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ISIDE SVELATA

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La stessa base sostiene le favole greche dei Titani, e può essere trovata nelle leggende<br />

messicane: le quattro razze successive del Popol-Vuh. Essa costituisce uno dei capi<br />

dell’imbrogliata e apparentemente inestricabile matassa del genere umano considerato<br />

come fenomeno psicologico. La credenza nel soprannaturale sarebbe altrimenti<br />

inesplicabile. Dire che essa scaturì, crebbe e si sviluppò attraverso innumerevoli secoli<br />

senza una causa e senza una base, ma solo come vuota fantasia, sarebbe un’assurdità<br />

eguale alla dottrina teologica che vuole l’universo creato dal nulla. (45)<br />

E oggi troppo tardi per opporsi all’evidenza che si manifesta nella piena luce del<br />

mezzogiorno. I giornali liberali, al pari dei cristiani, e gli organi delle più avanzate autorità<br />

scientifiche, cominciano a protestare unanimemente contro il dogmatismo e gli angusti<br />

pregiudizi della mezza scienza. Il “Christian World”, un giornale religioso, aggiunge la sua<br />

voce a quella della stampa londinese non credente. Ecco un esempio del suo buon senso:<br />

“Se anche si può dimostrare in modo conclusivo”, dice, “che un medium è un<br />

impostore, rimarremo tuttavia contrari alla tendenza, manifestata da persone di qualche<br />

autorità in campo scientifico, a disprezzare e reprimere ogni accurata inchiesta su questi<br />

argomenti che Barrett espose nella sua memoria presentata alla British Association. Il fatto<br />

che gli spiritisti si siano abbandonati a parecchie assurdità, non è una ragione perché i<br />

fenomeni da loro sostenuti siano respinti come indegni di esame. Possono essere<br />

mesmerici, o chiaroveggenti o altro. Ci dicano i sapienti quello che sono, invece di imporci<br />

il silenzio come fanno gli ignoranti con i bambini curiosi, ricorrendo al comodo quanto<br />

poco soddisfacente apoftegma; “I bambini non fanno domande”.<br />

È dunque venuto il tempo in cui gli scienziati hanno perso ogni diritto a vedersi<br />

applicato il verso di Milton: “O tu, che per avere testimoniato la verità hai ottenuto il<br />

biasimo universale!” Triste degenerazione, che ricorda l’esclamazione di quel “dottore di<br />

fisica”, citata centottanta anni fa da Henry More, il quale dottore, avendo udito la storia del<br />

tamburino di Tedworth e di Ann Walker, gridò: “Se questo è vero, io sono rimasto<br />

nell’errore per tutto questo tempo e devo ricominciare da capo”. (46)<br />

Ma nel nostro secolo, nonostante il sostegno dato da Huxley al valore della<br />

“testimonianza umana”, perfino il dott. Henry More è divenuto “un entusiasta e un<br />

visionario, epiteti che, riuniti sulla stessa persona, significano un pazzo fanatico”. (47)<br />

Non sono certo i fatti, quelli che sono mancati per tanto tempo alla psicologia per far<br />

capire meglio le sue misteriose leggi e meglio applicarle agli eventi della vita, ordinari o<br />

straordinari. Di fatti ve ne sono in abbondanza. Sono mancate invece la loro registrazione e<br />

la loro classificazione, sono mancati osservatori esperti e competenti analisti. Il corpo<br />

scientifico avrebbe dovuto fornirne. Se l’errore è prevalso, se la superstizione si è imposta<br />

per tanti secoli alla cristianità, è stato per disgrazia dei popoli e per colpa della scienza. Le<br />

generazioni si sono succedute, ognuna fornendo il suo tributo di martiri alla coscienza e al<br />

coraggio morale, e la psicologia è oggi poco conosciuta come al tempo in cui la pesante<br />

mano del Vaticano mandava al supplizio quegli sfortunati coraggiosi e segnava il loro<br />

ricordo col marchio dell’eresia e della stregoneria.<br />

(45 Nella “Quaterly Review” del 1859, Graham dà uno strano resoconto di molte città orientali oggi deserte, le<br />

cui porte di pietra hanno enormi dimensioni, spesso sproporzionate agli edifici stessi, e nota che gli edifici e<br />

le porte recano tutte il marchio di un’antica razza di giganti.<br />

(46) Dott. More, Letter to Glanvil, author of “Saducismus Triumphatus”.<br />

(47) J.S.Y., Demonologia, or Natural Knowledge Revealed, 1827, pag. 219.<br />

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