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ISIDE SVELATA

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Ma può dirci egualmente la causa di questa “infinita varietà delle forme più squisite”, (56)<br />

ognuna delle quali è in se stessa una perfettissima figura geometrica? Queste corolle gelate,<br />

simili a un fiore o a una stella, possono essere, per quanto ne sa la scienza materialista, una<br />

pioggia di messaggi rovesciata da mani spirituali da mondi superiori perché gli occhi<br />

spirituali che sono qui in basso li leggano.<br />

La croce filosofica, le due linee che corrono in direzioni opposte, la orizzontale e la<br />

perpendicolare, l’altezza e la larghezza, che la Divinità geometrizzante divide al punto di<br />

intersezione, e che forma il quaternario magico come quello scientifico, quando è iscritta in<br />

un quadrato perfetto è la base dell’occultista. Nel suo mistico recinto vi è la chiave che<br />

apre le porte di ogni scienza, sia fisica sia spirituale. Essa simbolizza l’esistenza umana<br />

perché il circolo della vita circoscrive i quattro punti della croce, che rappresentano<br />

successivamente la nascita, la vita, la morte e l’IMMORTALITÀ. Ogni cosa in questo mondo<br />

è una trinità completata dal quaternario, (57) e ogni elemento è divisibile secondo questo<br />

stesso principio. La fisiologia può dividere l’uomo ad infinitum, come la scienza fisica ha<br />

diviso i quattro primari e principali elementi in varie dozzine di altri; ma non riuscirà a<br />

cambiare né l’uno né gli altri. Nascita, vita e morte saranno sempre una trinità completata<br />

solo alla fine del ciclo. Anche se la scienza mutasse l’agognata immortalità in<br />

annichilimento, vi sarà sempre un quaternario, perché Dio “geometrizza”.<br />

Per questo l’alchimia potrà forse un giorno parlare del suo sale, del suo mercurio, del<br />

suo zolfo e del suo azoto, dei suoi simboli e delle sue lettere mirifiche, e ripetere, con il<br />

divulgatore della Sintesi dei composti organici, che “bisogna ricordare che il<br />

raggruppamento non è gioco di fantasia e che si possono fornire buone ragioni per la<br />

posizione di ogni lettera”. (58)<br />

Il dott. Peisse, di Parigi, scriveva nel 1863:<br />

“Una parola a proposito dell’alchimia. Che cosa dobbiamo pensare dell’arte ermetica?<br />

E lecito pensare di poter trasmutare i metalli e fabbricare l’oro? Gli uomini positivi, gli<br />

spiriti forti del diciannovesimo secolo, sanno che Figuier, dottore in scienze e medicina,<br />

chimico analista nella Scuola di Farmacia di Parigi, non desidera esprimersi su questo<br />

argomento. Dubita ed esita. Conosce vari alchimisti (perché ne esistono ancora) i quali,<br />

fondandosi sulle scoperte chimiche moderne e specialmente sulla singolare circostanza<br />

degli equivalenti dimostrata dal Dumas, sostengono che i metalli non sono corpi semplici,<br />

veri elementi in senso assoluto, e che di conseguenza possono essere prodotti con il<br />

processo di decomposizione... Questo mi incoraggia a fare un altro passo avanti e a<br />

confessare candidamente che non sarei molto sorpreso nel vedere qualcuno fabbricare<br />

l’oro. Ho solo una ragione da dare, ma mi sembra sufficiente: e cioè che l’oro non è<br />

sempre esistito. È stato fatto con qualche lavoro chimico, o altro, nel seno della materia<br />

fusa del nostro globo; (59) forse una parte di esso è ancora in processo di formazione. I<br />

pretesi corpi semplici della chimica sono molto probabilmente prodotti secondari nella<br />

formazione della massa terrestre. E stato provato con l’acqua, uno dei più rispettabili<br />

elementi dell’antica fisica. Oggi creiamo l’acqua. Perché non dovremmo fabbricare l’oro?<br />

Un eminente sperimentatore, il Desprez, ha fabbricato il diamante. È vero che questo<br />

diamante è solo un diamante scientifico, un diamante filosofico di nessun valore; ma<br />

tuttavia la mia tesi regge. Inoltre non siamo ridotti alle semplici congetture. Vi è un uomo<br />

(56) Prof. Ed. L. Youmans, Descriptive Chemistry.<br />

(57) Nelle nazioni antiche la Divinità era una trinità completata da una dea, l’Arba-Ih, o Dio quadruplice.<br />

(58) Josiah Cooke, The New Chemestry.<br />

(59) La teoria dei depositi metalliferi del prof. Sterry Hunt contraddice questa affermazione; ma è giusta?<br />

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