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ISIDE SVELATA

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cambiata, e può indicare che dobbiamo accordare a questi antichi “granai”, “osservatori<br />

magico-astrologici” e “sepolcri regali”, un’origine anteriore alla formazione del Sahara e di<br />

altri deserti. Questo implicherebbe un’antichità molto maggiore delle poche migliaia di<br />

anni così generosamente accordate loro dagli egittologi.<br />

Il dott. Rebold, un archeologo francese di qualche fama, offre ai suoi lettori una rapida<br />

visione della cultura prevalente 5000 (?) anni a. C. dicendo che a quell’epoca vi erano non<br />

meno di “trenta o quaranta collegi di sacerdoti che studiavano scienze occulte e magia<br />

pratica”.<br />

Uno scrittore della “National Quarterly Review” (Vol. XXXII, N° LXIII, dicembre<br />

1875) dice che “I recenti scavi fatti nelle rovine di Cartagine hanno portato alla luce tracce<br />

di una civiltà e di una raffinatezza di arte e di lusso che devono avere eclissato perfino<br />

quelle dell’antica Roma; e quando fu pronunciata la sentenza Delenda est Carthago, la<br />

padrona del mondo sapeva bene di stare per distruggere una potenza più grande di lei,<br />

perché, mentre l’uno dei due imperi dominava il mondo con la sola forza delle armi, l’altro<br />

era l’ultimo e più perfetto rappresentante della razza che aveva diretto la civiltà, il sapere e<br />

l’intelletto del genere umano molti secoli prima che si sentisse parlare di Roma”. Questa<br />

Cartagine è quella che, secondo Appiano, esisteva già nel 1234 a. C., ossia cinquant’anni<br />

prima della presa di Troia, e non quella della tradizione popolare, che la suppone costruita<br />

da Didone (Elissa o Astarte) quattro secoli più tardi.<br />

Abbiamo qui un’altra illustrazione della verità della dottrina dei cicli. Le affermazioni<br />

di Draper circa l’erudizione astronomica degli antichi Egiziani sono singolarmente<br />

confermate da un fatto interessante citato da J. M. Peebles, tratto da una conferenza tenuta<br />

a Filadelfia dal defunto astronomo professor O. M. Mitchell. Sulla bara di una mummia,<br />

oggi al British Museum, era disegnato lo zodiaco con l’esatta posizione dei pianeti al<br />

tempo dell’equinozio di autunno nell’Anno 1722 a. C. Il professor Mitchell calcolò la<br />

posizione precisa dei corpi celesti appartenenti al nostro sistema solare nel momento<br />

indicato. “Ecco il risultato secondo le sue stesse parole”, dice il Peebles.

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