publique i seguenti casi: “Una ragazza di circa diciassette anni fu arrestata<br />

come sospetta... essa confessò di avere per due volte messo a fuoco la casa per istinto, per<br />

irresistibile necessità... Un ragazzo di circa diciotto anni commise vari atti dello stesso<br />

genere. Egli non era mosso da alcuna passione, ma lo svilupparsi delle fiamme eccitava in<br />

lui un’emozione profondamente piacevole”.<br />

Chi non ha trovato nelle colonne dei giornali dei casi analoghi? Ci sono continuamente<br />

sott’occhio. In casi di omicidio di ogni genere, e in altri delitti di carattere diabolico, l’atto<br />

è attribuito, nove volte su dieci, da coloro stessi che lo hanno commesso, a un’ossessione<br />

irresistibile. “Qualche cosa mi sussurrava continuamente all’orecchio... Qualcuno mi<br />

spingeva e mi controllava senza sosta”. Sono queste, per lo più, le confessioni dei<br />

criminali. I medici le attribuiscono ad allucinazioni e a disordini del cervello e chiamano<br />

temporanea lunaticità l’impulso omicida. Ma la lunaticità stessa è forse ben capita dagli<br />

psicologi? La sua causa è stata mai formulata in un’ipotesi capace di far fronte alla sfida di<br />

un investigatore che non vuole compromessi? Le opere contrastanti degli alienisti<br />

contemporanei rispondono da sole.<br />

Platone riconosce che l’uomo è il trastullo dell’elemento di necessità, nel quale entra<br />

al suo apparire in questo mondo di materia; egli è influenzato da cause esterne e queste<br />

cause sono daimonia, come quello di Socrate. Felice è l’uomo fisicamente puro, perché se<br />

253

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!