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ISIDE SVELATA

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spiegazione esoterica degli ermetisti; (66) essi ricordano anche, innegabilmente, i quattro<br />

figli di Dio della teogonia egiziana. Inoltre, come chiunque può capire, la somiglianza di<br />

questo mito con il racconto del Genesi, sarà evidente anche per un osservatore superficiale.<br />

Questi quattro antenati “potevano ragionare e parlare, la loro vista era senza limiti, ed essi<br />

sapevano tutte le cose”. (67) Quando “essi ebbero reso grazie al Creatore per la loro<br />

esistenza, gli dèi furono atterriti, e soffiarono una nube sugli occhi degli uomini così che<br />

potessero vedere solo a una certa distanza e non essere eguali a loro stessi”. Questo porta<br />

direttamente alla frase del Genesi: “Ecco, l’uomo è divenuto come uno di noi nel conoscere<br />

il bene e il male; impediamo adesso che stenda la mano per prendere l’albero della vita”,<br />

ecc. E ancora: “mentre essi dormivano, Dio diede loro delle mogli”, ecc.<br />

Non abbiamo la minima intenzione di mancar di rispetto suggerendo idee a coloro che<br />

sono troppo saggi per aver bisogno di suggerimenti. Ma dobbiamo ricordare che i trattati<br />

autentici sull’antica magia dei Caldei e degli Egiziani non sono diffusi nelle biblioteche e<br />

nelle vendite all’asta. Che esistano è tuttavia un fatto accertato per molti studiosi della<br />

filosofia arcana. Non è forse della massima importanza, per chiunque studi l’antichità,<br />

avere per lo meno una conoscenza superficiale del loro contenuto? “I quattro antenati della<br />

razza”, aggiunge Max Müller, “sembrano avere avuto una lunga vita, e quando infine<br />

morirono, sparirono in modo misterioso e lasciarono ai loro figli quella che è detta maestà<br />

nascosta, che non deve mai essere aperta da mani umane. Ignoriamo che cosa fosse”.<br />

Se non vi è una relazione fra questa maestà nascosta e la gloria nascosta della Kabala<br />

caldea, che, a quanto si dice, fu lasciata dietro di sé da Enoch quando fu portato via in<br />

modo così misterioso, dobbiamo negare credito a ogni prova circostanziale. Ma non è forse<br />

possibile che questi “quattro antenati” della razza Quiché siano i tipi, in senso esoterico,<br />

dei quattro successivi progenitori dell’uomo menzionati dal Genesi, I, II e VI? Nel primo<br />

capitolo, il primo uomo è bisessuale — “Egli li creò maschio e femmina” — e risponde<br />

alle divinità ermafrodite delle mitologie successive; il secondo, Adamo, fatto con “la<br />

polvere della terra” e unisessuale, risponde ai “figli di Dio” del capitolo VI; il terzo è<br />

rappresentato dai giganti, o nephilim, appena accennati nella Bibbia, ma pienamente<br />

spiegati altrove; il quarto è l’antenato degli uomini “le cui figlie erano belle”.<br />

Considerando ammesso il fatto che i Messicani ebbero i loro maghi fin da tempi<br />

remoti; che lo stesso si può pensare di tutte le antiche religioni del mondo; che una forte<br />

somiglianza prevale non solo nelle forme del loro cerimoniale religioso, ma anche negli<br />

stessi nomi usati per indicare certi atti magici; e finalmente che tutti gli altri indizi in<br />

accordo con le deduzioni scientifiche sono venuti meno, alcuni inghiottiti nel pozzo senza<br />

fondo delle coincidenze, perché non dovremmo volgerci alle grandi autorità della magia e<br />

vedere se, sotto questa “vegetazione di assurdità fantastiche”, non possa esservi un<br />

profondo sostrato di verità? Qui non vogliamo essere fraintesi, Non mandiamo gli<br />

scienziati a studiare magia nella Cabala e nei libri ermetici, ma li indirizziamo alle autorità<br />

della magia per scoprire materiali per la storia e la scienza. Non vogliamo minimamente<br />

incorrere nelle adirate denuncie degli accademici con una indiscrezione come quella del<br />

povero des Mousseaux quando cercò di costringerli a leggere le sue Memorie<br />

demonologiche e a fare ricerche sul Diavolo.<br />

(66) In Esiodo, Zeus creò la sua terza razza umana da un frassino. Nel Popol-Vuh si dice che la terza razza<br />

umana fu creata dall’albero “tzite” e che le donne furono tratte dal midollo di un giunco chiamato “sibac”.<br />

Anche questa è una strana coincidenza.<br />

(67) Popolo-Vuh riveduto da Max Müller.<br />

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