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ISIDE SVELATA

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esidui della razza che precedette la nostra. Questa razza poteva vivere egualmente<br />

nell’acqua, nell’aria e nel fuoco perché aveva un illimitato controllo sugli elementi. Erano i<br />

“Figli di Dio”; non quelli che videro le figlie degli uomini, ma i veri Elohim, sebbene nella<br />

Cabala orientale abbiano un altro nome. Furono essi coloro che impartirono agli uomini i<br />

più misteriosi segreti della natura, e rivelarono loro la “parola” ineffabile oggi perduta.<br />

Questa parola, che non e parola, ha percorso tutto il mondo, e risuona ancora, come un’eco<br />

morente, nei cuori di alcuni uomini privilegiati. Gli ierofanti di tutti i collegi sacerdotali<br />

sapevano dell’esistenza di questa isola, ma la parola era conosciuta solo dal Java Aleim, o<br />

capo di ogni collegio, e veniva trasmessa al suo successore al momento della morte. Vi<br />

erano molti di questi collegi, e gli antichi autori classici ne parlano.<br />

Abbiamo già visto che e una tradizione universale, accettata da tutti i popoli antichi,<br />

quella che vi siano state molte razze umane prima della nostra attuale. Ognuna di esse si<br />

distingueva da quella che l’aveva preceduta; e ognuna scompariva quando appariva la<br />

seguente. In Manu sono chiaramente menzionate sei di queste razze che si succedettero<br />

l’una all’altra.<br />

“Da questo Manu Swayambhouva (il minore, corrispondente all’Adam Kadmon)<br />

proveniente da Swayambhouva o Essere esistente per se stesso, discesero altri sei Manu<br />

(uomini che simbolizzano i progenitori) ognuno dei quali diede origine a una razza<br />

umana... Questi Manu, tutti potenti, di cui Swayambhouva e il primo, hanno ognuno, nel<br />

proprio periodo — autara — prodotto e diretto questo mondo composto di esseri mobili e<br />

immobili” (Manu, libro I).<br />

Nel Siva-Purana, (24) si legge:<br />

“O Siva, dio del fuoco, possa tu distruggere i miei peccati come l’erba secca della<br />

giungla e distrutta dal fuoco. Attraverso il tuo potente Respiro Adhima (il primo uomo) e<br />

Heva (il complemento della vita, in sanscrito), antenati di questa razza di uomini, hanno<br />

ricevuto vita e coperto il mondo con i loro discendenti”.<br />

Non si poteva comunicare, per mare, con la bella isola, ma passaggi sotterranei,<br />

conosciuti solo dai capi, comunicavano con essa in tutte le direzioni. La tradizione indica<br />

molte maestose rovine dell’India, Ellora, Elefanta e le caverne di Ajunta (catena di<br />

Chandor), che appartenevano un tempo a questi collegi e che erano collegate con queste<br />

vie sotterranee. (25) Chi può dire che la perduta Atlantide — che è menzionata nel Libro<br />

segreto, ma anche qui sotto un altro nome pronunciato nel linguaggio sacro — non<br />

esistesse già a quei tempi? Il grande continente perduto avrebbe potuto forse essere situato<br />

a sud dell’Asia estendendosi dall’India alla Tasmania. (26) Se l’ipotesi, oggi molto dubbia e<br />

decisamente negata da alcuni dotti autori che la considerano una fantasia di Platone,<br />

venisse confermata, forse gli scienziati ammetterebbero che la descrizione del continente<br />

(24) Purana significa storia antica e sacra, o tradizione. Vedi la traduzione del Manu di Loiseleur Des-longchamps;<br />

e anche La Genèse dans l’Humanité, di L. Jacolliot.<br />

(25)<br />

Vi sono archeologi i quali, come James Fergusson, negano la grande antichità, anche di un solo<br />

monumento dell’India. Nella sua opera Illustrations of the Rok-Cut Temples of India, l’autore si arrischia a<br />

esprimere l’opinione davvero singolare che “L’Egitto aveva cessato di essere una nazione prima che i più<br />

antichi templi a caverna dell’India fossero scavati”. In breve egli non ammette l’esistenza di una sola caverna<br />

prima del regno di Asoka, e sembra voler dimostrare. che la maggior parte di questi templi scavati nella<br />

roccia fu eseguita dal tempo di questo pio re buddhista alla distruzione della dinastia Andhra di Maghada,<br />

all’inizio del quinto secolo. Consideriamo questa affermazione assolutamente arbitraria. Ulteriori scoperte<br />

mostreranno certamente quanto sia stata erronea e infondata<br />

(26) E una strana coincidenza che l’America, quando fu scoperta, presso alcune tribù indigene veniva chiamata<br />

col nome di Atlanta.<br />

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