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ISIDE SVELATA

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essere comunicata da un oggetto a un altro, e le si poteva far creare qualsiasi cosa per il<br />

solo potere della volontà umana. Per gli antichi Greci, Kurios era il dio-Mente (Nous).<br />

“Koros (Kurios) significa la pura e non mischiata natura dell’intelletto, la sapienza”, dice<br />

Platone. (11) Kurios è Mercurio, la Divina Sapienza, e “Mercurio è il Sole” (12) dal quale<br />

Thaut (Ermete) ricevette la divina sapienza, da lui, a sua volta, impartita al mondo nei suoi<br />

libri. Anche Ercole è il sole, il magazzino celeste del magnetismo universale; (13) o<br />

piuttosto Ercole è la luce magnetica che, quando si è fatta strada attraverso “l’occhio aperto<br />

del cielo”, entra nelle regioni del nostro pianeta e diviene così il “Creatore”. Ercole passa<br />

attraverso le dodici fatiche, valido Titano. Egli è chiamato “Padre di Tutto” e “nato da se<br />

stesso”, (autophues)”. (14)<br />

Ercole, il Sole, è ucciso dal Diavolo, Tifone, (15) e così Osiride, che è il padre e<br />

fratello di Oro e in egual tempo è identico a lui; e non dobbiamo dimenticare che il<br />

magnete fu chiamato l’”osso di Oro” e il ferro l’”osso di Tifone”. Viene chiamato “Ercole<br />

Invictus” solo quando discende nell’Ade (il giardino sotterraneo), coglie le “mele d’oro”<br />

dall’”albero della vita” e uccide il drago. (16) Il rozzo potere titanico, “fodera” di ogni<br />

diosole, oppone la sua forza di materia cieca al divino spirito magnetico, che cerca di<br />

armonizzare tutto nella natura.<br />

Tutti gli dèi solari con il loro simbolo, il sole visibile, sono i creatori della sola natura<br />

fisica. Lo spirituale è opera del Dio Altissimo, il Nascosto, il Centrale, il SOLE spirituale, e<br />

del suo Demiurgo, la Mente Divina di Platone e la Divina Sapienza di Ermete Trismegisto,<br />

(17) la sapienza emanante da Oulom o Kronos.<br />

“Dopo la distribuzione del Fuoco puro, nei misteri di Samotracia, cominciava una<br />

nuova vita”. (18) Era questa la “nuova nascita” a cui allude Gesù nella sua conversazione<br />

notturna con Nicodemo. “Iniziati nel più sacro di tutti i misteri e puri noi stessi... noi<br />

diveniamo giusti e santi con sapienza”. (19) “Egli soffiò su di loro e disse loro: “Accogliete<br />

il Santo Pneuma.” (20) E questo semplice atto di potere della volontà era sufficiente a<br />

impartire il dono della profezia nella sua forma più nobile e perfetta se tanto l’iniziatore<br />

quanto l’iniziato ne erano degni. “Deridere questo dono, anche nel suo aspetto presente,<br />

come il corrotto germoglio, il tardo residuo di un’epoca di ignoranza e di superstizione, e<br />

condannarlo frettolosamente come indegno di una sana investigazione, sarebbe ingiusto e<br />

antifilosofico”, come nota il reverendo J.B. Gross, che prosegue: “Togliere il velo che<br />

(11) Cratilo, pag. 79.<br />

(12) Arnobio, VI, XII.<br />

(13) Come mostreremo nei capitoli seguenti, il sole non era considerato dagli antichi come la causa diretta<br />

della luce e del calore, ma solo un agente di questa causa, attraverso il quale passa la luce dirigendosi verso la<br />

nostra sfera. Per questo era sempre chiamato dagli Egiziani “l’occhio di Osiride”, che era lui stesso il Logos,<br />

il Primo-nato, o luce resa manifesta al mondo, “che è la mente e il divino intelletto del Nascosto”. Solo questa<br />

luce, di cui abbiamo conoscenza, è il Demiurgo, il creatore del nostro pianeta e di ogni cosa pertinente a esso;<br />

nessuno degli dèi-sole ha qualche cosa a che fare con l’invisibile e sconosciuto universo disseminato nello<br />

spazio. Questa idea è espressa molto chiaramente nei Libri di Ermete.<br />

(14) Inno orfico XII; Hermann; Dunlap, Musah, His Mysteries, pag. 91.<br />

(15) Movers, 525. Dunlap, Mysteries of Adonis, 94.<br />

(16) Preller, II, 153. E questa evidentemente l’origine del dogma cristiano di Cristo che scende nell’inferno e<br />

sconfigge Satana.<br />

(17)<br />

Questo fatto importante spiega mirabilmente il grossolano politeismo delle masse e la raffinata e<br />

altamente filosofica concezione di un solo Dio, che fu insegnata solo nei santuari dei templi “pagani”.<br />

(18) Anthon, Cabeiria.<br />

(19) Platone, Fedro, traduzione di Cary.<br />

(20) Giovanni, XX, 22.<br />

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