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ISIDE SVELATA

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Faraday e Tyndall si vantavano che la loro presenza in un circolo arrestava<br />

immediatamente ogni manifestazione. Questo fatto da solo avrebbe dovuto provare agli<br />

eminenti scienziati che in questi fenomeni vi era qualche cosa degna di attirare la loro<br />

attenzione. Come scienziato, il professor Tyndall era forse preminente nel circolo di coloro<br />

che presenziavano alla seduta; come osservatore attento, che non poteva essere ingannato<br />

dai trucchi di un medium, non era forse superiore agli altri raccolti nella stanza, e se le<br />

manifestazioni fossero state solo una frode così astuta da ingannare gli altri, non si<br />

sarebbero arrestate per la sua presenza. Quale medium può vantarsi di fenomeni come<br />

quelli prodotti da Gesù e dall’apostolo Paolo dopo di lui? E tuttavia anche Gesù incontrò<br />

casi in cui l’inconscia forza di resistenza superò perfino la sua così ben diretta corrente di<br />

volontà. “Ed egli non fece là molte opere importanti a causa della loro incredulità”.<br />

Vi è un riflesso di ognuna di queste idee nella filosofia di Schopenhauer. I nostri<br />

scienziati “investigatori” potrebbero consultare con profitto le sue opere. Vi troverebbero<br />

molte strane ipotesi fondate su antiche idee, speculazioni sui “nuovi” fenomeni, che<br />

possono presentarsi razionali come ogni altra, e si risparmierebbero così l’inutile fatica di<br />

inventare nuove teorie. Le forze psichiche ed ecteniche, 1’“ideo-motore” e i “poteri<br />

elettrobiologici”, “il pensiero latente” e perfino la “cerebrazione inconscia” sono tutte<br />

teorie che possono essere riassunte in due parole: la LUCE ASTRALE dei cabalisti.<br />

Le audaci teorie e opinioni espresse nelle opere di Schopenhauer differiscono<br />

ampiamente da quelle della maggioranza dei nostri scienziati ortodossi. “In realtà”, nota<br />

questo ardito speculatore, “non vi è né materia né spirito. La tendenza alla gravitazione in<br />

una pietra è inesplicabile come il pensiero in un cervello umano... Se la materia può —<br />

nessuno sa perché — cadere a terra, essa può anche — nessuno sa perché — pensare... Non<br />

appena, anche in meccanica, andiamo oltre la pura matematica, non appena raggiungiamo<br />

l’imperscrutabile, l’adesione, la gravitazione e così via, ci troviamo davanti a fenomeni che<br />

sono misteriosi per i nostri sensi come la VOLONTÀ e il PENSIERO nell’uomo: ci troviamo<br />

di fronte all’incomprensibile, perché tale è ogni forza della natura. Dov’è dunque quella<br />

materia che tutti voi pretendete di conoscere così bene, e dalla quale, essendo così familiari<br />

con essa, traete tutte le vostre conclusioni e spiegazioni, tutto attribuendo a essa?... Quello<br />

che può essere pienamente compreso dalla nostra ragione e dai nostri sensi è solo ciò che è<br />

superficiale: essi non possono mai raggiungere la vera e intima essenza delle cose. Tale era<br />

l’opinione di Kant. Se ammettete che vi sia in un cervello umano una sorta di spirito, siete<br />

costretti ad ammetterlo anche in una pietra. Se la vostra materia totalmente inerte e passiva<br />

può manifestare una tendenza verso la gravitazione, o, come l’elettricità, può attirare,<br />

respingere e far scaturire scintille, allora può anche pensare al pari del cervello. In breve,<br />

ogni particella del cosiddetto spirito può essere sostituita da un equivalente di materia, e<br />

ogni particella di materia può essere sostituita dallo spirito... Così la divisione cartesiana di<br />

tutte le cose in materia e spirito non è filosoficamente esatta; saremo esatti solo se le<br />

divideremo in volontà e manifestazione, la qual divisione non ha niente a che fare con la<br />

prima, perché spiritualizza ogni, cosa: tutto ciò che, nel primo caso, è reale e oggettivo —<br />

il corpo e la materia — è trasformato in rappresentazione, e ogni manifestazione in<br />

volontà”.(27)<br />

Queste concezioni confermano quello che abbiamo detto circa i vari nomi dati alla<br />

stessa cosa. Gli avversari si battono per semplici parole. Chiamate i fenomeni forza,<br />

energia, elettricità o magnetismo, volontà o potere spirituale, si tratterà sempre di una<br />

(27) Parerga, II, pagg. 111, 112.<br />

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