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ISIDE SVELATA

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quale l’atma perde ogni ricordo dei dolori trascorsi. Lo spazio etereo intermedio è pieno di<br />

strani esseri. Quelli fra l’etere superiore e la terra sottostante sono le creature di una<br />

“natura media”, spiriti naturali o, come li chiamano talora i cabalisti, elementari.<br />

Questa pittura è una copia di quella descritta alla posterità da Beroso, sacerdote del<br />

tempio di Belo in Babilonia, o è l’originale. Lasciamo la decisione all’acutezza degli<br />

archeologi moderni. Ma la parete è coperta esattamente con quelle creature descritte dal<br />

semi-demone, o semi-dio, Oannes, l’uomo pesce caldeo, (24) “. esseri ripugnanti prodotti da<br />

un doppio principio”: la luce astrale e la materia più grossolana.<br />

Segreti dei templi indù<br />

Anche resti architettonici delle razze primitive sono stati purtroppo trascurati, fino a<br />

oggi, dagli archeologi. Le caverne di Ajanta, che sono solo a 200 miglia da Bombay, nella<br />

catena del Chandor, e le rovine dell’antica città di Aurungabad, i cui palazzi diroccati e le<br />

curiose tombe sono state lasciate per secoli in desolata solitudine, hanno attratto<br />

l’attenzione solo in tempi recenti. Ricordi di una civiltà da molto tempo scomparsa, sono<br />

divenuti rifugio di animali selvaggi secoli prima che fossero riconosciuti degni di<br />

esplorazione scientifica, e solo negli ultimi tempi l’”Observer” diede un’entusiasta<br />

descrizione di questi antenati di Ercolano e di Pompei. Dopo avere giustamente biasimato<br />

il governo locale, che “si è limitato a provvedere un bungalow in cui il viaggiatore può<br />

trovare rifugio e salvezza, e niente altro”, il giornale narra le meraviglie che si possono<br />

vedere in questo luogo isolato con le seguenti parole:<br />

“In una profonda gola nell’alto delle montagne vi è un gruppo di templi a caverna, che<br />

sono le più meravigliose caverne della terra. Oggi non si sa quanti di questi recessi montani<br />

esistano; ma ventisette sono stati esplorati, misurati e in qualche modo ripuliti dai rifiuti.<br />

Ve ne sono indubbiamente molti altri. E difficile rendersi conto dell’infaticabile lavoro con<br />

cui queste meravigliose caverne sono state scavate nella roccia amigdaloide. Si dice che in<br />

origine fossero buddhiste e usate per scopi di culto e di ascetismo. Hanno un grande valore<br />

come opere d’arte. Si estendono per più di 500 piedi lungo un alto dirupo e sono scolpite<br />

nel modo più curioso rivelando in modo straordinario il gusto, il talento e la perseveranza<br />

degli scultori indù.<br />

“Questi templi a caverna hanno bellissime sculture all’esterno, ma all’interno la<br />

decorazione è molto più elaborata, con una profusione di sculture e di dipinti. Questi<br />

templi, rimasti così a lungo deserti, hanno sofferto per l’umidità e l’abbandono, e le pitture<br />

e gli affreschi non sono certo quello che erano centinaia di anni fa. Ma i colori sono ancora<br />

brillanti, e scene gaie e festose appaiono ancora sulle pareti. Alcune figure intagliate nella<br />

roccia sono considerate processioni nuziali e scene di gaia vita domestica. Le figure<br />

femminili sono belle, delicate e bionde come le donne europee. Tutte queste<br />

rappresentazioni hanno valore artistico e nessuna di esse è contaminata dalla grossolanità o<br />

dall’oscenità così evidenti nelle rappresentazioni brahmaniche di egual carattere.<br />

“Queste caverne sono visitate da un gran numero di archeologi che cercano di<br />

identificare i geroglifici scritti sulle pareti e di stabilire l’età di questi curiosi templi.<br />

“Le rovine dell’antica città di Aurungabad non sono molto lontane dallecaverne. Era<br />

una città fortificata di grande rinomanza, ma oggi è deserta. Vi sono non solo mura<br />

diroccate ma anche palazzi in rovina. La loro costruzione è tuttavia di estrema solidità e le<br />

mura appaiono solide non meno delle colline esterne.<br />

(24) Beroso, frammento conservato da Alex. Polystor; Cory, Of the Cosmogony and the Deluge.<br />

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