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ISIDE SVELATA

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dei serpenti, l’evidente controllo delle forze astrali: tutto ciò appartiene alla magia. Questi<br />

esperimenti hanno un interesse e un valore per la scienza, ma si prestano agli abusi nelle<br />

mani di praticanti meno coscienziosi dell’eminente personaggio indicato come dott. X. Un<br />

vero cabalista orientale non consiglierebbe di ripeterli.<br />

Vi sono sfere sconosciute sotto i nostri piedi; delle sfere ancor più sconosciute e ancor<br />

meno esplorate sopra di noi; e nel mezzo una manciata di talpe, cieche alla grande luce di<br />

Dio e sorde ai sussurri del mondo invisibile, che si vantano di guidare l’umanità. Ma dove?<br />

In avanti, esse gridano; ma abbiamo il diritto di dubitarne. Il maggiore fra i nostri fisiologi,<br />

se messo a fianco del fachiro indù, che non sa né leggere né scrivere, si sentirà subito<br />

incapace come uno scolaretto che non ha imparato la sua lezione. Non certo sezionando un<br />

animale vivente un fisiologo si assicurerà dell’esistenza dell’anima umana, né con la lama<br />

di un coltello la estrarrà dal corpo dell’uomo. “Quale uomo sano di spirito”, si domanda<br />

Sergeant Cox, presidente della Società Psicologica di Londra, “che non sappia nulla di<br />

magnetismo né di fisiologia, che non abbia mai visto un esperimento né conosca i suoi<br />

principi, vorrà passare da sciocco negando i fatti e condannando la teoria?” La giusta<br />

risposta a questa domanda dovrebbe essere: “I due terzi dei nostri scienziati attuali”.<br />

L’impertinenza, se la verità può mai essere impertinente, dovrebbe essere attribuita a colui<br />

che la ha enunciata, uno di quei pochi scienziati che hanno abbastanza coraggio e onestà<br />

per esprimere verità salutari per quanto sgradevoli. E non c’è da sbagliarsi sul vero<br />

significato dell’accusa, perché subito dopo l’irriverente domanda il dotto conferenziere<br />

osserva con eguale puntualità: “Il chimico prende la sua elettricità dall’elettrotecnico, il<br />

fisiologo si rivolge al geologo per la sua geologia, e ognuno di questi considererebbe<br />

un’impertinenza da parte degli altri se essi pronunciassero giudizi in un ramo di<br />

conoscenza che non è il loro. È strano, ma non meno vero che questa regola razionale<br />

venga messa completamente da parte quando si tratta di psicologia. I fisici si considerano<br />

competenti a pronunciare giudizi dogmatici sulla psicologia e su tutto ciò che appartiene a<br />

essa senza avere mai osservato alcuno dei suoi fenomeni e nella completa ignoranza dei<br />

suoi principi e della sua pratica”. (52)<br />

Speriamo sinceramente che i suoi eminenti biologi, Mendeleyeff di Pietroburgo e Ray<br />

Lankester, di Londra, accoglieranno tutto ciò con lo stesso coraggio delle loro vittime<br />

viventi quando palpitano sotto i loro coltelli.<br />

Perché una credenza divenga universale è necessario che sia fondata su di un’immensa<br />

quantità di fatti che tendono a rafforzarla da una generazione all’altra. Alla testa di tutte<br />

queste credenze sta la magia, o, se si preferisce, la psicologia occulta. Chi, fra coloro che<br />

riconoscono i suoi tremendi poteri, anche nei suoi deboli e semiparalizzati effetti nelle<br />

nostre regioni civili, oserebbe negare, oggi, le affermazioni di Porfirio e di Proclo che<br />

anche oggetti inanimati, come statue di dèi, possono essere fatti muovere e mostrare una<br />

vita fittizia per pochi momenti? Chi può smentirle? Forse coloro che affermano ogni<br />

giorno, e firmano, di aver visto tavoli e sedie muoversi e camminare, e matite scrivere<br />

senza contatto? Diogene Laerzio ci parla di un certo filosofo, Stilpone, il quale venne<br />

esiliato da Atene, dall’Areopago, avendo osato negare in pubblico che la Minerva di Fidia<br />

era qualche cosa di diverso da un semplice blocco di marmo. Ma la nostra epoca, dopo<br />

avere imitato gli antichi in ogni cosa possibile, perfino nei loro nomi, come “senatori”,<br />

“prefetti”, “consoli”, ecc.; e dopo avere ammesso che il grande Napoleone conquistò tre<br />

quarti dell’Europa applicando gli stessi principi bellici dei Cesari e degli Alessandri, si<br />

(52) “The Spiritualist” Londra 10 novembre 1876.<br />

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